27.10.18

Dizionario onomastico del Catasto onciario di Seminara (1746): Lettera A.

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A.

Vers. a-100 / 25.12.18
 

Addino Caterina: 387r. - Vedova di Domenico Garofalo.
Adilardo donna Anna Maria: 559r1. - Di Nicotera. Bonatenente forestiera non abitante. Esige da don Paulo Marzano un vitalizio di ducati 18. Sono in tutto oncie sessanta. | È citata da don Paulo Marzano per il vitalizio da lui corrisposto di ducati 18 alla signora donna Anna Maria Adilardo di Nicotera: 335r. || Non è detto a quale titolo, ma da Franz Lobsteim, vol. V, pag. 106 ricavaviamo questa informazione: «D. Francesco Brancia nel manoscritto Nicotera antiqua...illustrando la famiglia Adilardi, afferma che D. Giuseppe Marzano di Seminara, figlio di  D. Giorgio e di D. Geronima Corso, il 18 novembre 1699, si univa in matrimonio con la gentildonna  nicoterese  D. Anna Maria Adilardi, figlia di  D. Carlo  e di  D.  Ippolita Brancia, che era già vedova  di D. Giovan Battista Satriano  di Briatico.» - Sulla famiglia Adilardi e su Nicotera, con riferimenti a Seminara, si trovano ora anche in Internet Archive con un libro a stampa di Memorie Storiche, edito nel 1838,

#Adornato.

Adornato Domenica: 394r. - Vedova di Sigismondo Barritteri. -
Adornato Francesco: 182v. - Vedova di Sigismondo Barritteri.

#Agliotta.

Agliotta (l’) Antonino: 39r. -
- Agliotta (l’) Domenica (30r): di anni 24, moglie di Antonino Federico (30r) e madre di Vincenzo, Santa, Dianora.
Agliotta (l’) Francesco: 401r. - Quondam. Lascia vedova Grazia Tomeo (401r). | Dai suoi Eredi l’Insigne Collegiata di Prima fondazione esige un censo di ducati 3 annui: 466v. -

#Agostino.

Agostino (d’) Antonio (13r). - Massaro, di anni 55, sposato con Maria Genoese, moglie di anni 40. Sono loro figli: Pietro, di anni 24, che ha con sé la moglie Maria Grio, di anni 20. Chierico Antonio, figlio di anni 20. Giovanni Antonio figlio di anni 14. Tomasi di Genua garzone di anni 17. Abita in casa propria nel borgo di San Francesco di Assisi con il peso di annui ducati nove e grana cinquantuno di censo perpetuo renditizio alla chiesa di S. Anna di questa città. Possiede un fondo alborato di moggia sei in contrada Caranta, confinante con i beni di don Nicola Grassi e del magnifico Giuseppe Lacquaniti di Palmi, stimata la rendita per annui carlini trentacinque [11.20]. Possiede altro fondo alborato e vitato in detta contrada di moggia venti, confinante con i beni di Domenico Bagalà di Palmi e via pubblica, stimata la rendita per annui ducati cinquantotto [193.10]. Altro fondo vitato in contrada San Vito, confinante con i beni della mensa vescovile di Mileto e di Cristofalo Capoferro, stimata la rendita per annui ducati dodici [40]. Altro fondo alborato in contrada S. Venera di moggi uno e mezzo, confinante con i beni di Domenico Grio e del dottor fisico Francesco Zangari, stimata la rendita in annui carlini quindici [5]. Possiede sette bovi aratorij, stabilita la rendita in ducati quarantacinque per metà, 24.50, pari a oncie 81.20. Possiede una giumenta per uso della masseria stabilita di netto per annui ducati sei [20]. Possiede un somaro, stabilita la sua rendita per annui ducati sei, per metà. [10] Di più tiene impiegati ducati cinquanta per uso di masseria, stabilita la rendita per annui ducati quattro [13.10]. Pesi da dedursi: Tiene di debito annui ducati sette e grana ottanta per rendita d’annue entrate per capitale di ducati settanta otto, che corrisponde al convento dei Padri Osservanti [26].  Più tiene di debito come sopra annui ducati venti e mezzo di censo bullale per capitale di ducati duecentocinquanta dovuti alla Collegiata di Prima Fondazione [68.10]. Più annui ducati ventidue e grana cinque per capitale di ducati duecentoventi, e grana cinquanta dovuti al monastero dell’Annunziata [73.15]. Più annui ducati tre e mezzo per capitale di ducati trenta cinque dovuti a Giuseppe Ascrizzi di Palmi [11.20]. Più annui carlini ventitrè per capitale di ducato ventitrè dovuti alla Collegiata di seconda fondazione [7-20]. Più annui carlini dieci per capitale di carlini dieci a detto convento dei Minori Osservanti [3.10]. Più sopra il fondo di S. Venera tiene il peso di annui carlini cinque per censo perpetuo che corrisponde al suddetto convento dei Minori Osservanti [1.20]. Più sopra il fondo di San Vito annui ducati sette, e grana otto di censo perpetuo alla magnifica donna Petronilla d’Aquino [23.18]. Restano di netto oncie centonovantaquattro e grana sette. | Da lui la Collegiata di 2ª Fondazione esige ducati 2.30 annui: 470r.
- Agostino (d’) Antonia (119r) di anni 11, figlia del barbiere Carmine d’Agostino e di Isabella di Luca.
Agostino (d’) frà Antonio: 426v. - Minore conventuale. Esige dal Magnifico Paulano Fallaccari un annuo censo di ducati tre. Null'altro di lui è detto. | d’ Agostino Antonio (13r): di anni 20, chierico, figlio del massaro Antonio d’Agostino (13r) e di Maria Genoese.
- Agostino (d’) Antonino (119r) di anni 18, sacrestano, figlio del barbiere Carmine d’Agostino e di Isabella di Luca.
Agostino (d’) Carmine: 119r. - Barbiere. Di anni 50. È sua moglie Isabella di Luca, di anni 35. Sono loro figli: Antonino, figlio sagristano di anni 18. Antonia figlia di anni 11. Concessa figlia di anni 8. Caterina figlia di anni 2. Abita in casa propria in contrada la Cisterna con il peso di censo bullale al monastero della SSma Annunziata per annui ducati 1.60. Non possiede altri beni di sorte alcuna. Sono oncie 14.
- Agostino (d’) Caterina (119r) di anni 2, figlia del barbiere Carmine d’Agostino e di Isabella di Luca.
- Agostino (d’) Concessa (119r) di anni 8,  figlia del barbiere Carmine d’Agostino e di Isabella di Luca.
d’Agostino Domenico: 155v-156v. -
- D’Agostino Domenico (11r): a lui Antonino Schmizzi rende annui grana trenta di censo redimibile su una casa "propria" sita nel quartiere del SS. Rosario. | A lui Antonino Smeraglia (18r) corrisponde annui carlini di censo redemibile per capitale di ducati undici e mezzo.
Agostino (d’) Francesco: 201v-202r. -
- D’Agostino Francesco (11v, 27r): è menzionato da Antonino Avellino (11v) come suo confinante di un fondo in contrada L’Addelleria. | È menzionato da Antonino Casari (27r) come suo confinante di un fondo in contrada S. Vito.
- d’Agostino, Giovanni Antonio (13r). - Di anni 14, figlio del massaro Antonio d’Agostino (13r) e di Maria Genoese.
Agostino (d’), don Giuseppe: 267r. -
Agostino (d’) Matteo: 313r. -
- d’Agostino Pietro (13r): di anni 24, figlio del massaro Antonio d’Agostino (13r) e di Maria Genoese. È sposato Maria Grio, di anni 20. Vivono nella stessa casa (fuoco) nel borgo di San Francesco d’Assisi.
Agresta Domenico: 163r. -

