Vol. II: ARCHIVI
Cap. 3°: Archivio di Stato di Napoli (ASNA)
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DI
NAPOLI
Serie e numeri
dei documenti relativi
a
SEMINARA
Sono stati consultati, con esito positivo o negativo, le seguenti serie:
a) Collaterale Provvisioni Iª Serie;
b) Sommaria Partium;
c) Cedolari;
d) Relevi;
e) Catasti onciari
f) Conti comunali;
g) Intestazioni feudali;
h Refute di Quinternioni
i) Giunta di Corrispondenza di Cassa Sacra;
k) Cappellania Maggiore. Statuti di corporazioni, Congregazioni ed altri enti civili ed ecclesiastici;
l) Santa Chiara. Capitolazione delle Congregazioni
m) Winspeare: Affari demaniali e feudale;
n) Processi e sentenze della commissione feudale (= è rimasto solo l’inventario: i documenti sono andati tutti distrutti);
o) Collegio dei Dottori;
p) PROCESSI (Pandetta corrente; Pandetta Amato)
q) Archivio privati: 1) dei principi Ruffo di Scilla; 2) dei Carafa di San Lorenzo; 3) dei Serra di Gerace; 4) Sanseverino di Bisignano; 5) Muscettola di leporino.
r) Elenco di Notai:
s) Catasti antichi;
t) Frammenti di fuochi;
u) Lavori pubblici;
Da vedere ancora: 1) patrimonio ecclesiastico; 2) Ponti e strade; 3) Tribunale misto.
a)
Collaterale Provvisioni Iª Serie
Il periodo vicereale si caratterizza specialmente per il Consiglio Collaterale, organo istituito da Ferdinando il Cattolico nel 1507 e posto, come consiglio di Stato, accanto al vicerè. Composto dal vicerè, che ne era il capo, da due reggenti, che poi crebbero di numero, dal segretario del regno e da due segretari privati del vicerè, il Collaterale assumeva il governo per morte o assenza del vicerè. Accentrando nella sua struttura funzioni, oltreché consultive, anche deliberative, venne ad avere una cancelleria – che sostituì l’antica cancelleria del regno – una segreteria – diretta da un secretarius regni diverso dai capi delle segreterie del vicerè – ed un tribunale. Soppresso il 7 giugno 1735, fu sostituito dalla Camera di S. Chiara. Documenti della Camera di S. Chiara sino al 1742 sono uniti a quelli del Consiglio. La documentazione ha subito notevoli perdite per eventi bellici. Le provvisioni sono provvedimenti richiesti dalle università sia per la imposizione di gabelle sia per assensi a contratti, a feudali o per approvazioni di capitoli. Esse presentano la domanda delle università accompagnata da copia del verbale del parlamento e allegati vari., compreso il decreto vicereale che approva e autorizza il richiesto. Secondo l’ordinamento originario, la serie si suddivide il gruppi che si intersecano nei volumi con i titoli: cautele di università e particolari con i decreti emanati per le richieste, e r. assensi per le contestazioni in materia feudale tra baroni e università. I provvedimenti diretti agli interessati erano poi riportati in copia nella serie Decretorum o Partium. (Tratto da Guida Generale degli Archivi e da Mazzoleni).
Università di Seminara =
Vol. Foglio Anno Oggetto
26√ 251√ 1598√
51 278 1611
75 505 1615
91 82 1618
118 45 1624
128 141 1628
142 246 1632
150 1 1635
150 276 1635
152 5 1636
157 93 1638
159 230 1639
161 344 1640
192 1 1653
228 161 1674
305 194 1701
337 81 1712
343 -- 1715
345 93 1716
b)
Sommaria Partium
Numero nuovo Anni Oggetto
77√ 1509 Carlo Spinello tassato per Seminara
1971 1613-14 Zecca e portolania
1997 1615-19 bonatenenza dei forestieri
2161 1626-27 Palmi casale di Seminara
2228 1632-35 Gabella della seta
2270 1635-36 Dogana e Catapania di Palmi
2271
(o 2272) 1635-36 Pagamento regio demanio
Vol. VIII
35 1492 Seta
c)
Cedolari
t.= tergo. Attenzione: dei cedolari ci sono i microfilm.
Feudi e Terre Cognome e Nome dei Feudatari Anno Vol. Foglio
Seminara L’Università 1639 80 46t.
Seminara Spinelli Scipione 1652 80 159t.
Seminara giurisd. Spinelli Carlo 1652 80 171
Seminara giurisd. l’Università 1655 80 223t.
Seminara col suo casale di Sant’ Anna Spinelli Antonio 1678 81 491
Seminara Notamento 1792 81 718
Seminara Quinquennio (?) 1805 81 718t.
Seminara col suo casale di S. Anna Spinelli Savelli Giovambattista 1770 86 52t.
Seminara col suo casale di S. Anna Spinelli Savelli 1770 86 53
Seminara Mastrodattia Spinelli Savelli Giovanbattista 1770 86 76t.
d)
Relevi
Numeri nuovi:
– 389
– 394
– 404
e)
Catasti onciari
Seminara √ = Volumi 6304-6308 (anno 1741), di cui:
1 di atti preliminari,
3 di Rivele,
1 di catasto
f)
Conti comunali
Conti comunali: 1524-1807: non risulta nulla;
Conti comunali: 1805-1861: non risulta nulla.
g)
Intestazioni feudali: processetti
Vol. 18 = Il R. Fisco colla Università di detta Terra;
Vol. 17 = Il R. Fisco col possessore di detto Feudo;
Vol. 48 = Vendita della Mastrodattia;
Vol. 49 √ = Atti d’intestazione dei feudi;
Vol. 102 = Il fisco col possessore (vedi n. 1569);
Vol. 102 = Il fisco col possessore (v. n. 1582).
- Ogni volume rilegato è composto da fascicoli. Il numero dopo la sbarra si riferisce al fascicolo.
N° d’ordine Terra Intestatari Anni
18/317 Seminara (entrate feudali) Università di Seminara 1760-63
48/713 Seminara (entrate feudali) Strozzi Francesco e Spinelli Savelli Scipione 1766-70
102/1582 Seminara (entrate feudali) Università di Seminara 1767-82
102/1569 Seminara (entrate feudali) Università di Seminara 1782
17/312 Seminara Principe di Cariati 1782-95
49/722√ Cannavà seu Pirara Mezzatesta Agazio 1733-76
48/713 Carlopoli seu Palmi Spinelli Savelli Scipione 1766-70
118/2057 Figurella De Alessando Antonio 1781
49/722 Foria (sic) seu Cannavò Mezzatesta Agazio 1733-66
49/727 Palmi (scannaggio) Spinelli Giovanni Battista 1765
48/713 Palmi seu Carlopoli Spinelli Savelli Scipione 1766-70
17/303 Palmi Spinelli Savelli Giovan Battista 1773
12/2131 Paterna Franco Vincenzo 1781
49/722 Pirara seu Cannavò Mezzatesta Agazio 1773-76
120/2138 Rosea Convento dei Paolini di Seminara 1781
48/713 Sant’Anna Spinelli Savelli Scipione 1766-70
h)
Refute di Quinternioni:
Relazioni per la registrazione nei R. Quinternioni
- Il numero in grassetto si riferisce al Fascio ed è quello che occorre per la richiesta all’Archivio. Il numero dopo la sbarra si riferisce al numero delle carte.
