20.9.18

Catasto onciario di Seminara: Dizionario degli animali, dei mezzi di produzione, degli impianti, etc.

B. Vers. 0.6  /  18.1.19 -  Onomastico. Chiese. ↔ Glossario.
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Dizionario
degli animali, dei mezzi di produzione, degli impianti industriali e delle attività commerciali.


Redazione in progress

A.

Affitti: 6v, 9v, 11r 14v, 17v, 24r, 25r, 26r, 30r, 35v, 37v, 39r, 29v, 40r, 43r, 47v, 48v, 41v, 54r, 55r, 56v, 58r, 64v, 66v, 67r, 67v, 68v, 69r, 70v, 72r, 77r, 80r, 82v, 86r, 87r, 94v, 95v, 97r, 98v, 99v, 100v, 101r, 102r, 103v, 104r, 105r, 107v, 110v, 111v, 123r, 124r, 125r, 128v, 131v, 132r, 135v, 136r, 137r, 138v, 147v, 148r, 149v, 151r, 152v, 153v, 154v, 158r, 158v, 159r, 160r, 160v, 162r, 164r, 167r, 168v, 172r, 172v, 177v, 182v, 183v, 185r, 185v, 186r, 188r, 188v, 191r, 193r, 196v, 197v, 200r, 203r, 203v, 204r, 205r, 211v, 212v, 213v, 214r, 217r, 218v, 219r, 221r, 221v, 224v, 229r, 230r, 239v, 244r, 246v, 248v, 255v, 257r, 258r, 259v, 260r, 260v, 264v, 265r, 267v, 274r, 278r, 280r, 281r, 282v, 284r, 287v, 288v, 289r, 291r, 293r, 293v, 294r, 304r, 304v, 311v, 315v, 318v, 326r, 328r, 329r, 330r, 334v, 339r, 341r, 348r, 349v, 350v, 354r, 354v, 356r, 357r, 359v, 361r, 361v, 363r, 365v, 366r, 373r, 376r, 380r, 381r, 384v, 387r, 398v, 402v, 403r, 403v, 407r, 412r, 412v, 414v, 416r, 417r, 417v, 418r, 418v, 419v, 420v, 423v, 424r, 425v, 426r, 433r, 435r, 440v, 444v, 445v, 461r, 475v, 476r, 480v, 486r, 488r, 489v, 494v, 503r, 509v, 515r, 515v, 549r, 550r, 552r, 554v, 557r, 559r, 568v, 571r, 593r, 593v, 597r, 598r, 625v,   -
- 25r:  Antonio Cidoni qm Tomaso (25r) affitta tre "fosse" per la conservazione del grano, ricavandone in reddito annui di quindici carlini. 2) Antonio Lamantea affitta una sua casa in contrada S. Petrello per annui carlini venti, da cui sono da detrarre cinque per gli accomodi e undici di censo perpetuo alla chiesa di Santa Maria dei Poveri. Gli restano quattro carlini. 3) In contrada le Carceri i fratelli Federico (30r) possiedono una casa che affittano per annui carlini venti dedotto il quarto per l'acconcio. 4) Nel casale di S. Anna la vedova Anna Auddino abita in casa di affitto al prezzo annuo di due ducati.
- 37v: in contrada S. Petrello vi possiede Antonio Milano una casa che affitta per annui carlini 20.
 5) In contrada S. Petrello la vedova Antonia Tropiano possiede una casa che affitta per annui ducati tre (381r). 6) Don Antonio di Febbo, sacerdote di Sant’Anna tiene in affitto due case in Sant’Anna: una che affitta a ducati 2.20 annui (425v) e l’altra a ducati due annui (426r). 7) ! Don Antonino Silvestri (51v) possiede due case che affitta una per annui ducati cinque in contrada il Santissimo e l’altra per annui carlini quindici in contrada il Carminello. 8) In contrada La Piazza don Francesco Antonio Mezzatesta possiede una casa con bottega che affitta per annui ducati sei, dedotto l'acconcio sono 4.50. - 9) In contrada Mauriconi il mendico Rocco Camareri (557r) paga per una "casetta" ducati 1.20 annui alla vedova Mattia Miceli (411v). 10) Nel borgo di San francesco il Principe Scipione Spinelli possiede una casa che affitta per annui ducati sette: 593v. 11) In contrada li Pignatari il pignataro Francesco Schimizzi vive in casa d’affitto per la quale paga trenta carlini annui. A sua volta ha una "casa solarata in contrada il Portello" da cui ricava annui carlini quindici al netto: 165v.