#Alessandro.

 Alessandro (d’), don Antonio: 5r-8v. - nobile, di anni 28. Sua moglie è donna Alfonsina Romano di anni 30. Loro figli: d. Alfonsina, figlia di anni 11; d. Eleonora, figlia di anni 10; d. Antonia, figlia di anni 9; d. Domenico, figlio di anni 7; d. Alessandro, figlio di anni 5; d. Arcangela, figlia di anni 4; d. Giulia, figlia di anni 2; d. Vincenzo, figlio di anni 1. Don Pasquale d’Alessandro, fratello utrinque, di anni 21. Donna Isabella Maria Longo, di anni 46, madre di don Antonio. Angela Scordo di Reggio, nutrice, di anni 38. Francesca Benedetto, serva di anni 62. Francesca Carrara, serva di anni 40. Paola Russo, serva di anni 14. Antonino Sofi, servo di anni 40. Bruno Idà, servo di anni 36. Don Antonio e famiglia abitano in casa propria nel quartiere Belvedere. Possiede un feudo rustico detto Monturno seu Sidaro, di tomolate 130 circa, pari oggi a circa 81 ettari, confinante con altro feudo, quello del Magnifico Francesco Antonio Mezzatesta, e della mensa vescovile di Mileto. Su questo feudo rustico paga l’adoa a questa università come suffeudo della medesima dato ad meliorandum, seu a cenzo enfiteutico a più persone di Palmi come dalla sua rivela. Possiede di più un fondo alborato e vitato in contrada S. Margherita di moggia trenta, giusta li beni del magnifico D. Antonio Grimaldi, della chiesa di S. Basilio e del convento dei PP. Domenicani stimata la rendita per annui docati ventisei e mezzo. 5v: Più altro fondo in contrada Petrolina di moggia venti, confinante con i beni di Filippo Longo, di Giuseppe Bruno ed altri tutti di Palmi, stimati per una la rendita di annui docati dieci. Possiede altro fondo in contrada Caranta di moggia quattordici, confinante con i beni della Collegiata di prima fondazione e di quelli del Convento di San Francesco d’Assisi nella stessa Città, per una rendita stimata in ducati annui ventuno. Più altro fondo in contrada Trepizzi di moggia venticinque, confinante con i beni di Domenico Lo Rago, di Matteo Graneri, ed altri di Palmi, stimata la rendita per annui docati trentacinque e grana settanta. Più altro fondo in contrada Lo Forese di mezzo quarto di moggio, giusta li beni del magnifico Giovanbattista Monizio ed il fiume corrente, stimata la rendita per annui carlini dieci. Più altro fondo in contrada S. Maria di moggia sei alborato, giusta li beni del convento di S. Francesco di Paula, del dottor Francesco Zangari e del magnifico D. Antonio Grimaldi, stimata la rendita per annui docati ventitré. Più altro fondo in contrada Lo Balsamo alborato di moggia cinque in due partite, giusta li beni del magnifico Domenico Antonio Celi, del convento dei PP. Domenicani e delli PP. Minori Osservanti, stimata la rendita per annui docati undici.Più altro fondo in contrada Mazzina alborato di moggia [6r] quattro giusta li beni del monistero di S. Mercurio, di quello dell’Annunziata e della chiesa di S. Maria della Grazia, stimata la rendita per annui docati sette e mezzo. Più altro fondo in contrada detta il Monte, di moggia due, giusta li beni di Michiele Carullo, del Regio Sagro Monte, e del magnifico Domenico Antonio Celi, stimata la rendita per annui docati quattro e grana venti. Più altro fondo in contrada Papocchia alborato di moggio uno e mezzo, giusta li beni d’Elia Impiumbato di Palme, del monistero dell’Annunziata, e dell’Ospedale, stimata la rendita per annui carlini ventitré. Più altro fondo alborato in contrada Li Mauddi seu il Serro di moggio uno, giusta li beni del monistero di S. Mercurio, del canonico D. Domenico Silvestri e di Antonio Giordano, stimata la rendita per annui carlini tredici. Più altro fondo alborato in contrada Li Bizzola di moggia dieci, giusta li beni dell’abbate D. Saverio Sartiani, di D. Antonio Grimaldi ed il sopradetto fondo di S. Margarita, stimata la rendita per annui docati quattro e mezzo. Più altro fondo alborato in contrada Pizzinni di moggio uno, giusta li beni di S. Maria de’ Poveri e d’Onofrio Cutellé, stimata la rendita per annui carlini quindici. Possiede di più una casa palaziata sita nella contrada [6v] Le Carceri di questa città isolata, con picciolo orticello di dietro per uso della medesima, affittata alla magnifica Petronilla D’Aquino per annui docati sei, sopra la quale tiene il peso d’annui docati sei di cenzo perpetuo al convento de’ PP. Paulini quale assorbisce la rendita. Più possiede un trappeto d’oglio giusta la sopradetta sua casa stabilita la rendita per annui docati dodici. Più possiede annui docati trenta otto ch’esigge da Nicola Bagalà ed altri particolari di Palmi che gli corrispondono rispettivamente li censi enfiteutici sopra un territorio in contrada Solari come dall'istrumento per gli atti di Notar Domenico Repace in anno 1734. Più possiede annui docati tre e mezzo che per capitale di docati settanta se li corrispondono da Giuseppe di Domenico per rendita d’annue entrate sopra una sua casa in contrada S. Nicola. Più possiede