N. d’ordine Terra Feuda tari Anno
Da A
225
/467-76 Seminara (gabella della tonnara) Paolo e Giuseppe Merzana G. B. Spinelli 1757
230 √
/83 Seminara (mastrodattia) Diana Grimaldi e Francesco Strozzi Antonio e Pio Grimaldi 1766
230 √
/84-122 Seminara (mastrodattia) Antonio e Pio Grimaldi G.B. Spinelli Savelli 1770
229
/349-58 Gaseri Francesco Coscia G.B. Spinelli Savelli 1769
204
/51-58 Palmi Giovan Girolamo Acquaviva d’Aragona Giuseppe Coscia 1686
225
/89-96 Palmi Domenico Coscia Scipione Spinelli Savelli 1756
228
/157-60 Palmi (ius scannagi) Gioacchino Prenestino G.B. Spinelli 1765
230 √
/83 Palmi (mastrodattia) Diana Grimaldi e Francesco Strozzi Antonio e Pio Grimaldi 1766
230
/84-122 Palmi (mastrodattia) Antonio e Pio Grimaldi G.B. Spinelli Savelli 1770
218
/38 Paparone Antonia Oliviero Domenico Oliviero 1716
217
/156-61 Paparone Antonia Oliviero Giuseppe Antonio Oliviero 1725
218
/38 Paparone (adoa) Gius. Ant. Oliviero G.B. Filomarino 1730
228
/373-82 Paternò Domenico di Franco Lucido di Franco 1766
218
/38 Piano della Gabella Gius. Ant. Oliviero G.B. Filomarino 1730
230 √
/83 S.Anna (mastrodattia) Diana Grimaldi e Francesco Strozzi Antonio e Pio Grimaldi 1766
230 √
/84-122 S.Anna (mastrodattia) Antonio e Pio Grimaldi G.B. Spinelli Savelli 1770
i)
Giunta di Corrispondenza di Cassa Sacra
Legenda: no. = Numero d’Ordine; nm. = Numero del Mazzo. Inv. N. 327.
no. nm. Anno Comune Oggetto
92 Palmi + 59
214 13 1791 Seminara + 43 Credito del Monastero di S. Basilio di Bova per capitali dovuti dai Basiliani di Reggio, Seminara, Torre e S. Onofrio, le cui rendite furono aggregate dalla Cassa Sacra.
228 14 1788 Seminara Real dispaccio e ricorso di Fra Luigi Buda di Seminara
242 15 1791 Seminara Giuseppa Antonio Muscari domanda il pagamento di un suo fondo occupato dall’Università per la riedificazione del Paese.
302 18 1786 Palmi Taglio di un magazzino [sic, ma orto] del Principe di Cariati per la riedificazione della città di Palmi.
331 19 1794 Seminara Atti ad istanza di don Michelangelo de Cicco per l’acquisto del fondo a selva di quei Padri Cappuccini.
379 21 1788 Seminara Don Francesco ed altri fratelli Grillo di Melicuccà ricorrono contro i figli ed eredi di Don Felice Romeo per pagamento di annualità dovute ai Domenicani di Seminara.
410 23 1782 Seminara Per don Girolamo Coscinà per le migliorie fatte nel fondo e fabbriche di quei Cappuccini.
412 24 1786 Palmi Riedificazione.
472 27 1790 Seminara Ricorso Clemente circa la rata del Tabacco.
541 29 1788 Seminara Istanza Michelangelo Costarella Economo Curato per essere destinati alla sua chiesa sette sacerdoti.
669 40 1789 Seminara Istanza di Michelangelo de Cicco riguardante l’acquisto fatto dal Fiscale don Girolamo Coscinà del giardino e fabbriche del Convento dei Cappuccini.
696 41 1788 Seminara Istanza di don Vincenzo Carrozza per pagamento di congrua.
800 49 1788 Seminara
↓ Istanza Antonio Franco, depositario degli argenti ed ori per compenso.
885 55 1790 Palmi Istanza di don Pasquale Grassi contro don Giovanni Rechichi.
915 57 1791 Palmi Istanza dei Reggimenti per la nomina dei … chiese di S. Rocco e della Pietà.
947 58 1787 Seminara Badia di S. elia e Filareto. Istanza dell’abate don Angelo Antonio Graziala contro mons. Don Nicola …
968 58 1788 Seminara Ricorso Giacomo nel pagamento di annui ducati 36 da quei luoghi pii.
1018 62 1785 Seminara Atti per don Biase Giordano contrada Cappella del Sacramento per pagamento di arredi di argento.
1169 73 1794 Seminara Pel beneficio laicale di S. Maria dell’Arco di patronato di don Vincenzo. Copia di titoli.
1206 75 1794 Seminara Circa l’economo dell’Università. Relazione del vescovo di Mileto.
1575 93 1788 Seminara Relazione della Giunta di Catanzaro circa il debito di don Basilio Melara amministratore della chiesa di Santa Maria dei Poveri. Ricorso delle sorelle Melara.
1639 97 1793 Oppido Seminara Istanza del capitolo di Oppido per aggregarsi allo stesso l’Abbadia di S. Costantino di Rao ed il Beneficio di S. Filareto e S. Elia.
1648 100 1792 Palmi Per l’Università… Spinelli…
1669 101 1792 Palmi Istanza Giovanni Parisio di Palmi per ottenere il beneficio del SS.mo Salvatore di Briatico.
1671 101 1795 Palmi Atti civili per la dichiarazione del beneficio sotto il titolo dello Spirito Santo, eretto
1763 107 1792 Palmi Catanzaro Seminara Atti relativi all’annona di Palmi. Istanza di don Giuseppa Balzano per il pagamento di grano somministrato all’Università, e per essa ai Regimomtani don Nicola Grassi, don Enrico Lo Terzio e don Antonio Bagalà. Causa con don Gabriele Barba di Seminara.
1766 107 1786 Seminara Atti per il Regio Uditore don Rosario Prostia contro il convento di San Domenico.
