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Fonti epigrafiche
Cap. 14°
Volume I
Sezione Quattordicesimo
del Vol. I
Tentativi
di redazione di un regesto
dei Notai di Seminara
(reg)
Sezione di Palmi
ono | cro | reg | Tab | MDCI
| MDCII
| mdcxvii | mdcxviii | mdcxix | mdcxx | mdcxxi | | |mdcxxi | mdcxxi | mdcxxi | mdcxxiv | mdcxxxii | mdcxxxiii | MDCL
| mdcxxxiv
| MDCCIII
| MDCCIV
|
1601
ono | cro | reg | Tab | MDCI
| MDCII |
mdcxvii | mdcxviii | mdcxix | mdcxx | mdcxxi | | |mdcxxi | mdcxxi | mdcxxi | mdcxxiv | mdcxxxii | mdcxxxiii | MDCL
| mdcxxxiv
| MDCCIII
| MDCCIV
|
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Carlo
MISIANO
Palmi
B. 374bis
Vol. 4183 (volume restaurato e rilegato in pergamena)
a. 1601 = 1°
settembre 1601-29 dicembre 1601 (pp. 1-75v).
1602
ono | cro | reg | Tab | MDCI
| MDCII
| mdcxvii | mdcxviii | mdcxix | mdcxx | mdcxxi | | |mdcxxi | mdcxxi | mdcxxi | mdcxxiv | mdcxxxii | mdcxxxiii | MDCL
| mdcxxxiv
| MDCCIII
| MDCCIV
|
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Carlo
MISIANO
Palmi
B. 374bis
Vol. 4183
(volume restaurato e rilegato in pergamena)
a. 1602 = 2
gennaio 1602-27 agosto 1602 (pp. 75v-152v).
ono | cro | mdci | mdcii | mdcxvii | mdcxviii | mdcxix | mdcxx | mdcxxi | | |mdcxximdcxximdcxxi mdcxxiv | mdcxxxii| mdcxxxiii | mdcciii |
1617
(mdcxvii)
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Fabrizio
NAPOLITANO
Seminara
B. 382
Vol. 4284/I
a. 1617 =
10-20 maggio
§ 1 = pp. 103r-104v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 10 maggio 1617.Tipo di atto non identificato.|
Posso riconoscere una serie di nomi: la venerabile Abbazia di San Filareto;
Paolo Barritteri. Si parla di censi. (ac)
Leggo verso
la fine (p. 104v) i nomi di Fabrizio Tomeo e Gregorio Cianciaruso (ei).
§ 2 = pp. 104v-105; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 10 maggio 1617. Tipo di atto non identificato.| Non
riesco a decifrare nulla di significativo, eccetto il fatto che anche questo
atto come il precedente termina con l’indicazione di un giudice ai contratti
nella persona di Fabrizio Tomeo.
§ 3 = pp. 106a-107a; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 10 maggio 1617. Tipo di atto non identificato.|
Mi pare compaia di nuovo il nome di Paolo Barritteri. Non decifro altro di
significatico, se non lo stesso Fabrizio Tomeo che ricorre anche in questo
atto.
§ 4 = pp. 107a-109a; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 12 maggio 1617. Tipo di atto non identificato.| Mi pare
di leggere un toponimo: contrada lo portello, che ricorre più avanti e più
chiaro. Altra contrada leggibile pare sia la SS. Annunziata. Si parla di
frumento e di affitto di uliveti. Compare la clausola del “dicono di rimanere
contenti”. Si parla chiaramente di un fondo. Anche qui l’atto termina con
l’indicazione del giudice ai contratti, ora forse Giovanni Vicari. Riconosco
bene fra i testimoni il nome di Scipione Caracciolo.
§ 5 = pp. 109a-109a; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 13 maggio 1617. Tipo di atto non identificato,
ma molto breve| Mi pare di riconoscere il toponimo li Maddi, o simile.
§ 6 = pp. 109b-110r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 17 maggio 1617. Atto riguardante una suora.| Davanti al
notaio si trova presente una suora di cui leggo il nome Clara forse Silvestro,
al secolo di nome Antonia. Non decifro altro di significativo o rilevante.
Giudice ai contratti, forse: Vincenzo Surace. Altro nome che si legge: Michele
Morabito. Altro cognome abbastanza chiaro: La Porta.
§ 7 = pp. 110b-111a; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 17 maggio 1617. Atto riguardante il monastero
di S. Mercurio | Leggo all’inizio dell’atto, all’incirca, “davanti alla grate
del monastero di S. Chiara”. Una suora Francisca. Leggo Capoferro. Marzano.
Suor Francesca di Franco. L’atto riguarda interamente la vita monastica, ma non
mi sono chiari ulteriori dettagli.
