COMUNICATO STAMPA
In data odierna su un Quotidiano del 3 luglio 2025 apprendiamo di uno stanziamento a cura della Sovrintendenza archivista per il completamento di una seconda tranche di restauri del patrimonio archivistico parrocchiale seguito al riconoscimento di Notevole interesse storico, la cui pratica nel 2000 era sta avviata e promossa dalla Società Seminarese di Storia Patria, allora esistente in forma di Sodalizio, annoverando tra i suoi soci fondatori negli anni Novanta l'allora parroco Padre Marcello Gianola, che aveva affidato alla Società di Storia Patria Seminarese un lavoro decennale, non retribuito, di sostanziale salvataggio di un archivio allora prossimo alla distruzione, anche per infestazione di insetti e parassiti della carta oltre che per avanzato deterioramento degli inchiostri.
Il completamento o prosecuzione del restauro riscuote il nostro massimo gradimento ed esprimiamo il nostro apprezzamento per i dirigenti e responsabili ministeriali che hanno ripreso una pratica avviata oltre venti anni fa.
Sono seguite vicende, di cui qui non si dà nota, che hanno impedito una prosecuzione dei restauri, allora progettati, ed ora ripresi, ma di cui nulla è stato riferito o comunicato alla Società di Storia Patria, Ente del Terzo Settore, che aveva già segnalato i nuovi pericoli che incombevano sull'archivio e la cui messa in sicurezza non abbiamo potuto verificare.
Tuttavia, ci è obbligo rendere noto che nell'ultimo periodo della nostra occupazione presso l'Archivio ci eravamo fatti intermediari con un privato che fiduciariamente e in modo anonimo (con obbligo sempre da noi rispettato di anonimia) ci aveva consegnato un primo ingente gruppo di documenti archivistici appartenenti, originariamente all'Archivio parrocchiale e trasportati altrove. Nostro impegno in cambio della restituzione era quello di una analisi e studio dell'ingente materiale (circa mezzo metro di spessore) per comunicare al Restitutore la natura ed importanza della documentazione da lui restituita e dall'Archivio recuperata.
Con una relazione a parte, sul sito della Società, in forma discorsiva e narrativa, viene data una "Storia degli archivi seminaresi" dagli anni Novanta in poi del secolo scorso. In questo Comunicato stampa si rende noto a tutti i soggetti interessati che se oggi si parla di un Archivio ancora da restaurare quelle carte in buona parte sono stat salvate da chi scrive per la parte esistente ed aumentate nella loro consistenza perché prese dalle mani del Restitutore e riposte in un apposito scomparto di un antico armadio dell'Archivio, da dove non avrebbero dovuto essere spostate, per poterne fare separato studio ed analisi. Il "mescolamento" delle carte da altri eventualmente operato impedisce quello studio al quale ci eravamo impegnati. Aggiungasi altri recuperi di cui è detto nel Diario di lavoro.
Il Restitutore è ancora vivente ed aspetta da noi il rispetto di quel patto di restituzione, da noi, non da altri. Nostra speranza era che altri recuperi potessero seguire, ma le vicende successive non ci lasciano sperare che le carte superstiti, se ancora esistenti, possano ritornare alla loro Sede né possiamo continuare quelle ricerche che ci avevano consentito con successo di riportare in sede non pochi registri parrocchiali.
Prof. Antonio Caracciolo
Presidente della Società Seminarese di Storia Patria.odv
Per conoscenza:
Alla Sovrintendente Archivistica per la Calabria.
A S. E. il Vescovo della Diocesi di Palmi Oppido
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