annui grana sessanta due e mezzo che esigge da Placido di Napoli di Palme di cenzo perpetuo sopra un fondo in contrada Trepizzi. Più possiede annui carlini venti che per capitale di docati venti di cenzo redemibile li corrisponde Giuseppe di Febbo di S. Anna. Più possiede annui carlini diece e sette e mezzo che per capitale di docati diece e sette e mezzo di cenzo redimibile li corrisponde Rosa Raghi (6v) sopra un fondo in contrada Tofalo. Più possiede annui docati quattro e mezzo di cenzo redimibile, che per capitale di docati quarantacinque li corrisponde il dottor D. Tobbia Satriano [7r] sopra la casa in contrada Belvedere. Più possiede cinque bovi aratorij stabilita la rendita per annui docati trentacinque per metà 17: 50. Più possiede sedici scrofe stimata la rendita per annui ducati 38 e 40. Più possiede due mule per uso proprio e del tappeto suddetto. Pesi da dedursi: Al sacerdote D. Domenico Mezzatesta per la celebrazione di sei messe la settimana annui docati ventisei, grana trentadue e mezzo. Al convento delli PP. Minori Osservanti per legato perpetuo annui docati quattro. Al detto convento per una messa la settimana ed anniversario docati otto e grana trenta. Al detto Convento per legato perpetuo annui carlini dodici. Alla cappella di S. Maria dell’Indrizzo dentro la Madre Chiesa per una messa la settimana annui docati cinque e grana venti ed annui carlini dieci per sagristano, cera ed utensili. [7v] Al sagristano della Chiesa dello Spirito Santo per il sono della campana ogni giorno in memoria della Santissima Passione legato perpetuo di annui carlini venti. Al convento di S. Francesco d’Assisi per due messe cantate l’anno legato perpetuo annui carlini venti. All’insigne Collegiata di prima fondazione per anniversario del quondam D. Pietro Romanò per sua porzione annui grana sessantadue e mezzo. Più alla suddetta Insigne Collegiata annui carlini venti otto di cenzo redimibile per capitale di ducati venti otto. Più a questa Università annui docati undici e grana cinquanta cenzo redemibile per capitale di docati cento e quindici. Più alla medesima Università per altro capitale di docati quattrocento paga l’annuo cenzo redemibile di docati trentadue. All’abbate beneficiato di S. Antonio Abbate annui docati quattro e grana quaranta di cenzo redemibile per capitale di docati sessanta. Più al convento de’ PP. Predicatori per capitale di docati sessantasei e grana sessantasei l’annuo cenzo redemibile di docati sei e grana sessantasei. Più al sacerdote D. Vincenzo Mattia Longo annui docati dieci di cenzo redemibili [8r] per capitale di docati cento [20.33.10]. Più alla chiesa di S. Basilio annui carlini dieci per capitale di docati dieci [3.20]. Più alla chiesa di S. Margherita annui carlini tredici per capitale di docati tredici [4.10]. Più alla chiesa dello Spirito Santo annui carlini dieci per capitale di docati dieci [3.20]. Più alla cappella del SS. Sagramento annui docati tre per capitale di docati trenta [10]. Più al Monte delle 100 messe annui carlini ventidue per capitale di docati ventidue [7.10]. Più al magnifico D. Giorgio Rossi annui docati ventidue e grana ottanta per capitale di docati duecento ventiotto [76]. Più alla Collegiata di prima fondazione annui docati due per due tumola di grano di cenzo perpetuo [6.20]. Più alla chiesa di S. Maria dell’Arco annui docati due per capitale di docati venti [6.20]. Più al magnifico Francesco Antonio Mezzatesta annui carlini quindici per capitale di docati quindici [5]. Più alla chiesa di S. Anna nel casale annui grana quindici di cenzo perpetuo [15]. [8v] Più al Sagro Regio Monte della Pietà annui docati quattro per capitale di docati quaranta [13.10]. Più al suddetto Monte annui docati tre e grana venti per capitale di docati quaranta: [10.20].  Più al suddetto Monte annui docati tre e grana sessanta per capitale di docati quarantacinque [12]. Più alla chiesa di S. Maria de’ Poveri annui carlini quattordici per capitale di docati quattordici [4.20]. Più a suor Artemisia D’Alessandro sua zia monaca nel monistero di S. Mercurio annui docati venti di vitalizio [66.20] tanti si deve ritenere dalla medesima sopra detto pagamento e però non si tirano. Sono in tutto once 553.26. Restano di netto trecento sessantotto once e grana diecenove = 368.19. | + . | + Da don Antonio d’Alessandro il R.S.M. (321v) esige annui ducati 4 di censo bullale. | + Alessandro (d’), Antonio (19v): È menzionato da Antonio Grimaldi (19v) per suoi beni confinanti a un fondo arbustato dello stesso Antonio Grimaldi, di moggi tre, sito in contrada Santa Maria. | + Alessandro (d’), Antonio (23r): è menzionato nel fuoco di Antonino Sofi qm Simone, e vi si dice che Antonino Sofi, ceramidaro, è "presentemente al servizio del Magnifico don Antonio d’Alessandro", ma gli si attribuisce l'età di anni 30, contrariamente a quando si nelle nella dichiarazione in cui si legge 40 anni. | È indicato come confinante del R.S.M. (319v) di un fondo d’olive in contrada Solari seu Petrolina. | Ad Antonio d’Alessandro corrisponde Antonio Cavallaro (32r) un censo perpetuo di annui carlini nove sopra il fondo in contrada Folari. | Dal magnifico don Antonio d’Alessando esige don Francesco Antonio Mezzatesta l'annualità di ducati 1.50 per un capitale di ducati venticinque sopra il largo dietro la sua casa. | Da lui l’Insigne Collegiata di Prima fondazione esige un censo di ducati 2 annui: 466v. - | Da lui l’Insigne Collegiata di Prima fondazione esige un censo di ducati 4.80 annui: 466r. -
