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A. ↔ C.
0.4 /6.1.19
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B.
Cronologia generale di Seminara.
Per l’indicazione delle fonti
occorre guardare le altre sezioni. La cronologia qui data ha un valore
provvisorio: è una traccia di lavoro. Vengono cioè ricopiate le date prese da
vari autori che possono anche essere inattendibili, ma di cui occorre
controllare la veridicità. Quando possibile, insieme alla data viene fornita
anche la fonte documentale.
747, Dicembre 25. = Il Fiore, (Calabria
Illustrata, Vol. I, pag. 124) ricorda che a Seminara furono rinvenuti i
corpi di due sacerdoti: uno era quello del sacerdote Giovanni Emanuele,
figlio di Carlo e di Angiola Alessandrina, morto ivi il 25 dicembre del 747.
884. = Intorno a quest’anno venne edificato il monastero di S. Elia Novo, sul monte Aulinas, l’odierna S. Elia, «ma poiché troppo esposto alle frequenti incursioni arabe, i monaci durante il secolo X l’abbandonarono e ne costruirono un altro a circa 2 miglia dall’abitato di Seminara cingendolo di alte mura e fortificandolo» (f.i.).
941 circa. = A quest’epoca il Gualtieri (p. 175) fissa l’incontro di santo Stefano da Rossano con S. Nilo, il quale “dimorava in una spelonca vicino la Real città di Seminara (la quale à tempo di San Nilo era Imperiale)”. Se la data approssimativa non si discosta di molto, l’evento narrato indicherebbe l’esistenza di una “città di Seminara” o almeno di un luogo abitato chiamato Seminara prima dell’anno 951, nel quale fu distrutta Taureana determinando un’esodo verso la già esistente Seminara.
945, Febbraio 9. = Il Fiore, (Calabria Illustrata, Vol. I, pag. 124) ricorda che a Seminara furono rinvenuti i corpi di due sacerdoti: dei quali cui uno era quello del sacerdote Paolo Squillace, figlio di Bruno e di Livia, morto a Seminara il 9 febbraio del 945.
884. = Intorno a quest’anno venne edificato il monastero di S. Elia Novo, sul monte Aulinas, l’odierna S. Elia, «ma poiché troppo esposto alle frequenti incursioni arabe, i monaci durante il secolo X l’abbandonarono e ne costruirono un altro a circa 2 miglia dall’abitato di Seminara cingendolo di alte mura e fortificandolo» (f.i.).
941 circa. = A quest’epoca il Gualtieri (p. 175) fissa l’incontro di santo Stefano da Rossano con S. Nilo, il quale “dimorava in una spelonca vicino la Real città di Seminara (la quale à tempo di San Nilo era Imperiale)”. Se la data approssimativa non si discosta di molto, l’evento narrato indicherebbe l’esistenza di una “città di Seminara” o almeno di un luogo abitato chiamato Seminara prima dell’anno 951, nel quale fu distrutta Taureana determinando un’esodo verso la già esistente Seminara.
945, Febbraio 9. = Il Fiore, (Calabria Illustrata, Vol. I, pag. 124) ricorda che a Seminara furono rinvenuti i corpi di due sacerdoti: dei quali cui uno era quello del sacerdote Paolo Squillace, figlio di Bruno e di Livia, morto a Seminara il 9 febbraio del 945.
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