1769
1772
1794
1803
1806
1811
1833
1849
1857
1875
1903
1912
1912
1919
1923
1931
1939
1942
1945
1955
1959
1963
1969
1971
1984
2122 123 1794 Seminara Atti per l’Università contro don Giuseppe Antonio Rossi e don Felice Morabito, passati amministratori per la resa dei conti.
2123 123 1794 Seminara Riedificazione dell’Ospedale. Notazione del vescovo di Mileto.
2124 123 1788 Istanza dei cittadini pel rilascio degli attrassi censuali dovuti alla Cassa Sacra.
2236 Seminara
2244 Seminara
2267 133 Palmi
2277 Palmi
2319 1792 Seminara Cesare Franco Sindaco dei Nobili. Dimissioni a causa di salute.
2323 136 Palmi
2353 138 Seminara
2368 140 Seminara
2425 143 1792 Seminara Causa con Cariati.
2457 146 1790 Seminara Atti ad istanza dell’Università riflettenti i corpi della dogana e catapania acquistati nel 1578 dal possessore di quei feudi da Scipione Spinelli in occasione dell’ammissione al Regio demanio mercè il pagamento di ducati 100 mila.
2470 148 Seminara
2478 148 1788 Seminara
2484 148 1791 Seminara
2485 148 Seminara
2544 153 Seminara
2678 163 1791 Stilo Seminara
2749 166 1792 Seminara
k)
Cappellano Maggiore.
Statuti di corporazioni, Congregazioni ed altri enti civili ed ecclesiastici
Cappellania maggiore, fasci e voll. 1243 e rubb. 6 (sec. XV-1808). Elenco, inventari e indici parziali. Fu istituita nel 1442 con funzioni giurisdizionali, civili e criminali, sugli ecclesiastici addetti al servizio reale, a corte e nelle cappelle regie, e con funzioni di governo dello Studio di Napoli. Nel 1741 furono determinati i diritti e i privilegi del cappellano maggiore. Nel 1802 l’ufficio passò alle dipendenze della segreteria dell’ecclesiastico. Il fondo ha subito enormi perdite per eventi bellici.
Il numero in grassetto indica la Busta, l’altro la pagina.
SEMINARA
Collegiata dell’Immacolata Concezione 1789 68-2
Congregazione di S. Marco Evangelista 1769 113-22
Congregazione di S. Rocco 1777 137-17 √
Congregazione di Sant’Anna 1801 76-28
l)
Santa Chiara
Capitolazione delle Congregazioni
– Cartone 38 > Fascio 20 > Fasc. 1870 (a. 1777) > Congrega di S. Rocco.
m)
Winspeare: Affari demaniali e feudalia
SEMINARA:
Volume 16 fascicolo 32 (manca);
Volume 56 fascicolo 18 √;
PALMI:
Volume 16 fascicolo 28 (manca);
Volume 45 fascicolo 14;
Volume 65 fascicolo 38;
Volume 65 fascicolo 39.
n)
Processi e sentenze della commissione feudale
(= è rimasto solo l’inventario: i documenti sono andati tutti distrutti);
Si legge dall’inventario superstite:
Commissioni feudali.
1708 – Seminara – 6 aprile 1810 / 1° agosto 1810.
1708
Vol. 1 = Tra Università città di Seminara con illustrissimo Don Carlo Ruffo duca di Bagnara; di carte scritte 48; Lamberti attuario 5203.
Vol. 2 = Tra l’Università della città di Seminara ed il duca di Bagnara; di carte scritte numero centoventiquattro; Bertucci Attuario 5204.
Vol. 3 = Atti di commissione ad istanza del Corriere (?) di Seminara contro il Duca di Bagnara; di carte scritte centoquarantuno; Bertucci Attuario 5205.
Processi e sentenze della commissione feudale:
Dicitura completa dell’Inventario:
Inventario dei processi delle cause decise dalla Commissione feudale che si trasmettono al Grande Archivio di Napoli:
N° d’ordine Comuni Decisioni Processi corrispondenti Osservazioni
1677 Palmi 22 dic. 1809
8 giu. 1810
8 giu. 1816 1677. Vol. 1 = Cassa Sagra = Atti ad istanza dell’Illustre Principe di Cariati contro l’Università di Palmi; di carte scritte numero quattordici; Santorsola attuario. Vol. 2 = Cassa Sagra = Atti ad istanza dell’Universtà di Palmi riguardanti l’annona (?); di carte scritte 4; Santorsola attuario. Vol. 3 = Cassa Sagra = Real Dispaccio e Ricorso dell’Università di Palmi che domanda liberarsi alla Principessa di Cariati tutto ciò che fu… per ordine del passato vicario… senza esser… la suddetta Università a cosa veruna; di carte scritte numero sette; Santorsola attuario n. 5114.
Vol. 4 = Cassa Sagra… 5112
o)
Collegio dei Dottori
- Dati ripresi da tesi di laurea in Archivistica, conservate presso l’Archivio di Stato insieme con gli inventari. Le tesi non esaminano la totalità del materiale archivistico, ma solo gruppi determinati (a campione) di Buste.
Così per le Buste 116-130 si ricavano i seguenti dati riassunti in Tabella:
Nome Patria Anno Busta
Pasquale D’Alessandro Seminara 1757 127
Careri Aloisio Melicuccà 1755 127
Carnevale Saverio Seminara 1752 132
Cosentino Antonino Med. Palmi 1762 130
Falvetti Emilio Melicuccà 1757 127
Silvestro Francesco Palmi 1757 127
Per le Buste 159-163 sono così ordinati i dati che seguono:
I fascicoli hanno un doppio numero: uno antico ed uno nuovo!
Nome Scuola Patria Anno Nuova Num.
Francesco Antonio D’Alessandro Seminara 1762 160 f. 37r.
Anile Basilio Seminara 1749 159 f. 45v.
Barba Luigi Medicina Seminara 1792 162 f. 71v.
Bianchini Marco Medicina Seminara 1786 162 f. 23r.
Carnevale Saverio Medicina Seminara 1752 159 f. 84v.
Collovidi Giacomo Antonio Medicina Palmi 1777 161 f. 84r.
Fantone Giuseppe Antonio Medicina Melicuccà 1750 159 f. 50r.
Fasano Carmine Medicina Palmi 1800 162 f. 118v.
Filardi Pasquale Medicina Melicuccà 1769 161 f. 15r.
Grio Amato Medicina Palmi 1746 159 f. 8r.
Grio Marcantonio Medicina Seminara 1777 161 f. 79v.
Lania Gregorio Medicina Seminara 1800 165 f. 115v.