- Alessandro (d’), d. Alessandro: 5r. - Di anni 5, figlio di don Antonio d’Alessandro e di d. Alfonsina Romanò.                                         
- Alessandro (d’) d. Antonia: 5r. - di anni 9, figlia di don Antonio d’Alessandro e di d. Alfonsina Romanò.
- Alessandro (d’) Antonia: 110r. - Di anni 19. Figlia in capillis di Carmine d’Alessandro, pittore, di anni 56, e di Petronilla Lanzo, di anni 40.
- Alessandro (d’) Antonio Filippone (215r): 215r.  è indicato da don Francesco Antonio Mezzatesta (215r) come suo come suo confinante al suffeudo detto Furia. Anche quello di Antonio d’Alessandro è pure detto suffeudo.
- Alessandro (d’) d. Arcangela (5r): di anni 4, figlia di don Antonio d’Alessandro e di d. Alfonsina Romanò. 
- Alessandro (d’), suor Artemisia: zia monaca di don Antonio d’Alessandro (8r), nel monastero di San Mercurio, alla quale paga un vitalizio di annui ducati venti.
Alessandro (d’) Carmine: 110r. -  Pittore, di anni 56. È sua moglie Petronilla Lanzo, di annu 40. Loro figli: Lorenzo, figlio pittore, di anni 28; Michiele, figlio di anni 12; Giuseppe, figlio di anni 7; Antonio, figlia in capillis di anni 19; Maria, figlia in capillis di anni 17; Rosa, figlia in capillis di anni 13. Abita in casa propria in contrada lo Squaturchio , sopra la quale paga annui carlini ventiquattro e quattro grana a Leonardo Zirilli di Varapodi. Possiede un fondo vitato in contrada l’Addellaria, di moggia due, confinante con i beni di Michiele Tomeo e di Agostino Longo, stimata la rendita per annui ducati tre. Sopra il qual fondo paga un censo perpetuo di annui carlini ventitrè, grana tre e piccoli otto. Restanno di netto oncie trenta, grana sei e piccoli quattro.   | +  Alessandro (d’) Carmine: 14v. - è menzionato da Agostino Longo come suo confinante di un fondo in contraria l’Addellaria.                                   
- Alessandro (d’) d. Domenico: 5r. -  Di anni 7, figlio di don Antonio d’Alessandro e di d. Alfonsina Romanò.                                                                               
- Alessandro (d’) d. Eleonora (5r): 5r. Di anni 10, figlia di don Antonio d’Alessandro e di d. Alfonsina Romanò.                                            
- Alessandro (d’) d. Francesco Antonio: 5r. - Di anni 11, figlio di don Antonio d’Alessandro e di d. Alfonsina Romanò.
- Alessandro (d’)  d. Giulia: 5r. di anni 2, figlia di don Antonio d’Alessandro e di d. Alfonsina Romanò.
Alessandro (d’) don Giuseppe: 450v. - Canonico, sacerdote. Possiede in contrada Cuzzopodi un fondo alborato di moggia quattro, confinante con i beni della vedova del Notar Guardata, e del Signor Giuseppe Silvestri, stimata la rendita in annui ducati 7.40. Non possiede altri beni di suo Sacro Patrimonio come sacerdote vivendo come canonico di questa Collegiata. Non colletta. |                                                                                 + Alessandro (d’), reverendo canonico don Giuseppe: 2r, 10r. - a lui Antonio Masseo deve un censo perpetuo di grana venticinque per il fondo di Barona: 2r. - A lui mastro Antonino Evangelista (10r) qm Domenico paga un censo perpetuo di grana venticinque annui sopra un fondo in contrada Barona: 10r. | È indicato dal Notaio Michiele Guardata come suo confinante per un fondo in contrada li Cuzzopodi (308r). | Da lui e socio l’Insigne Collegiata di Prima fondazione esige un censo di ducati  0.30 annui: 466v. -
- Alessandro (d’) Giuseppe: 110r. - Di anni 7. Figlio di Carmine d’Alessandro, pittore, di anni 56, e di Petronilla Lanzo, di anni 40.
- Alessandro (d’) Lorenzo: 110r. - Di anni 28. Pittore. Figlio di Carmine d’Alessandro, pittore, di anni 56, e di Petronilla Lanzo, di anni 40.
- Alessandro (d’) Maria: 110r. - Di anni 17. Figlia in capillis di Carmine d’Alessandro, pittore, di anni 56, e di Petronilla Lanzo, di anni 40.
- Alessandro (d’) Michiele: 110r. - Di anni 22. Figlio di Carmine d’Alessandro, pittore, di anni 56, e di Petronilla Lanzo, di anni 40.
- Alessandro (d’) d. Pasquale (5r): 5r. -  Di anni 21, fratello utrinque di don Antonio d’Alessandro.     
- Alessandro (d’) Rosa: 110r. - Di anni 13. Figlia in capillis di Carmine d’Alessandro, pittore, di anni 56, e di Petronilla Lanzo, di anni 40.                                    
- Alessandro (d’) d. Vincenzo (5r): 5r. Di anni 1, figlio di don Antonio d’Alessandro e di d. Alfonsina Romanò.