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Botteghe: Hanno una bottega i "bottegari". Qui si tenta di dare una elencazione delle botteghe da quelle dei Bottegari, che sono stati inseriti nel dizionario dei mestieri. Bottega è l'azienda che può avere più addetti, Bottegaro è l'imprenditore che può essere solo nella conduzione dell'azienda o averi dipendenti che sono essi pure pure Bottegari. Iniziamo con: 1) la bottega di Antonino Lamarra, anni 44, panettiere, con il fratello Antonino pure panettiere: 39v. Deve trattarsi presumibilmente di una bottega del pane, in contrada il Santissimo, in apposito edificio di proprietò di Antonino Lamarra. 2) È invece una bottega del vino quella di Mastro Antonino Carnovale, che fa pure il barbiere, che forse ha un'apposita bottega come barbiere, ma che per quella del vino tiene impiegati ducati cinquanta: 57v.
Bovi aratori: ne possiede cinque (7r) don Antonio d’Alessandro, stabilita la rendita per annui docati trentacinque per metà 17: 50. Ne possiede sette il massaro Antonio d’Agostino (13v) per una rendita stabilita in ducati quarantanove per metà, cioè 24.50. | Ne possiede quattro Antonio Morabito qm Isidoro (24r). | Ne possiede due don Francesco Antonio Mezzatesta (217r) con una rendita di ducati quattordici, diviso due.

C. Top. ↑


Case palaziate: 1) Il principe Scipione Spinelli ne possiede una nella contrada il Duca di Marmo. È a titolo feudale: 594r. -
Cavallo: animale (30v). - Ne possiede uno Antonino Federico (30v). Ne possiede uno per uso proprio e del trappeto don Francesco Antonio Mezzatesta (217r).
Ceramide:
Conciatura:
Creta: Nella carta 515r si legge che il convento di San Francesco d’Assisi possedeva nel 1746 un pezzo di terreno per far creta, confinante con i beni dello Spirito Santo, ed altri, dato in affitto per annui carlini dodici che fanno oncie quattro. Nel Catasto non si fa più riferimento a luoghi da cui si estrae la creta che doveva servire ai pignatari per la loro arte.

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E. Top. ↑


F. Top. ↑

Fiera: si tiene in contrada S. Margherita e su di essa ha giurisdizione il principe  Scipione Spinelli: 594r.
Fosse: servivano per la conservazione del grano, e ve ne erano tre, nel borgo di san Francesco d’Assisi, in un largo davanti alla casa di Antonio Cidoni qm Tomaso (25r), che ne possedeva tre. Le affitta, ricavandoci un reddito stimato di annui carlini quindici.

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Gelsi: è sinonimo dell'industria del baco da seta. Don Antonio di Febbo, sacerdote di Sant’Anna, possiede possiede gelsi, neri e bianchi, in contrada Crisafi (425r).
Giumente: (13v). - Il massaro Antonio d’Agostino (13v) possiede una giumenta per uso della masseria, stabilita la rendita di netto per annui ducati sei. | Ne possiede una Antonio Morabito qm Isidoro (24r).
Grano: 31r. - È l'equivalente di un peso di ducati quattro che Antonino Federico (31r) deve corrispondere al convento di san Francesco di Assisi.