De Luca Francesco Carlo Medicina Seminara 1753 159 f. 94r.
Mangione Angelo Medicina Seminara 1801 162 f. 121r.
Nesci Vincenzo Medicina Seminara 1760 160 f. 15v.
Otrani Vincenzo Medicina Seminara 1770 161 f. 25v.
Parpagliolo Francesco Medicina Palmi 1746 159 f. 3r.
Prenestino Gioacchino Antonio Medicina Palmi 1753 159 f. 87v.
Stillitano Francesco Antonio Medicina Palmi 1760 159 f. 52v.
Trimboli Domenico Medicina Seminara 1801 162 f. 121r.
Tripoli Antonio Medicina S. Anna 1794 162 f. 87r.
p)
PROCESSI
1ª) = Pandetta corrente: processi antichi
INDICE dei processi civili notati nella Pandetta corrente dell’Ufficio di Giustizia. In cui sono registrati i detti Processi in 2173 Fasci ciascuno col proprio numero. Inventario redatto e stampato nel 1879.
Pandetta + Repertorio (
Seminara, il convento di = Atti tra ill di Convento di S. Francesco di Paola di Seminara, e Marzano per annui D. 36 10319
Seminara, la città di e Spinelli = Atti della città di Seminara con Don Scipione Spinelli principe di Cariati (…) 14308
Seminara, il Conte di – (e) Caracciolo e Governatori del monte Caracciolo = Atti tra il conte di Seminara e D. (…) Antonio Caracciolo ed altri, come pure don Bartolomeo Caracciolo e successori … monte della …
9006
Seminara, il Conte di e l’Università di Guardia = √ 10693
Seminara, il Duca di – Principe di Scilla – Conte di Sinopoli e Caracciolo = √ 9205
Seminara, il Duca, Spinelli = Atti tra il duca di Seminara Gaetano Spinelli e… 1123
Seminara, Spinelli, il Duca di – e Mignemi 8569
Seminara, la duchessa di – Carafa e Spinelli, eredità 8565
Seminara e Pasca 5485
Seminara e Ruffo 4401
Seminara – Spinelli – Duca d’Aquara e Principe di Belmonte 4316
Cariati il Principe 251, 7090
Cariati la Principessa e Cittadini di Seminara 11187
Palmi e Cariati 4402
2ª = Inv N. 56 Pandetta Amato: processi antichi
Inventario Processi Antichi Pandetta “Amato” n. 56. Pagg. 1-714.
Abbreviazioni: S.R.C. = Sacro Regio Consiglio
S.R.C. Mezzatesta Antonio c/ Capitolo di Oppido 1680 √255/16 censi
S.R.C. Franco (Di) Diana c/ Monastero di S. Pietro Martire 1668 182/1 Per censo
q) ARCHIVI PRIVATI:
1) Archivio dei principi Ruffo di Scilla
- Busta n. 31 = Carte interessanti la terra di Seminara, 1584-1642.
2) Archivio dei Carafa di Castel S. Lorenzo
ASNA: Archivi privati: Inventario-sommario, Roma 1967, Volume II: p. 253: duchessa di Seminara v. anche Carafa:
- p. 249 > n. 3 = Doti di Anna Maria Galluccio nella vertenza di ripetibilità del capitale promossa dalla duchessa di Seminara, Maria Rosa Carafa, sua figlia (1813-1814). Produzione per le principesse di S. Lorenzo contro la duchessa di Seminara, su ripetizione di doti e altro (1838). > carte n° 26: eredità Galluccio, n. 3.
- p. 258 > 36 n. 5 = Produzione per i principi di S. Lorenzo, Pietro Alvaro della Quadra Caraffa e Camilla Ma strilli, contro Ernesto e altri Spinelli (1825).
- p. 247 > 24 = Eredità Mastrilli. N. 1: Atti ad istanza di Cristina Spinelli principessa di Cariati (1824).
3) Archivio dei Serra di Gerace
ASNA: Archivi privati: Inventario-sommario, Roma 1967, Volume II:
- p. 197 > FFF > Esame civile per l’osservanza dei pronunciamenti del S.R.C. ad istanza della principessa di Gerace nella causa contro il princip di Cariati (1778).
- p. 198 > GGG > lite tra il principe di Cariati e la casa Gerace per la giurisdizione della foresta di Pluppà in Calabria (1609-1776).
4)Archivio Sanseverino di Bisignano
ASNA: Archivi privati: Inventario-sommario, Roma 1967, Volume I:
- p. 6 = n° 39: 1382, 2 marzo, V – Seminara – Istr. Per not. Riccardo Pipino. Immissione del conte di Montalto, Antonio Ruffo, nel possesso della terra di Seminara e giuramento dei vassalli. Inseriti: a) 1381, 6 dicembre, V – Napoli. Privilegio di Carlo III di Durazzo. Donazione della terra di Seminara ad Antonio Ruffo. b) 1351, 7 dicembre, V – Napoli. Privilegio di Carlo III di Durazzo. Ordine al Giustiziere di Calabria di immettere Antonio Ruffo nel possesso della terra di Seminara.
5)Archivio Muscettola di Leporano
ASNA: Archivi privati: Inventario-sommario, Roma 1967, Volume I:
- p. 257 n° 147. Produzioni legali; 2-20) Atti dell’eredità Spinelli di Cariati (1818-1880). N° 148. Produzioni legali. 1-18) Continuazione degli atti per la eredità dei principi di Cariati (1827-1892).
r)
Elenco di Notai Napoletani
1) 1478: Francesco Bani in data 15 gennaio 1478 rogava i capitoli matrimoniale di Giovanni Ferrante Aquino e Lucrezia Caro di Seminara. Questo notaio è stato distrutto nell’incendio del 1945 durante la seconda guerra mondiale, ovvero a seguito degli incauti spostamenti del materiale archivistico.
s)
Catasti antichi
(Inv. N. 166 III)
- Nell’elenco Calabria Ulteriore non esiste nulla per Seminara, ma solo per Africo casale di Bova, Albi, Bova, Fiumara di Muro, Guardiavalle, Santa Cristina, Stilo, Troppa, Vincolasi casale di Taverna, Tagarise, Pazzano, Stignano.
t)
Frammenti di Fuochi
(Inv. N. 166 II)
L’inventario è strutturato per elenco alfabetico dei luogi, ma in ultimo dopo la lettera Z è data un’indicazione generica come Calabria Ultra. Non esistendo inventari analitici occorre perciò guardare (dal n. 185 al 192 bis) le singole carte (in tutto circa 370 carte) per scoprire qualche eventuale riferimento a Seminara. Le numerazioni antiche sono peraltro citate nella Platea Mezzatesta.
u)
Lavori pubblici
(Invv. 267, 266, 268)
Inv. 267 = Nulla!