#Alfarone.

Alfarone Antonio: 406r. - Quondam. Lascia vedova Isabella Benedetto.
Alfarone Domenico: 157r. -
Alfarone Elia: 169r-169v. -
+ Dagli eredi di Elia Alfarone  il R.S.M. (321r) esige annui ducati 2 di censo bullale.
Alfarone Francesco: 470v. - | Dai suoi eredi la Collegiata di 2ª Fondazione percepisce ducati 0.54 annui: 470v.
Alfarone Giuseppe: 255r. -
- Alfarone Lorenzo (215r): di anni 20, vive in casa di don Francesco Antonio Mezzatesta (215r).
Alfarone Pietro: 333r. -
- Alfarone Santa (21r): di anni 19, è moglie di Antonio Barritteri (21r), ma è detta “di Palmi” e abitante in detto luogo.       
Alia (d’) Domenico: 166r. -                                   
- Alio (d’) Antonia (2v): moglie di Antonino Maci, di anni 40, e madre di Angela, Giuseppa, Rosa e Michele Maci.
- Alio (d’) Francesca (27v): di anni 50, moglie di Antonino Costarella e madre di Natale, Caterina a Paula. Abitano in casa propria nel quartiere di San Basilio.
Alio (d’) Francesco: 208v. - Alio (d’) Vincenzo: 378v. -
Allio Alessio: 559r2. - Di S. Eufemia di Sinopoli. Bonantente forstiero non abitante. Possiede nel casale di S. Anna una casa palaziata che non è affittata. | Il cognome Allio appare ancora una sola volta, a c. 474, con riferimento alla vedova di un Gennaro Allio, di cui nel Catasto non vi altra traccia, e dalla quale la Cappella del Santissimo Sacramento percepisce un censo di ducati 2.60. Si trova nel Catasto il cognome Ilio, che però a differenza di Alio non è conservato nella memoria storica degli attuali abitanti, la mia inclusa. Potrebbe trattarsi di un problema originario di trascrizione, risolvibile solo con il riscontro su altre fonti, soprattutto dai registri parrocchiali dai quali sono compilando apposito e distinto schedario.
- Allio Gennaro: 474. - Qondam. - È menzionata la sua vedova per un censo di ducati 2.6o dovuto alla Cappella del Santissimo sacramento.
Alonzo Isabella: 405r. - Vedova di Francesco Giofrè.
Amato don Salvatore: 461v. - Canonico, sacerdote.

#Amendolia.

Amendolia Francesco: 176v. -
Amendolia Giacomo: 258r. -
Amendolia Giovambattista: 268r. - ! È lui! Deve essere morto poco dopo la revela, se la sua vedova continua a pagare alla congregazione di San Marco (118v) un censo di carlini tredici sopra un fondo non meglio specificato.
Ameraglia Marrabà Antonino (18r). -  Bracciale, di anni 86. Vive ed abita con Diana Caraco, di anni 34, nuora vedova del quondam Tomaso, figlio d’esso Antonino. È da aggiungere alllo stesso Fuoco  Francesco, di anni 4, figlio del detto quondam Tomaso; Andrea altro figlio di anni 3. Non si tassa né testa né Industria per esser il suddetto Antonino decrepito. Abita a casa propria sita nel borgo di San Francesco d’Assisi che rende annui carlini undici e mezzo di censo redemibile per capitale di ducati undici e mezzo a Domenico d’Agostino, più altri carlini cinque di censo redemibile per capitale di ducati cinque al convento dei Minori Osservanti, e in più annui grana quindici di censo enfiteutico perpetuo al convento dei Padri Predicatori. Possiede un fondo vitato in contrada San Vito seu La Ceramida di moggia due e mezzo, confinante con i beni di Pietro Michelizzi e del monistero di San Mercurio, stimata la rendita per annui ducati otto [26.20]. Più in detta contrada San Vito possiede altro fondo alborato e vitato di moggi uno, confinante con i beni di Giovanni Rijtano, e fiume corrente, stimata la rendita in annui carlini diciassette [5.20]. Possiede un somaro, la cui rendità è stabilità in ducati sei anni [10]. Pesi da dedursi: Sopra detto fondo di San Vito ritiene il peso di annui carlini ventidue e mezzo di censo perpetuo alla Collegiata di prima fondazione [7.15]. Restano di netto oncie trentaquattro e grana 25. ! Da lui e socio l’Insigne Collegiata di Prima fondazione esige un censo di ducati 4.50 annui: 466v. -

#Amico.

Amico (d’) Francesco: 184r. -
- D’Amico Francesco (25r): è indicato da Antonio Cidoni qm Tomaso (25r) come suo confinante di un fondo vitato in contrada Le Mortille.
Amico (d’) Paulo: 332v. -

Andrea (d’) Domenico: 158r-158v. -
Andrea (d’) Serafino: 470v. - Da lui la Collegiata di 2ª Fondazione percepisce ducati 0.50 annui: 470v.

#Angelo.

Angelo (d’) Domenico: 132r. -
Angelo (d’) Francesco: 183v. -
Angelo (d’) Giuseppe: 294r-294v. - | + Angelo (d’) Giuseppe (29r): È indicato da Antonino Clementi (29r) come suo confinante di un fondo in contrada La Vina. | | + Da Giuseppe d’Angelo il R.S.M. (321v) esige annui ducati 8.80 di censo bullale. | È citato dal magnifico Carmine Capoferro di S. Eufemia di Sinopoli come suo confinante di un fondo in contrada Torre Spinelli: 563v2. | - Quondan. Dai lui la Collegiata di 2ª Fondazione esige ducati 0.80 annui: 470v.
Angelo (d’) Giuseppe: 555v. - di San Lorenzo.
Angelo (d’) Paulo: 339v. -
Angi Bartolo: 468r. - Di Palmi. Da lui residente in Palmi  l'Insigne Collegiata di Prima Fondazione esige come censo dovuto ducati 1.40.9 annui: 468r. -
Angi Giuseppe: 468r. - Di Palmi. Da lui residente in Palmi  l'Insigne Collegiata di Prima Fondazione esige come censo dovuto ducati 1 annui: 468r. -

#Anile.