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L. Top. ↑


M. Top. ↑


Masseria: (13r). - Antonio d’Agostino tiene impiegati per uso di masseria ducati cinquanta, stabilita la rendita in annui ducati quattro. | Antonio Morabito (24v) tieni applicati nella massera del figlio Lorenzo ducati cinquanta all'interesse dell'otto per cento.
Mastrodattia: ne ha titolarità il Principe Scipione Spinelli: 594r.
Messe: 1) La confraternita di san Marco paga annui carlini tre per una messa cantata, senza assistenti, per l'anniversario del qm Cristofalo Jannace.
Muletto: animale (9v). Ne possiede uno il Mastro pignataro Antonino Evangelista qm Domenico (9v). La rendita è stimata per annui ducati tredici divisi per metà ducati sei e mezzo [22.50].
Muli: animali (30v). - Ne possiede due Antonino Federico (30v). Ne possiede due don Francesco Saverio Mezzatesta (217r) per uso proprio e del trappeto. Possiede una mula Andrea Giofrè, stabilita la rendita per metà di ducati sei e mezzo: 36r.
- 39v: il panettiere Antonio Lamarra possiede una mula stabilita la rendita in annui ducati dodici per metà.
Mulini: 1) il Principe Scipione Spinelli possiede un mulino da macinar grano in contrada san Parrello seu il Soccorso, limitante con quello: 2) dell'abbazia della Trinità di Mileto. - A c. 594r, di proprietà del Principe Scipione Spinelli ne vengono elencati altre tre da macinar grano: 3) uno in contrada il Passo; 4) l'altro alle Concerie; 5) ed il terzo in contrada San Giovanni.

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P. Top. ↑


Pecore e capre: ne possiede 100 don Francesco Antonio Mezzatesta (217r) che le affitta al 15 % a Domenico Cammareri.

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Scrofe (7r, 380r): ne possiede sedici don Antonio d’Alessandro (7r), stimata la rendita per ducati 38 e quaranta. | Ne tiene dieci la vedova Anna Auddino, stimata la rendita in ducati 24, divisi per metà.
- 33v: Antonino Zillepa ne possiede una insieme con Dimitri Arcudi. La sua metà è valutata in carlini dodici ossia oncie 4.
Somari: animale:  10v, 11r, 12v, 14v, 17v, 18r, 21r. - Il possesso di un somaro, che è da considerarsi un mezzo di trasporto dell'epoca, e quindi qualcosa di necessario all'attività economica, al pari oggi degli autoveicoli, aveva una rendita stimata in sei ducati divisi per due, ossia di tre ducati annui. Ripetere ciò ogni volta si dà di seguito solo il nome dei proprietari insieme con quello della professione e del reddito netto, se esiste. -
- 10v: Ne possiede uno il bracciale Antonino Ré. Ne possiede un altro Antonino Schimizzi (11r). Altro ancora ne possiede Antonio Avellino (12r). Ne possiede uno il massaro Antonio d’Agostino, stabilita la rendita in annui ducati sei per metà, pari a tre. Ne possiede uno Agostino Longo (14v). Ne possiede due Antonino Dominici. Ne possiede uno Antonio Cascetta (17v). Ne possiede uno Antonino Smeraglia (18r), stabilita la rendita per annui ducati sei [10].  Ne possiede uno Antonio Barritteri (21r, molinaro, che non possiede nessun altra entrata oltre quella proveniente dal suo somaro. Possiede un somaro anche Mastro Antonino Russo (22r). | ne possiede due Antonio Morabito qm Isidoro (24r), di cui per uso di masseria e l’altro per vettura. | Antonio Cidoni qm Tomaso (25r) possiede un somaro. | Un somaro possiede Antonio Lamantea (26r). ! Possiede una "somarra" Antonino Costarella (27v). ! Ne possiede uno anche Andrea Richichi (28r). | Ne possiede uno Antonino Clementi (29r).  | Altro ne possiede Antonino d’Arena alias Manazza (33r). - Sono finora 17 somari qui contati che popolavano le vie di Seminara nel 1746, in luogo degli odierni autoveicoli. - ! Ne possiede uno Antonino Terranova, pignataro: 52r. | Ne possiede uno il pignataro Antonio Valenti: 64r. | Ne possiede uno il pignataro Elia Terranova qm Mercurio: 167r. | Ne possiede uno il pignataro Stefano Ioculano: 367v.
- 33v: Possiede una "somarra" Antonino Zillepa, bracciale di anni 40, con un figlio pure bracciale, di anni 18. Il loro netto è di oncie 44.11.8.
- 37v: Possiede due somari Antonio Milano, di professione ortolano, con un figlio di anni 18, di professione bracciale. Il loro reddito netto è di oncie cinquanta.
- 39r: Antonino l'Agliotta, bracciale, possiede una "somarra", stabilita la rendita in ducati sei per metà-