§ 8 = pp. 111a-112a; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 17 maggio 1617. Atto riguardante lo stesso
Monastero di S. Mercurio.| Anche qui riconosco l’espressione: davanti alle
grate del Monastero. È menzionato l’ordine della clarisse. Leggo i nomi:
Antonia Capoferro, Dianora Marzano, Francesca de Franco. L’atto si chiude con
l’indicazione del giudice ai contratti e i nomi del testimoni presenti, che
però con riesco a leggere con sufficiente certezza.
§ 9 = pp. 112a-115a; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 17 maggio 1617. Atto riguardante lo stesso
Monastero di S. Mercurio. Davanti alle grate come indicazione di luogo.| Leggo
con sufficiente certezza i nomi di Sorella Francesca Rubea vicaria del detto
monastero, Lucrezia Calogero, Ursula Lombardo, Antonia Capoferro, Ioanna
Palumbo, Dianora Marzano, Antonia Dominici, Francesca di Franco. Ricorre la
clausola di precedenti atti, ma che qui riconosco meglio: congregati in unum in
detto loco ad sonitum campanellae. Leggo terre aratorie, ma non la contrada. È
citata una bolla di papa Nicola IV.
§ 10 = pp. 115a-116b; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 17 maggio 1617. Non mi è chiaro la tipologia
dell’atto, ma leggo di una vergine in capillis. | Non riesco a leggere altro di
significativo.
§ 11 = pp. 117a-117b; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 19 maggio 1617. Si parla nel testo di
donazione. | Leggo di una sorella carnale. Leggo il toponimo li Maddi.
§ 12 = pp. 118a-b= fine fascicolo; B. 382, Vol. 4284/II,
Not. Fabrizio Napolitano = Seminara, 20 maggio 1617. Deve trattarsi di qualche
trasporto. | Leggo più volte il nome della città di Messina (Messane). Leggo
pure all’inizio il nome di Vincenzo Martelluzzo.
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Fabrizio
NAPOLITANO
Seminara
B. 382
Vol. 4284/II
a. 1617 = 26
maggio - 7 settembre
§ 13 = pp. inizio volume: 119a-120r; B. 382, Vol.
4284/I, Not. Fabrizio Napolitano = Seminara, 26 maggio 1617. Atto riguardante
ancora il Monastero di S. Mercurio. Davanti alle grate come indicazione di
luogo.| Compare il nome di Antonello Barrittero, incontrato spesso negli atti
parrocchiali dell’epoca. Di nuovo una sorella Francesca Rubeo. Si parla di dote
assegnata. È contemplato il caso di morte.
§ 14 = pp. 120r-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 27 maggio 1617. Deve trattarsi di una compravendita. |
Leggo il nome della contrada S. Basilio. Fra i testimoni al contratto leggo i
nomi di Fabrizio Mezzatesta e di Francesco Mezzatesta. Non leggo altro di
significativo.
§ 15 = pp. 121a-122a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 30 maggio 1617. | Riguarda S. Anna e la sua parrocchia,
ma non riesco a leggere altro di segnificativo.
§ 16 = pp. 122a-124b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 31 maggio 1617. Si tratta forse di una controversia su
eredità| Leggo all’inizio il nome di Marcantonio Marzano. Si parla di
cittadini. Leggo: Carlo Grimaldi avvocato di questa Città. Si legge di una
somma ingente di ducati 4.000. Si parla di seta. Verso la fine fra i testimoni
leggo il cognome Cianciaruso, ma non il nome.
§ 17 = pp. 125a-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 2 giugno 1617.| Leggo di un fondo in contrada Ceramidio.
§ 18 = pp. 125b-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 3 giugno 1617.| Si tratta di un atto molto breve di cui
non comprendo nulla di significativo.
§ 19 = pp. 126a-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara. Copia di un atto del 30 maggio 1617.| La mano della
grafia sembra diversa, e forse più chiara. Decisamente, ma non per questo più
chiaro il senso. Ricorre spesso in nome di Marzano, un numero di anni sette.
Sembrerebbe una contestazione per una servitù prestata.
§ 20 = pp. 126bisa-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 3 giugno (?) 1617. L’atto pare mutilo all’inizio. |
Poiché si legge in un punto ancora di sette anni, può darsi che l’atto si
colleghi al precedente. Fra i testimoni si legge, sembra, di un Giovambattista
Grimaldi.
§ 21 = pp. 126bisb-127b; B. 382, Vol. 4284/I, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 4 giugno 1617.| Si legge più volte il nome dei
Condina. Tra i testimoni pare di leggere il nome dell’abate Giovanni Pietro
Poeta.