Anile Antonino: 81r-82r. - | - Anile Antonino (28r): È indicato da Andrea Richichi (28r) come suo confinante di un fondo in contrada Lo Portello. | + Da Antonino d’Anile il R.S.M. (322r) esige annui ducati 2.50 di censo bullale. | È indicato dal Notaio Michiele Guardata come suo confinante per un fondo in contrada Bottario (308v).
Anteri Ignazio: 299r. - | È indicato da don Francesco Antonio Mezzatesta (216r) come suo confinante di un fondo in contrada Cermanoli.
#Aquino.

- Aquino suor Cecilia: 262v. - Sorella di don Geronimo d’Aquino, suora professa in san Mercurio. A lei don Geronimo paga un vitalizio di ducati 10 annui: 262v.
- Aquino m.co Francesco: 467v. - | Da lui residente in Palmi  l'Insigne Collegiata di Prima Fondazione esige come censo dovuto in grano ducati 2.20 annui: 467v. -
- Aquino Francesco Antonio: : 376r.  Di anni 1, figlio di Tibero Aquino e di Giulia Rossi.
- Aquino Dianora: 262v. - Di anni 6, figlia di Geronimo d’Aquino.
Aquino (d’) Geronino: 262v. - Del ceto dei nobili. Di anni 61. Suoi figli: don Tiberio, figlio, di anni 17; Felicita, figlia di anni in capillis, di anni 22; Dianora, figlia di anni 6. Abita in casa propria in contrada il Vescovato. Possiede un fondo in contrada Lo Race, alborato, di moggia quattro, confinante con i beni di don Antonio Grimaldi e dei Paulini, stimata la rendita in annui ducato 2.50. Possiede un capitale di ducati dodici per annui carlini dodiciche a lui paga Bono Lamarra sopra una casa. Pesi da dedursi: Sopra detto fondo paga alla Collegiata di prima fondazione un annuo censo bullale di ducati 0.70. Ai Domenicani paga un censo minuto ducati 0.47.6. Paga il vitalizio di ducati 10 annui a suor Cecilia d’Aquino sua sorella monaca professa in San mercurio che sarebbero oncie 33.10 ed altre se collettassero se le dovesse ritetenre dalla medesima. Restano di netto oncie otto grana dodicim piccoli sei. | - Aquino (d’) Geronimo : 19r. - è indicato come suo confinante da don Antonio Grimaldi (19r) in un suo di olive in contrada Lo Race. | A suo padre Gerolamo Aquino il figlio Tiberio paga un vitalizio di annui ducati 8, in aggiunta ad altro vitalizio alla sorella (?) per annui ducati 24. | Da lui l’Insigne Collegiata di Prima fondazione esige un censo di ducati 0.70 annui: 466r. -
- Aquino Felicita: 262v. - Di anni 22, in capillis, figlia di don Geronimo d‘Aquino: 262v. -
Aquino (d’) donna Petronilla: 293v. - Quondam. | - sig.ra Petronilla (4r, 9r): a lei Antonino Giofrè (4r) corrisponde un censo perpetuo di annui carlini ventiotto sui fondi di S. Vito. A suoi beni in contrada Barona (r) è confinante Mastro Antonino Evangelista qm Domenico (9r) per un fondo alborato. Ed inoltre dallo stesso per altro fondo in contrada Lapparello (9v). Dal massaro Antonio d’Agostino donna Petronilla d’Aquino si corrisponde annui ducati sette di censo perpetuo sopra un fondo in contrada San Vito.| A Petronilla si corrisponde da Antonio Morabito qm Isidoro (24v) un censo perpetuo di ducati sette e grana trenta. || Nota: di questa signora si parla nella Platea d'Aquino, di cui ho potuto vedere una edizione a stampa poco leggibile. Se la memoria non mi inganna, salvo poi ricontrollare, questa signora ebbe diversi mariti, da cui ereditò dei beni fondiari, che essendo limitrofi, costituirono poi un fondo a parte cui si diede il nome di Petrolina o Petrosina: ecco, un esempio di come nascono i toponimi! Un toponimo che si ritrova nella voce dedicata a don Antonio d’Alessandro che aveva un fondo in detta località: 5v. ! A Petronilla Antonino d’Arena alia Manazza corrispondeva (33r) un censo perpetuo di carlini trentasette.
Aquino suor Maria: 594v. - A lei ogni anno il principe Scipione Spinelli paga ducati 3: 594v.
Aquino Tiberio: 376r-376v. - [376r] Del ceto dei nobili, di anni 30. Era sua moglie Giulia Rossi, di anni 18. Loro figlio è Francesco Antonio di anni 1. Abitano "in casa d’affitto” del Magnifico Carmine Militano di Palmi. Possiede in contrada il Portello un fondo alborato e vitato di moggia quattro, confinante con i beni di mastro Giovanni Sonnà e del convento dei Domenicani, stimata la rendita per annui carlini quattro e mezzo [15]. In contrada La Nunziata possiede un fondo alborato e vitato ed aratorio di moggi trenta, confinante con i beni della chiesa di Santa Maria dei Miracoli ed entrata circonvicinale, stimata la rendita per annui ducati trenta [100]. Più possiede in contrada Mazzina un fondo di olive di moggi tre, confinante con i beni di Antonino Evangelista ed altri, stimata la rendita in annui ducati cinque. In contrada Trepizzi possiede un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni di Giuseppe Rossi ed altri, stimata la rendita in annui ducati cinque [16.20]. Possiede ancora un trappeto da cavar oglio, stabilita la rendita annua in ducati dodici. Possiede gli infrascritti annui censi come dalla rivela, e cioè: da Giuseppe Morabito dopra la casa bullale 0.30; da Franesco Gatto sopra la casa 0.50; da Domenico Ballecca sopra la casa 1.60. [376v] Possiede ire gli infrascritti annui censi perpetui. Sopra il fondo di San Vito dato a censo ai sottoscritti particolari che pagano ogni anno cioe: Antonino Morabito 4.11.3; Antonino Arena 2.10; Antonino Avellino 2.23; Antonino Federico 2.10; Antonino Genoese 1.82; Antonino Giofrè 2.80; Giuseppe Capoferro 1.63.9; Lorenzo Morabito 4.11.3; Salvatore Zetera 2.40; per un totale di 22.31.3. Pesi da dedursi: Al convento di San Francesco di Paula deve un censo bullale sopra la Nunziata; alla chiesa di S. Anna altro censo bullale sopra detto fondo; al convento dei domenicani censo minuto sopra il trappeto; al reverendo don Gregorio Silvestri un censo perpetuo sopra detto fondo. Paga annui > [ducati?] 24 di vitalizio a sua sorella e 8 anche di vitalizio a suo padre signor Gerolamo, quali non si deducono dovendoseli ritenere nei pagamenti che loro farà. Restano di netto oncie duecentocinquantacinque grana tredici e piccoli tre. | È indicato da suor Agata Fontana come suo confinante di un fondo in contrada Cannizza (382v). | Tiberio d’Aquino compare anche nel fuoco di don Geronimo d’Aquino, suo padre, ma è detto di anni 17. Se trattasi delle stessa persona, come pare, vi è una differenza di 13 anni e si è qui assunto come dato di partenza che il catasto onciario di Seminara viene redatto fra il 1742 e il 1746.
Arcaro, Bruno: 98v. -
Arcuri Demetrio: 134r. -
Arcudi Giovanni: 423r. - Quondam. Lascia vedova di Viola Garufi.
- Argili Paulino di Palmi (31v): è indicato come suo confinante da Antonio Cavallaro (31v) per un fondo in contrada Folari.
#Argirò.