Inv. 268 = Nulla!
Inv. 266 = Dubito via sia qualcosa, ma l’inventario andrebbe esaminato più attentamente.
Diari di lavoro:
redatti in soggiorni di studio presso l’ASNA
Mercoledì, 1° luglio 2003
Mi propongo come piano di lavoro la lettura dei volumi preliminari del Catasto Onciario. Inizio con “Seminara – Atti preliminari e Libro d’apprezzo”: Regia Camera della Sommaria – Patrimonio – Catasti onciari. Numero busta: 6304. Le note qui redatte sono a caldo e sono possibili errori o perfino svarioni. Queste note hanno un carattere interno di lavoro (appunti) e non sono destinate alla pubblicità ovvero alla pubblicazione, pur non avendo carattere di segretezza. La prima data che leggo: 27 settembre 1741. Il volume è sprovvisto di numerazione archivistica. Si legge pure: Paolo Marzano Sindaco; Antonio Anile Sindaco; Gilormo Aquino eletto; Antonio Cavallo eletto. Nelle pagine iniziali sono date le pene in caso di dichiarazioni false. I lavori si svolgono nel palazzo di Don Paolo Marzano sindaco della nobiltà. Riconosco un mio appunto (uno striscia di carta per la microfilmatura allora non ottenuta risalente ad almeno tre anni addietro). Una copia di una seduta del Parlamento che si tiene in luogo solito, cioè: la venerabile chiesa di San Rocco. Presenti: Consiglieri nobili: Don Paolo Marzano sindaco, Don Francesco Antonio Mezzatesta, Don Pietro Longo, don Antonio Silvestri, don Antonio d’Alessandro, don Gerolamo Aquino, don Domenico di Franco, dottor fisico Francesco Antonio Zangari, Giuseppe Antonio Silvestri, Giovan Battista Monizio, don Giorgio Rossi. Consiglieri cittadini: Notar Carlo Calogero Sindaco, Antonio Cavallo, Francesco Silipinghi, Cristofaro Barritteri. Consiglieri mastri: Giuseppe Antonio Tomeo, Domenico Bianchino, Gregorio Attisano. Consigleri massari: Concesso Gaglioti e Pietro Russo. Si dovevano eleggere sei componenti: due per i nobili, due per i civili e due per gli altri (mastri e massari). E risultano: Francesco Antonio Mezzatesta e Pietro Longo; Paolino Fallaccari e Carlo Antonio Calogero; Pietro Michelizzi e Carlo Gallo. I sei deputati dovevano discutere le revele. Si aggiungevano due stimatori della città: Francesco Tizzarella e Antonio Gioffrè e due forestieri: Pietro Galimi e Carlo Caruso. – Era archivario Carlo Calogero. La carica di sindaco era incompatibile con quella di Deputato nella commissione del catasto. Nel maggio del 1742 Francesco Antonio Mezzatesta venne eletto sindaco dei nobili e pertanto doveva decadere da Deputato alla commissione per la formazione del nuovo catasto. La commissione per la formazione del catasto aveva un peso rilevante e teneva appositi verbali di riunione e deliberazione. Il 16 gennaio 1743 sono presenti in una stessa seduta del parlamento, di cui si riporta copia nel volume preliminare del catasto, sia Francesco Antonio Mezzatesta sindaco che don Pietro Mezzatesta consigliere dei nobili. In questa seduta vengono eletti due apprezzatori del ceto dei nobili: Orazio Mezzatesta e Geronimo Aquino.
Sono oltremodo interessante le seguenti indicazioni che varrà microfilmare: elenco dei quartiere con abitanti per nucleo familiare distinto per età. Si dà subito nell’ordine l’elenco dei quartieri da riportare in Dizionario:
1) Quartiero di Santa Maria La Porta e’ Pignatari: 83 fuochi, tra i quali: Masseo, Evangelista, Còndina, Cascetta, Russo, Smeraglia, Terranova, Funnari, Vaccaro, Valente, Zaghari, Moré, Zetera, Romeo, Milignano, Latino, Managhò, Nesci, Grio, Benedetto, Muscari, vari Melara, Lanzo, Ioculano, Currao, Sonnà, Misale;
2) Quartiero del SS. Rosario: 52 fuochi, fra cui quelli di: Antonino Schimizzi, Antonio Lamarra, Bruno Verteri, Bruno Pintimalli quondam Nunzio, Bruno Pintimalli qm Giovanni, Filareto Colicchia, Giuseppe Caldarazzo, Giuseppe Ramundo, Paolo Solamo;
3) Quartiere Lo Scaturchio e Santa Maria dei Poveri: 50 fuochi, tra cui quelli di: Antonio Candela, Bruno Berté, Carmine d’Alessandro, Domenico Oliva, Domenico Falcone, Giuseppe Chieppi, Giuseppe Evangelista, Giuseppe Bonello, Paolo Fullotta, Paolo Zetera, Don Pietro Longo, Don Emanuele Franco sacerdote;
4) Quartiere di S. Petrello e Cisterna: 37 fuochi, fra cui quelli di: Antonino Sofi, Antonino Zillepa, Antonio Milano, Antonino Chiappalone, Bruno Oliva, Domenico Zirilli, Domenico Burgisi, Giuseppe Bellecca, Giuseppe Antonio Passabosco, Antonino Anile, Don Casimiro Coscinà, Giacomo Branciforti;
5) Quartiere di San Giorgio e Sanità: 27 fuochi, fra cui: Antonio Cavallo, Domenico Bianchino, Francesco Chirchiglia, Don Giorgio Rossi, Gennaro Benedetto, Giovanni Sonnà, Paolo Currao, Paolano Fallaccari, Tommaso Colaciuri;
6) Quartiero di San Basilio e delle Carceri: 22 fuochi, fra cui:
7) Quartiero il Borgo di San Francesco di Assisi:
8) Quartiere di Mauriconi e Spilinga:
9) Quartiere il Duca di Marmo:
10) Quartiero di Santo Nicola:
11) Quartiero del Belvedere:
12) Quartiero della SS. Annunziata:
13) Quartiero di San Giuseppe e il Monte:
14) Quartiero il Portello e Santo Mercurio:
Il volume consta di due grossi fascicoli cuciti: il primo reca la scritta Seminara Atti preliminari e Libro degli apprezzi: è quello finora esaminato. L’altro reca la sola scritta Libro dell’Apprezzo Seminara Calabria Ultra. E passo ad esaminarlo rapidamente, scarseggiando il tempo. Si inizia con una specie di indice di quello che sarà il volume finale. Segue un elenco toponomastico con l’indicazione dei proprietari della zona. E’ interessante perché fornisce voci di toponomastica storica tutte da inserire o segnalare nell’apposito dizionario storico-toponomastico. Ma sono dati che diversamente distribuiti ritornano nel volume finale.
