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Pag. 26 ss.: Descrizione di interno. Scala maggiore del Monistero.

 Pag. 26.

Die vigesimo primo mensis Februarrii XIII Inditionis, millesimo septingentesimo quinto: 1735, in Civitate Seminarie, ***

Scala maggiore del Monastero.

Nell'anzidetto primo quarto orientale, nell'entrar dal suddetto supportico, e prima di giungere alla Porta per cui s’entra nel camerone della cucina, si vede un magnifico Portone fatto di Pietre intagliate colla sua porta di castagna, munita colli suoi ferramenta, e catenaccio, per serrarsi di dentro, da ove s’entra nel suddetto Monistero, e per una scala a' Lamia Reale spaziosa, e commodis*, divisa in tre ordini di soglie in esso: Nel primo ordine vi sono quindici scalini, per li quali si saglie al Piano, ove si vede appeso un lampiero, colla sua lampade, che si suole accendere nella notte, ed una Finestra, che riguarda l'oriente per cui entra il lume, a' renderla luminosa: Nel secondo ordine vi sono altri duodici scalini, per li quali si saglie al secondo piano, ove s'osserva l'altra sua Finestra, che prende il lume anche dall'oriente, in cui si saglie per tre gradini, adornata colli suoi vetri, a' semetria* dell'altre delle camere d'esso quarto orientale, ed attaccato al muro, si vede un quadretto di san Geronimo; Nel terzo ed ultimo ordine si vedono cinque altri gradini, per cui si saglie al suo Piano, e si mira il Dormitorio del prefato quarto, e dell'altro che sporge al chiostro anzidetto, ove a' dirittura di detti scalini, sù il Piano, appeso nel mezzo, si osserva un altro lampiero, colla sua lampade, che sìaccende ogni notte, per commodo e' della scala predetta, e del sudetto Dormitorio, in cui a' dirimpetto alla lampada, si vede un quadro della Vergine Santissima, con due altri Santi Basiliani, e due altri quadri, l'uno piccolo con san Geronimo, e colla sua cornice dorata, e l'altro più grande coll'effigie della madonna della lettera, parimenti colla sua cornice, v'è similmente in detto Dormitorio un orologio colla sua Cassa di tavole, che si suole serrar a' chiave, ed una scaletta di letto, per comodo di chi lo guida.

Nel medesimo Dormitorio colla sua suffitta di tavole pianate, vi sono due Porte grandi, una della parte del settenrione, che s'è la Porta del Coro, ed un'altra alla Fine di detto Dormitorio dalla parte meridionale, per la quale s'entra jn un Balconetto di legname, col suo riparo di sopra a' copertura, che guarda dentro il Giardinetto del medesimo Monistero, ed undici porte dal lato del quarto orientale, de quali presentemente sette son camere, e col tempo secondo il disegno del Monistero, ne devono restar solamente cinque, tre altri devono esser Finestroni, una su la Lamia della scala per comodo di carboni, l'altra per Dispenza, e l'altra per necessario, come altresi altre sette Porte s'osservano nell'altro quarto, che sporge entro il cortile, e duo Finestroni grandi, l'uno dirimpetto alla Galleria. ò sia sala aperta del suddetto quarto, e l'altro dirimpetto all'altro Finestrone vicino alla Porta del Coro: In una delle sudette sette Porte e proprio quale al Portone*, e finimento del Dormitorio, deve essere sincome attualmente è Cappella per commodo di celebrare i P.P. indisposti, d'altri, che non possono scedere a' celebrar in chiesa, e li remanenti sei Porte, son di Camere, non ancora abbellite non si descrivono nella presente Platea, fatto esse quante camere dall*** d'Agostino. E cominciando dalla prima Porta, del anzidetto quarto orientale, vicina all'altra Porta del Coro, quivi nel suo angolo, che corrisponde all'Oriente deve esser il primo Finestrone dell'Arco, a' dirittura dell'altro ***: e presentemente : è camera attaccata, ed unita a' quella dell'odierno Reverendissimp Padre *** Abate Don Giuseppe Grillo, che s'entra dalla seconda Porta, nella quale si ritrova il Portiero, col suo Ferro d'innanzi,  ed * si vede in detta Camera un Tavolino col suo *, un Braciero di Rame col suo piede di legno, sette sedie di Paglia, tre quadri colle loro cornici, uno di San Giuseppe sposo di Maria Vergine, l'altro della Beata Vergine, sotto il titolo del *, e l'altro sotto il titolo del Carmine, detta Camera 

27:

tiene la sua finestra, che guarda l'oriente, adorna delli suoi vetri, ed un'altra Porta, co suo porticio per cui c'entra nell'altra suddetta camera, che deve esser Finestrone, ed entrati abbiamo visto una cassa mezzana di noce, ed un'altra piccola d'abetem un inginocchiatoio di tavole, ed un letto, che consiste in una lettera, un saccone, un materasso, due paja di lenzoli, tre coperte, cioè un ovatta, una coperta di lana gentile, e l'altra bianca di cottone, ed un Padiglione  a' due falde di color arangino colle sue frangie bianche, e rosse.

Nella terza Porta serrata, è la camera Abaziale, ove s'entra per la quarta Porta anche Camera Abbaziale, innanzi alla quale vìè il Portiero, col suo Ferro, ed entrati in essa Camera, seu saletta, che tiene due Finestre che riguardano l'Oriente, colli loro vetri adornate, e ben fatti, vi sono quattro sedie di cojo nuove, e cinque di Paglia, duo Bottetti, una grande col suo tappeto verde, e l'altra fodrata di * e d'olivo, due casse colle loro Fermature senza chiave, una vacua, e l'altra con tredici para di lenzoli usati, tre * ed uno del fu Padre Generale Minniti, l'altro di Monsignor di Napoli, e l'altro di mosnignor Albertini; Duo quadri grandi, l'uno coll'effigie di San Giacchino glorioso, Sant'Anna, e la Beata Vergine, e l'altro della Madonna, e Santo Antonio cole loro cornici dorate; e ventinove altri quadri, tra piccoli e mezzani, parte colla cornisce dorata e parte senza.... (riprendere image00110)

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Fonte. Caracciolo Viola Caracciolo, conti di Gerace (1348) Enrico (m. 1349), I conte di Gerace (1348-1349) Antonio (m. 1389), II conte di...