16/4/PSF/Home
03. ↔ 05.
Cap. 4.
Fede giurata, ed authentica di non aversi gjamai pagato cosa alcuna al Seminario di Mileto.
Si fà fede per Noi infrascripti Don Michele Morabito, e Don Michele Silipinghi, Sacerdoti della Città di Seminara, con giuramento a chi spetta o in qualsivoglia modo sarà presentata, come nel tempo che vivea l'Eccellentissimo Signor Cardinale Ubaldino, Commendatario dell'Abbazia di San Filareto, e quella teneva jn affitto il qm Monsignor Capone olim Vescovo di Mileto, l'esazione della quale si faceva per Noi sopra nominati, per detto tempo d'affitto, non si pagò mai al seminario di Mileto cosa alcuna, e in fede s'è fatta la presente sottoscritta di nostre proprie mani, hoggi 26 Maggio 1641* Io Don Michele Morabito fo fede come di sopra. Io don Michele Silipinghi faccio fede come sopra. Fit fides per me subscriptum Notarium e qualiter supradicta Fides fuit firmata, et subscripta proprÿs manibus de Michele Morabito, et de Michele Silipinghi, mihi bene cognitis. Et in fidem signo quo utor* signavi rogatus, et requisitus, die quo supra.
= Ita est Notarius Thomas Thomeus de Seminaria, manu, et proprio signo et adest Signum Natarÿ
= Si ricorse dall'Abate Commendatario di detto Monistero Monsignor Albertini, che n'esigea le rendite, la maggior parte delle quali allora si riscuotevano dall'Abati Commendatarÿ, alla Reverenda Camera Apostolica, in presenza dell'Illustrissimo Referendario don Carlo de Marinis, da cui si ottenne Brevetto d'esenzione perpetua del suddetto jus Cattedralis, che pretendeva il Seminario di Mileto, sotto la data delli dece ottobre dell'anno mille seicento novanta nove, 1699, quale fu accettato, e ricevuto colla dovuta riverenza, dalla Corte jstessa di Mileto, mentre attrovavasi Vicario Generale l'Abate Donato Anzano, che qui trascritto si vede, poichè l'originale jn carta pecora si attrova conservato coll'altre scritture d'esso Monistero.
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