Passo adesso ad esaminare la Busta numero 6306, che reca sempre l’intestazione Regia Camera della Sommaria – patrimoni – catasti onciari. Ora si tratta di un grosso volume alto dieci dita. Ha per titolo: Rivele delle vedove e degli ecclesiastici secolari, de’ luoghi pii e de forestieri bonatenenti. “Anna Audino… rivela esser d’anni 50”. La rivela, sorta di dichiarazione o autocertificazione, è firmata in calce dall’interessato e dai deputati alla formazione del catasto. Reca anche la data della dichiarazione stessa e quindi l’esatto anno cui dovrebbe riferirsi l’età dichiarata. Interessante perché indica il nome del defunto marito e fornisce lo stesso tutti i dati occorrenti per il genealogico.
Segue un altro grosso fascicolo cucito relativo a “Volume di tutti l’ecclesiastici cittadini”. Parimenti segue il Volume di tutte le chiese e luoghi pii cittadini. In particolare, per il monastero di San Mercurio, sono in clausura all’epoca della rivela nel 1742 le seguenti monache: Mattia Lacquaniti badessa, Cecilia Aquino, Elena Condina, Agata Fontana, Angela Teotino, Artemisia di Alessandro, Geronima Grimaldi, Paola Tizzarella, Lucrezia Sanchez. Non si legge bene. Ed invece per il monastero dell’Annunziata, leggibili: Suor Vittoria di Franco di anni 43, Lucrezia d’Aquino di anni 70 e di Palmi, Agata Calogero di anni 60, Antonia Pifano di anni 69, Anna di Franco di anni 60, Beatrice di Franco di anni 60, Geronima Sanchez di anni 40, Teresa Bonelli di anni 50, Rosa Papalia di anni 50, Anna Maria Monizio di anni 30, Perseverada Vicari di anni 35, Vignamerita Rosso di anni 25, Fortunata guardata di anni 27, Domenica Rosso di anni 24, Chiara Rossi di anni 18, Barbara Calogero di anni 26, ed altre.
Segue il volume dei Forestieri bonatenenti. La struttura delle revele mi è ormai chiara. Devo procedere speditamente per poter almeno vedere un’altra Busta. Particolarmente interessante la rivela del principe di Cariati che dice possedere il suo palazzo, composto di più membri, nella contrada detta San Marco.
Passo finalmente alla Busta 6305 che contiene le revele dei cittadini. Una sola ora a disposizione. Inizia con la lettera B. In effetti Antonio Sanchez era (mutilo e solo) alla fine della Busta precedente. Tutta la lettera A deve essere andata persa. Vado ad alcune voci tipiche.
Mercoledi, 9 luglio 2003
Ho fatto tre richieste: le carte Ruffo e due Onciari. Incomincio dalla carte Ruffo: Busta 31, che contiene diversi fascicoli senza intestazioni (il primo) e di difficile lettura. Copie di atti notarili. Del 1584. Leggo civitatis Semanariae. In latino. In contrada Lo Burgo iuxta li bona eredi qm Simone Grio. Non pare opportuno chiedere la microfilmatura quando non si ha ben chiaro di cosa si tratti e delle condizioni del documento. Di uno stesso testo esistono due copie, la seconda delle quali è più leggibile: dell’8 novembre 1584. Compare nell’atto Giovanni Andrea de Franco (sembra di leggere prima del nome: Reverendus Dominus). Procedo alla lettura dell’atto negoziale redatto in latino. Mi interessano per ora le informazioni riguardo i nomi (che riporto subito nel database genealogico) ed i toponimi (che riporto subito nel Dizionario storico-toponomastico) piuttosto che non l’atto negoziale in se stesso. Comparente il reverendo don Giovanni Andrea de Franco. Accanto a Franco c’è con lui un altro nobile di Seminara di cui non leggo il nome. Controparte è il principe Fabrizio Ruffo. Il fondo si trova in Seminara in contrada Lo Feudo. Detto bene si trova confinante con il nobile Bernardino Sayavetera (da uniformare precedenti dati con questa dizione che pare corretta).
Il tempo scarseggia. Mancano circa 20 minuti. Ho esaminato dapprima le carte Ruffo, quindi ho ricontrollato sull’originale i miei fotogrammi dell’Onciario, correggendo errori non lievi. Ho però finito di controllare i soli fuochi. Resta da controllare un’altra metà del volume. Passo adesso a vedere rapidamente il volume 6307 della serie onciara di Seminara, che non avevo visto o forse avevo solo appena visto in precedente soggiorno. Occorre rimandare ad una nuova seduta.
Mercoledì, 10 gennaio 2006
Vengo in Napoli con il treno ad alta velocità in partenza da Roma alle 8.25 e con arrivo in Napoli con le consuete due ore del treno ordinario. All’Archivio di Stato mi viene in pratica spiegato che inutile che io venga con la fotocamera digitale. Su questo computer dispongo di limitata autonomia in quanto non trovo una presa adatta al mio alimentatore. Un piccolo disastro. Proseguo gli appunti con carta e penna, sperando di trovare poi il tempo per ricopiarli. Esamino Provvisioni. Iª Serie (I C 16). Busta 26. La Busta contiene un grosso volume numerato in fogli che scorro sommariamente fino al f. 251 che si riferisce a Seminara ed è di una grande nitidezza. Continua fino al f. 254. Cerco inizialmente di trascriverlo essendo grande la nitidezza essendo di fatto preclusa la riproduzione fotografica. Geronimo Spinola. Città di Seminara e Casali di Palmi e S. Anna. Anno 1599. Capitoli, patti e condizioni. Pagamento di gabelle. Rinuncio alla trascrizione e mi accontento della lettura del documento con qualche rapida annotazione. In quest’anno accanto a Seminara vengono nominati solo due dei suoi Casali: Palma e S. Anna. L’atto è chiuso il 25 settembre 1598 (f. 253). Il f. 254 è redatto da una mano diversa, con grafia meno chiara e leggibile. Passo quindi a Partium Busta 77. Donativo di 50 ducati a carico del Mag.co Carlo Spinelli. Anno 1508.
