Francesco Russo: «Filarete di Calabria», voce in Enc. Cattolica
FILARETE di CALABRIA, santo. Asceta basiliano, nato a Palermo nel 1020 da genitori calabresi, deportati dai Saraceni, morto il 6 aprile 1070. La sua famiglia riacquistò la libertà nel 1038 e con essa Filarete si portò in Calabria. Nel 1040 era a Reggio; poco dopo si ritirava nel monastero di Aulinas, presso Tauriano; quindi a Sinopoli e infine, a 25 anni, a S. Elia sopra Palmi, dove si mise sotto la guida ascetica dell'abate Oreste, che lo esercitò con rigore nella vita spirituale. Fu sottoposto a molte mortificazioni e infine fu messo a guardia della scuderia. Ma si impose ai coetanei, che lo consideravano un santo. Fu venerato con culto pubblico a S. Elia (Palmi), al quale fu aggiunto il suo nome, e a Palermo, nella cui cattedrale si conservano alcune reliquie. BIBLIOGRAFIA. La vita fu scritta in greco dal suo discepolo il monaco Nilo e si conserva nel cod. 29 (ff. 3-14) della Biblioteca universitaria di Messina, con copia nei codd. II, E, 11 di Palermo e II, A, 26 di Napoli. F