↓B. Catasto. Platea Sommario §§.
Successione §§: §16. ↔ §18.
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§ 17. Tommaso Genuese. - Tommaso Genuese[1]
ancora era dell’uno censuali dentro il fondo di S. Vito, però non aveva
concessione di nessuno quando si diedero le terre, le principali obbligati
ch’erano come dissimo Cristofalo Capoferro, Antonio Morabito Sidoro, Lorenzo
Morabito Sidoro, e altri, ora questi si pigliarono le terre a cenzo, e dopo si
divisero detta terra fra di loro, nella divisione venne a crescere ad ogn’uno
rispettivamente la terra, e col consenzo di tutte e tre si separarono un pezzo
e la diedero al cennato Tommaso e li obbligarono di pagarci carlini cinque,
grana tre e piccoli quattro ciascheduno di loro, che tutta la terra ch’avea
detto di Genuese, pagava annui carlini sedici, e le tre cenzuali si li
disepereranno fra di loro; preintendendo che nel fondo di S. Vito vi era il
detto Tommaso, e vedendo che non avea concessione di nessuno, comparsi in Corte
e tentai di pigliarci il fondo che possedeva detto Tommaso in Commissu, ma poi
nel mezzo della lite si framezzarono molte persone d’autorità, e ci ho ceduto
la vigna, quale già era cascata in commissu e ci fece l’istrumento per l’atti
di Not. Bruno Condina[2]
di questa Città, fatto nell’anno 1753 e mi pagò l’andennio e li scemai alle tre
cenzuale, ad ogni uno di essi carlini cinque grana tre e piccoli quattro, e
vennero a diminuire le somme che erano obbligati al primo istrumento, e di
questo modo si ritrova il retroscritto Tommaso Genuese dentro il fondo di S.
Vito, e paga ogni anno di cenzo perpetuo enfiteutico carlini sedici.
[1]
Nell’Onciario si trova una sola menzione di Tommaso Genoese a c. 32v, anche se
il cognome Genoese è ricorrente, Lo si trova nel fuoco di Antonino Arena alias
Manazza, bracciale di anni 40, che in contrada S. Vito seu l’Annunziata un
fondo vitato in due partire, delle quali una confina con un terreno di Tommaso
Genoese.
[2]
Questo Notaio pare giunto fino a noi: tocca ricercare e verificare l’atto
conservato nella Sezione di Palmi dell’ASRC.
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