Martedì, 17 gennaio 2006
Dopo varie peripezie posso consultare: Processetti per le intestazioni feudali, Busta 49, volume cucito diviso in fascicoli. Al n. 722 trovo materia riguardande il feudo Furia seu Pirara in Seminara. Il toponimo è chiaramente scritto come feudo di Furia seu la Pirara, Nell’anno 1767 don Francescantonio Mezzatesta costituiva sua procuratore in Napoli nella causa con il fisco il signor don Giuseppe Elia. Era testimone dell’atto Scipione Predestino Grimaldi. Francesco Antonio Mezzatesta figlio di Gaetano. Trovasi copia di un istrumento ottenuto nell’anno 1578 dall’Università di Seminara. Nel 1528 ( o 1578): «… essendosi nel 1578 dall’Università di Seminara acquistato il R. Demanio e con essi tutti li corpi feudali coll’obbligo di venderli a particolari Persone con R. Assenso si era denunciato da detta Università di possedere taluni di essi, da che si rilevavache gli altri dovevano supporsi alienati da essa università, e perciò erano da citarsi li possessori tutti di detti Corpi compresi nel suddetto Demanio ed alienati, affinché venissero a dimostrar l’acquisto con Regio Assenso, ed il pagamento de relevi colla successione legittima altrimenti dichiararsi devoluti a beneficio della Regia Corte cessando sopra li detti corpi solo la pretenzione dell’adoa, poiché quella viene pagata generalmente per tutti dalla città di Seminara…». Nel mese di novembre 1733 con polizza del Banco dei Poveri venivano pagati Cesarano e Martoriello. Giuseppe Martorelli ordinante. 1717: qm magnifico razionale Giuseppe Nicolò de Fiore. Estratto: «…era comparso Gaetano Mezzatesta il quale avea presentatp fede antica cavata dall’Archivio della Città di Seminara, attestante come avendo perquisito il libro chiamato il Truglio dov’erano annotati li Particolari, che pagavano l’adoa per li corpi feudali che possedevano formato nel 1681 in esso fra l’altre vi era annotata l’infrascritta partita:
Il Dr. Cesare Mezzatesta per il Feudo di Cannavà in…». Nel 1674 il Dr. Cesare Mezzatesta si trovava in possesso del Feudo di Cannavà, seu Furia, seu la Pirara. Nell’anno 1773 vi fu una dichiarazione di eredità a favore di alcuni Mezzatesta. Il testo deve essere letto con maggiore attenzione su questo punto se si desiderano maggiori e più sicuri ragguagli. Nel 1701 vi fu un noto tumulto popolare con dispersione di documenti. Il fascicolo 722 è di notevole interesse.
Passo quindi ad una sommaria visione della Busta 230 relativa a “Relazioni per la registrazione nei R. Quinternioni”. Il Volume ha però una precedente denominazione: Relazioni degli Assensi da Maggio 1770 per tutto Dicembre 1773. Ed ancora un Indice dei Feudatari contenuti nello stesso volume. Volume XXXI. Il volume è numerato per successive 508 carte e contiene all’inizio un Indice de Feudi contenuti in questo volume XXXI. Sono parecchi i fascicoli di mio interesse contenuti in questa stessa busta. In ordine numerico:
– c. 83: trattasi della Mastrodattia di Seminara, Palmi e S. Anna che passa da Grimaldi a Grimaldi. A proposito di questa Mastrodattia vi fu una lite dei Grimaldi con Spinelli. Di essa si parla nella Platea Equino. L’atto è del 1766. La cessione è fatta da Diana Grimaldi e da suo figlio Francesco Strozzi. Beneficiario Antoni e Pio Grimaldi. Pio è detto primogenito di Antonio Grimaldi e siamo nell’anno 1764. Francesco Strozzi è detto di Firenze. Dunque Diana andò sposa in Firenze. A Francesco Strozzi succede donna Lucrezia. Si parla di un Bernardo Grimaldi che fece testamento nuncupativo nel 1718 per gli atti di Notar Ludovico Montalto di Laureana. Non aveva prole maschile, ma solo due femmine: la prima nominata Diana e l’ultima suor Geronima monica professa nel monastero di San Mercurio in Seminara. Riconosceva che la sua famiglia era rappresentata da don Antonio Grimaldi suo nipote ex Fratre. E perciò l’istituiva suo erede universale. All’epoca, cioè nel 1718, la figlia Diana era già sposata con don Niccolo Strozzi di Firenze. Bernardo moriva nel 1718. Tra le parti non vi fu giammai ombra di discordia fino al 1758, quando don Antonio citò Diana. Di questa litè seguì poi un atto di concordia e transazione stipulato per gli atti di don Innocenzo Cervino a 28 novembre 1759, nel quale don Domenico Grimaldi nipote ex filio di don Antonio. Nel 1760 Diana era già defunta. Si legge di ducati duemila. E poi ancora cinquecento. E poi trecento. E poi 1200. L’atto è fondamentalmente leggibile, ma la causa è piuttosto complessa. Si riferisce alla mastrodattia. Le cifre di cui si parla sono consistenti. Si parla di un Giacomo Grimaldi seniore esistito nel 1583 in Seminara. Gli successe il suo primogenito Giovanni. A don Antonio Grimaldi (padre di Pio) competeva la mastrodattia in quanto successore di Giacomo Grimaldi seniore. Bernardo, padre di Diana, aveva i seguenti ascendenti: don Giacomo Seniore, don Pietro e don Giovanni Grimaldi. Apprendo di un notaio Vincenzo Sangiorgio che rogava in Seminara nel 1583. Nel 1578 veniva venduta dall’Università a Giacomo Grimaldi la Mastrodattia allo scopo di recuperare denari per il riscatto del regio demanio. Un pagamento da parte di Giacomo avvenne in Napoli il 16 marzo 1584 per gli atti den notar Ferdinando Brandolino, che esiste all’ASNA ma dal 1587. Altro atto ancora di Brandolino del 16 ottobre 1586. Il 6 di maggio 1599 il fisco chiedeva danari a: Giovanni, Filippo, Pietro e Francischiello per la morte del loro padre Giacomo. Sempre oneri connessi alla Mastrodattia che doveva essere cosa lucrosa. Stessa cosa il 7 luglio 1642 contro Giovanni Grimaldi per morte di Giacomo suo padre. Giacomo Grimaldi era stato il primo acquirente della Mastrodattia nel 1578. Giovanni Grimaldi muore l’8 giugno 1653. A lui succedeva Pietro suo fratello, che moriva a sua volta il 9 gennaio 1666. A questo succedeva Giacomo (juniore) suo figlio (di Pietro). Quindi Geronimo Grimaldi padre del nostro Antonio Grimaldi. Bernardo Grimaldi era zio di Antonio Grimaldi. Diana Grimaldi e Antonio Grimaldi erano cugini. Il fascicolo è ampio, ma interessante e tale da ricostruire gli anelli mancanti della genealogia Grimaldi. Occorre chiedere la possibilità di fotografare il tutto: da carta 83 a 122.