Argirò Dianora: 395v. - Vedova di Domenico Buggè minore. | È citata da Antonino Buggè di Melicucca (561r1) come sua confinante di un fondo in contrada La Fiumara.
Argirò Domenico: 126v. -
Argirò Giovanni: 234r-234v. -

#Arena.

Arena (d’) Antonino: 33v-33r. - alias Manazza. Bracciale di anni 40. Sua moglie è Giulia Genua di anni 26. Francesco è loro figlio, di anni 10. Abita in casa propria in contrada Lo Fundaco, che rende annui ducati quattro di censo redemibile al Magnifico Notar Antonio Vicari. Possiede in contrada La Cinnarata terre aratorie di moggi tre, confinante con i beni di di Santo Benincasa e di Francesco Safioti di Palmi, stimata la rendita per annui carlini quindici, sopra la quale tiene il peso di annui carlini ventiquattro perpetui che corrisponde a questa corte baronale, il qual peso assorbisce la rendita. Più in contrada San Vito seu la Nunziata possiede un fondo vitato di moggia tre in due porzioni, l’una confinante con i beni di Francesco Bombace e di Antonino Caristi, e l'altra confinante con i beni di di Agostino Longo e Tomaso Genoese, stimatab l’annua rendita per ducati tre e mezzo. Più in contrada La Vina possiede un fondo arbustato di moggia due, confinante con i beni di Antonino Costarello e di Antonino Barritteri, stimata la rendita per annui ducati cinque. Più in contrada il Feudicello seu Costa di Grillo pillose di moggia quattro, di moggia quattro confinante con i beni di Antonino Muscari  e di Domenico Caravari [33r], stimata la rendita per annui carlini sedici, sopra il quale tiene il peso di carlini trentasette e mezzo di censo perpetuo all’Abbazia di San Fantino, il quale peso assorbisce la rendita. Più possiede un somaro stabilita la rendita per ducati per annui ducati sei, per metà. Pesi da dedursi: Sopra il suddetto fondo di San Vito tiene il peso di annui carlini ventisei di censo perpetuo che corrisponde cioè carlini ventiuno alla magnifica donna Petronilla d’Aquino e carlini cinque al monastero di san Mercurio. Più sopra il fondo della Vina annui carlini sedici e mezzo di censo perpetuo al monastero dei Basiliani. Sono di netto oncie trentasei e grana cinque.
- Arena, Antonio (14v, 27v, 376v): è indicato come suo confinante da Agostino Longo (14) per un fondo in contrada San Vito. | È indicato da Antonino Costarella (27v) come suo confinante di un fondo in contrada La Vina. | È indicato da Antonino Clementi (29r) come suo confinante di un fondo in contrada La Vina. . | Da un Antonio è corrisposto a Tiberio Aquino (376v) sopra il suo fondo di San Vito dato a censo perpetuo un canone di annui ducati 2.10.
Arena (d’) Bruno: 99v. -
Arena (d’) Caterina: 386v - Vedova di Antonio Sgroi.
Arena (d’) Domenico: 164r-164v. -  | Qui i conti non tornano, fra età dichiarata nel Catasto (1742-46) e anno di nascita ricavato dai registri parrocchiali, che per l'anno 1702, 9 gennaio (1702.B.237r), registrano la nascita di un figlio maschio, al quale è dato il nome di Giuseppe Antonio e che risulta nato dai coniugi Domenico de Arena e Angela Currao. Sembra improbabile che possa trattarsi di una doppia omonimia con i coniugi Domenico Arena e Angela Currao, nel catasto rispettivamente di anni 55 e 50. Urge la verifica direttamente sulla Revele. Se i dati dovessero riscontrarsi esatti, l'anno della Revela, in cui è resa la dichiarazione della etò propria e di quella dei congiunti, dovremmo essere al 1757 e non fra il 1742 e 1746, come finora supposto. Il rebus è alquanto curioso. | Da lui l’Insigne Collegiata di Prima fondazione esige un censo di ducati 3 annui: 465v. -
Arena (d’) Francesco: 192v. -
- Arena (d’) Francesco: di anni 10, figlio di Antonino d’Arena alias Manazza e di Giulia Genua.
Arena Giuseppe: 231r. -
Arena Giuseppe: 417r3. - Quondam. Lascia vedova Paula Nesci.
Arena Giuseppe: 398r. - Quondam. Lascia vedova Grazia Misiti (398r).
Arena (d’) Marco: 311v. - | È indicato come suo confinante da don Antonio di Febbo (425r) per un un fondo alborato in contrada il Gaglioffo.
Arena don Pietro: 458v-459r. - Sacerdote di Sant’Anna.
Arena (d’) Santo: 366v-367r. | + Da Santo d’Arena  il R.S.M. (321v) esige annui ducati 8 di censo bullale. | + Da Santo d’Arena il R.S.M. (322r) esige annui ducati 0.70 di censo bullale. | Da lui l’Insigne Collegiata di Prima fondazione esige un censo di ducati 0.75 annui: 465v.