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Tornese: è un diritto feudale che compete al principe Scipione Spinelli: 594r.
Trappeto d’oglio: 6v, 81r, 116v, 161r, 217r. - Possiedono trappeti d'oglio:
1°) 6v: don Antonio d’Alessandro, ubicato in contrada le Carceri adiacente una casa palaziata dello stesso don Antonio, affittata a donna Petronilla d’Aquino, stimata la rendita del trappeto in dodici ducati annui, mentre la casa palaziata è affittata a donna Petronilla per annui ducati sei. -
2°) 81r: Il magnifico Antonino Anile possiede un trappeto da far olio in contrada la Cisterna, isolato, stimata la rendita per ducati dodici annui.
3°) 107v: Il Magnifico Mastro Carlo Antonio Di Cicco possiede un trappeto di macinar olive in contrada S. Maria dell’Arco, limite la casa di mastro Domenico Grio, stabilita la rendita per annui ducati dodici. -  
4°) 116v: Notar Carlo Calogero possiede un trappeto da far oglio, stimata la rendita annui ducati dodici. -
5°) 161r: Don Domenico di Franco possiede un trappeto da macinar olive dentro la città di Seminara nel quartiere dell'Annunziata, limite la casa di don Antonio Sanchez e di Domenico Collura, rende per ogni anno ducati dodici. -
 6°) Don Francesco Antonio Mezzatesta possiede un trappeto di far oglio in contrada San Nicola, limitante con la casa del canonico Ranieri e quella di Domenico Tomarelli, stimata la rendita in ducati 12 annui: 217r. Per uso proprio e del trappeto don Francesco possiede due mule e un cavallo. -
7°) Il magnifico notaio Giuseppe Antonio Lanzo possiede un trappeto "di vavar oglio dentro la casa di sua abitazione", stabilita la rendita in 12 ducati annui: 228r. -
8°) Giuseppe Rossi del ceto dei nobili possiede un trappetto per far oglio, con due casuncole annesse, per uso dello stesso trappeto: 291r. - 9°) Il magnifico don Paulo Marzano del ceto dei nobili possiede un trappeto da macinar olive attaccato alla propria casa, stabilita la rendita per annui ducati dodici: 334v. -
10°) don Tiberio Aquino del ceto dei Nobili possiede un trappeto da cavar oglio, stabilita la rendita per ducati dodici annui: 376r, -
11°) il canonico don Domenico Calogero, sacerdote, possiede un trappeto da macin olive, giusta la casa di sua abitazione, stimata la rendita di ducato dodici annui: 435r. Possiede ancora due mule per servizio proprio e del trappeto.  -
12°)  il convento di san Domenico possiede un trappeto da macinar olive, stabilita la rendita in annui ducati dodici, con deduzioni per acconci e ripari: 509v. Più possiede tre camere attaccate a detto trappeto che affittansi per annui ducati quattro e mezzo. -
13°) il convento di San Francesco d’Assisi possiede un trappeto di macinar olivie, dietro del convento, stabilita la rendita per annui ducati dodici: 518v. -
14°) il convento di San Francesco di Paola possiede un trappeto da macinar olive, sito nella parte dietro il convento nella Porta di Rosea, stabilita la rendita , dedotti gli acconci, per annui ducati dodici: 526v. -
15°) don Felice Castelli di Melicuccà possiede in contrada La Chiusa un trappeto dentro un suo fondo di olive, con rendita di annui ducati dodici: 571v. -
+ Trappeto d’oglio. - Possiedono trappeti d'oglio: 1) don Antonio d’Alessandro (6v), ubicato in contrada le Carceri adiacente una casa palaziata dello stesso don Antonio, affittata a donna Petronilla d’Aquino, stimata la rendita del trappeto in dodici ducati annui, mentre la casa palaziata è affittata a donna Petronilla per annui ducati sei.


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Vittovagli: Di Antonino Giofré (3v), bracciale, si legge che "tiene applicati in negozio di vittovagli docati cinquanta”, e possiede inoltre due somari.

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