Passo infine e per poco tempo alla Cassa Sacra n. 2123 contenuto in F. 123 (Cassa Sacra Processi). Breve e chiaro. Lo mando subito via. Il dato più interessante è quello precedente che andrebbe fotografato e studiato con calma.
Mercoledì, 18 gennaio 2006
Riprendo dalla Mastrodattia Grimaldi, ripercorrendo il fascicolo alla ricerca di notizie. Notar Lodovico Montalto di Laureana anno 1718. Notar Innocenzo Corvino di Napoli a 28 novembre 1759. Francesco Strozzi primogenito di Diana Grimaldi sposata Strozzi di Firenze. Madre e figlio cedettero i loro diritti di mastrodattia (esistenti o meno) al principe di Cariati. Da qui nacque la lite. Il 29 luglio 1760 madre e figlio cedono al principe di Cariati tutte le di loro azioni e ragioni sulla mastrodattia per gl atti di Notar Alessandro Gullà d’Ischia. Nota: per fotografare l’atto telefonare due tre giorni prima a dott.ssa Di Nocera tel. 081/56.38.246. Costa euro 3. Ricordarsi di segnare nella domanda di autorizzazione: Relazione per la registrazione nei R. Quinternioni: Busta 230 – cc. Da 83 a 122 escluse bianche.
Passo ora a Winspeare: Affari demaniali e feudali. Busta n. 56. Fascicolo 18. Siamo nell’anno 1813. Il fascicolo è di una certa consistenza e raggruppa diversa documentazione omogenea. Controversia fra il comune di Seminara ed il principe della Motta per il fondo Covale. Si parla di un istrumento del 1593 che ha fatto conoscere i veri confini del fondo Covala. Buona parte della documentazione riguarda la delimitazione di detti confini. L’atto del 1593 fu rogato da Notar Fabio Poeta. Purtroppo non ne è data copia, ma parlandosene nel 1817 doveva per lo meno esistere in quest’epoca: la sua sparizione non ha nulla a che vedere con il terribile tremuoto! Il principe della Motta parla a nome di Bagnara. Devo ancora leggere la restante documentazione, ma è possibile che vi sia qui un antefatto del passaggio di Ceramica a Bagnara. Termino la consultazione dell’atto che non pare presentare ulteriori elementi di interesse. Diverso il discorso per il documento sulla mastrodattia che potrebbe essere trascritto e pubblicato, fatte salve le necessarie autorizzazioni.
Passo a Cappellano Maggiore, Busta 137. Fascicolo 17. Di primo acchitto non capisco di cosa si tratti. Vedo un grosso volume numerato di oltre 500 pagine. Precede una rubrica alfabetica cucita. Trovo però a carta 17 retro il nome di Antonio Grimaldi senza indicazione di Seminara o dell’arciconfraternita di S. Rocco. Occorre studiare di cosa si tratta, cioè l’istituto del Cappellano maggiore. Restituisco.
Passo alla Pandetta Amato, Busta 255, Fascicolo 16: Antonio Mezzatesta. Abbastanza malandato e consunto nella parte superiore del foglio. La scrittura non si annuncia agevole. Siamo negli anni 1680-86, ma il documento non mi riesce chiaro. Lo rivedo un paio di volte e lo riconsegno. Ricorre il nome di una Schiava o simile che sarebbe la controparte di Antonio Mezzatesta. La corte non è in Seminara, ma in Oppido. Leggo più volte Trisilico. Una casa palatiata. Ducati diciassette. Schiava vedova del qm Gangemi. Sembra di leggere: Anna Schiava di Tresilico.
Passo a Collegio dei Dottori, Busta 59. La Busta contiene tre fascicoli o volumi con doppio numero. Non essendo stata ben inventariata – pare – faccio una rapida esplorazione dei tre volumi. Incomincia con il vol. 169 (antico) / 159 (nuovo. Si riferisce al 1746, stando alla copertina. Si tratta, almeno all’inizio, di un elenco degli iscritti, in due righe per ognuno con indicazione della patria di provenienza. Si tratterebbe di leggere tutto il volume, per rintracciare quanti e quali studente fossero di Seminara. Ci provo. Sono le 15.42. Dispongo di poco più di un’ora. Vengono da tutto il Regno ed è indicata la provincia: oltre a Napoli, Bari, Calabria Ultra, Matera, Salerno, Catanzaro, Calabria Citerioris, Gerace in Calabria Ulterioris, Nicastro, ecc. Si legge in alcuni casi alla fine: in medicina, in teologia, in chirurgia. E’ tutto scritto in forma abbreviata. Sempre due righe tranne qualche raro caso in tre.
Il primo nome che trovo per Seminara nell’anno 1748, maggio è don Basilio Melara. E di Palmi nello stesso anno anno e nello stesso mese: Antonino Lercio. Sono segnati uno di seguito all’altro: sembrerebbe che avessero fatto il viaggio insieme! Mi fermo al 1748, ma il volume prosegue fino al 1754. Passo ad altro volume: Registrum Privilegiorum 1760. Il volume è preceduto da una rubrica alfabetica. Per Nomi di Battesimo. Con questo sistema ho individuato prima in rubrica e poi al foglio 37: Francesco Antonio d’Alessandro della cittò di Seminara che risulta iscritto il 29 aprile 1762. Non capisco in cosa. Del resto, la luce dell’Archivio è scarsa e l’inchiostro sbiadito. Per il 1760, 21 novembre Vincenzo Nesci della città di Seminara. Il Terzo ed ultimo volume ha pure a Rubrica per fortuna. Arriva fino al 1782. Vado subito alla lettera F. Non trovo Grimaldi, ma neppure posso perdere il treno!
1 commento:
Gent.le Prof,
Sono interessato a visionare per motivi genealogici:
i)
Giunta di Corrispondenza di Cassa Sacra
Legenda: no. = Numero d’Ordine; nm. = Numero del Mazzo. Inv. N. 327.
no. nm. Anno Comune Oggetto
92 Palmi + 59
331 19 1794 Seminara Atti ad istanza di don Michelangelo de Cicco per l’acquisto del fondo a selva di quei Padri Cappuccini.
669 40 1789 Seminara Istanza di Michelangelo de Cicco riguardante l’acquisto fatto dal Fiscale don Girolamo Coscinà del giardino e fabbriche del Convento dei Cappuccini.
E' possibile averne copia digitale,eventualmente anche a pagamento, o di altro materiale che Lei avesse a disposizione. Nell'attesa cordiali saluti. per opportunità le lascio mia email corradod@virgilio.it
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