#Arfuso. (Artuso)

Arfuso Matteo: 581r1. - Di Bagnara. Bonatenente forestiero non abitante. | È indicato da Carmine Federico come suo confinante di un fondo in contrada Grimoldo: 562v1.
Artuso Demetrio: 417v1. - Quondam. Lascia vedova Paula Morabito.

#Ascrizzi.

- Ascrizzi Antonio (217v): Di Palmi. Da lui don Francesco Antonio Mezzatesta (217v) esige  un censo di ducati 0.47.
- Ascrizzi, Giuseppe di Palmi (13v): A lui il massaro Antonio d’Agostino deve annui ducati tre e mezzo per capitale di ducati trentacinque.

#Attisano.

Attisano Antonio: 560v2. - Di Drosi. Bonantente forestiero non abitante. Possiede in contrada li Cappuccini un fondo alborato di moggia due e mezzo, stimata la rendita per annui ducati 1.80, pari a oncie sei. Pesi: Paga al monastero dei Basiliani un censo perpetuo di ducati 1.50 pari a oncie cinque. Restano ducati 0.30, pari a oncia 1. Restano di netto oncia uno. | È citato come suo confinate di un fondato alborato in contrada Cappuccini da Giuseppe Melara: 235r.
Attisano Francesco: 190v. -
Attisano Leonardo: 304r. -

*

Auddino Anna: 380r. - Vedova di Nicola Surace. Di Sant’Anna. Di anni 50. Abita in detto casale in casa di affitto, per annui ducati due. Possiede in contrada Gulli un fondo alborato e vitato di moggi mezzo, confinante con i beni del Reverendo Don Paulo Barillà e della vedova Domenica Garofalo, stimata la rendita in annui carlini venti [6.20]. In contrada S. Pietro possiede un fondo alborato di moggi due, confinante con i beni del Magnifico Domenico Antonio Celi e di don Felice  Castelli di Melicuccà, stimata la rendita per annui carlini trentacinque. Tiene inoltre numero dieci scrofe, stimata la rendita per annui ducati 24. Pesi da dedursi: Sopra detto fondo di Gulli deve un censo perpetuo du ducato 0.40 al convento dei PP. Paulini. Sopra quello di San Pietro un censo bullale di ducati 0.40 al Regio Sacro Monte. Restano di netto oncie cinquantacinque e grana venti.

#Avellino.

Avellino, Antonino (11v). - Bracciale, di anni 38, sposato con Francesca Genoese, moglie di anni 36. Loro figli conviventi nello stesso fuoco: Paolo, figlio di anni 3, Giuseppe figlio di anni 1. Vive con loro la sorella Santa Avellino di anni 30.  Abita in casa propria nella contrada il Terrano detto anche Mauriconi, e rende carlini sette di censo redemibile a Caterina Pagano per capitale di ducati sette. Possiede un fondo vitato di moggi uno nella contrada di S. Vito. confinante con i beni di Francesco Bombaci e di Pauolo Genoese, stimata l rendita per annui carlini venti [6.20]. Nella stessa contrada possiede un altro fondo vitato di moggi due, confinante con i beni di Antonio Morabito e di Mercurio Giofrè, stimata la rendita per annui ducati tre [10]. Altro fondo di terre arative possiede in contrada Ceramida, di moggi uno confinante con i beni di Giuseppe Iaconisi e di Mercurio Giofrè, stimata la rendita per carlini otto [2.20]. Possiede un altro fondo alborato di un moggio in contrada le Mortille, confinante con i beni di Lorenzo Chiemi e di Domenico Gallo, stimata la rendita per annui ducati quattro e grana venti [14]. Altro fondo di terra arativa di moggi tre possiede in contrada L’Addellaria, confinante con i beni di Francesco d’Agostino e di Pietro Michelizzi, stimata la rendita per annui ducati tre [10]. [12r] Possiede ancora un somaro la cui rendita è stabilita in annui ducati sei per metà [10]. Pesi da dedursi: sopra il fondo in contrada San Vito vi tiene il peso d'annui carlini nove di censo perpetuo corrisposti al monastero di san Mercurio. Sopra l'altro fondo in contrada San Vito tiene il peso d'annui carlini venti due e mezzo di censo perpetuo alla Magnifica Petronilla d’Aquino [7.15]. Sopra il fondo in Ceramida annui carlini tredici e mezzo di censo perpetuo sono corrisposti a questa Corte Baronale [4.15]. Sopra il fonde delle Mortille annui carlini diciassette e mezzo di censo perpetuo sono corrisposti al regio Sacro Monte. Sopra il fondo dell'Addellaria annui ducati tre e grana tre e piccioli quattro vanno al Convento di San francesco d’Assisi [10.03.4]. Restano di netto oncie trentaquattro, grana 11 e piccioli otto.
+ Avellino, Antonino (23v, 376v): 23v: è indicato da Antonio Morabito qm Isidoro come suo confinante in contrada San Vito di un fondo fondo vitato  con terreno aratorio diviso in due partite.  | Da un Antonino Avellino è corrisposto a Tiberio Aquino (376v) sopra il suo fondo di San Vito dato a censo perpetuo un canone di annui ducati 2.23.
- Avellino, Giuseppe (11v): di anni 3, figlio di Antonino Avellino (11v) e di Francesca Genoese.
- Avellino, Paulo (11v): di anni 3, figlio di Antonino Avellino (11v) e di Francesca Genoese.
- Avellino, Santa (11v): di anni 30, sorella Antonino Avellino, nella cui casa vive in contrada il Terrano seu Mauriconi.
Avoleo Francesco: 199v. - ! + È indicato come suo confinante da don Domenico Silvestri per un fondo in contrada Lo Race: 438r.
Averi Pasquale: 583v1. Di Bagnara. Bonatenente forestiero non abitante.
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