§ 22 = pp. 128a-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 5 giugno 1617.Forse si tratta di un testamento. | Si
parla di sepoltura nella venerabile chiesa di S. Maria degli Angeli. Leggo:
essa testatrice. C’è una lascito alla chiesa di S. Maria dell’Arco.
§ 23 = pp. 129a-130r; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 16 giugno 1617. | Francesco Colicchia agente. Leggo pure
di un Antonino Colicchia. Si discorre di un fondo. Di istrumenti notarili.
§ 24 = pp. 130r-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 18 giugno 1617. | Leggo sul margine destro il nome di
Don Marcantonio Marzano, che all’inizio dell’atto è pure detto agente. Il
documento termina con un “ut sequitur” ed alla pagina successiva è riportata
una copia, parrebbe con diversa grafia.
§ 25 = pp. 131a-131b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 17 giugno 1617. Copia. | Come luoghi sono indicate le
città di Napoli e di Monteleone. Si nomina ancora Marcantonio Marzano. Moglie e
famiglia. Leggo di sette anni e di mangiare, vitto, vestire e dormire e di buon
trattamento. So parla di una obbligazione e di una ratifica. Il documento
termina con il tipico segno notarile, mi pare detto tabellione. Non leggo però
il cognome del notaio Antonio. Subito dopo con grafia ed inchiostro simile al
precedente atto sembra si incorpori la “copia” nell’atto che già lo precedeva e
che ora segue.
§ 26 = pp. 130b-132a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 18 giugno 1617. Sembra la continuazione di pag. 131b.|
Si parla ancora di Marcantonio. L’atto si conclude col la solita formula
indicante il giudice ai contratti ed i testimoni. Tra questi leggo il nome
Fallacca, che ho già trovato verso la fine del Seicento nel Liber dei morti
come famiglia di “magnifici”. Il nome è insolito a Seminara.
§ 27 = pp. 132b-133a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 19 giugno 1617. | Come i precedenti, il documento reca
un’intestazione sul margine sinistro che però non riesco a leggere e credo
sarebbe risolutiva per un’identificazione dell’atto stesso. Leggo all’inizio il
nome di Jacobo Collura, ma senza appellativi o titoli distintivi. Riconosco
ripetuta un’espressione per me priva di senso, cioè ‘ad infracta’ o similmente.
Probabilmente abbreviazione per infrascripta. Si parla di fondi. Della contrada
S. Anna. Leggo verso la fine, nella formula di chiusura, il nome Monitio.
§ 28 = pp. 133b-134a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 10 giugno 1617. | Trovo strana la data 10 giugno, cioè
precedente quella dell’atto precedente. Leggo all’inizio Ferdinando Grimaldi
della città di Seminara.
§ 29 = pp. 134a-135b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 10 giugno 1617. | L’atto è abbastanza lungo, ma non
riesco a leggere nulla di significativo. Solo nella clausola finale leggo
distintamente ‘Presentibus ad contractus’.
§ 30 = pp. 135b-136b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 23 giugno 1617. Testamento. | La data riprende la
successione naturale. Sembra di leggere nell’intestazione sul margine sinistro
‘Testamento Ma[…] Poeta’. Sua solita abitazione, «sitam… in contrada S.
Nicola…». È data un’indicazione toponomastica che però non leggo compiutamente.
Leggo a brani traducendo dal latino e commento con supposizioni più o meno
arbitrarie. In letto giacente. Quindi il notaio si era recato nell’abitazione
del testatore per prenderne le ultime volontà. Ne constata la sanità di mente e
la corretta memoria. Invocazione a Dio Onnipotente. Suoi fratelli carnali
Vincenzo e Orazio Poeta. Si parla di una nullità. Tutti i beni compresi le
suppellettili di casa. Si nomina un Magnifico Scipione e Nunzia Poeta legittimi
e natrali figli. Le figlie femmine saranno di matura età si habbino a maritare.
Vincenzo, Orazio e Colantonio Poeta. Sua moglie Lucrezia d’Anile. Con dare più
o meno della dote. Prestare li alimenti sopra la detta sua eredità. La dote
della sopradetta Magnifica Nunzia. Nel maritaggio di detti suoi figli. Femmine
e scapoli. Tutti i detti tre figli in pupillare età. Lascia alla detta Lucrezia
d’Anile sua moglie… usufruttuaria. Stare in sua casa colli detti suoi figli.
Tra i testimoni è Matteo Palermo.
§ 31 = pp. 137a-138b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 26 giugno 1617. | Leggo, a brani: luogotenente generale.
Magnifico Marzio de Fiore. Fundaco. Seta. Afinché no resti impedito il
commercio de negozianti. La parola fondaco ricorre spesso. L’atto contiene
parecchi dati di carattere socio-economico, riguardante la produzione della
setta. Purtroppo mi riesce meno chiaro del precedente, che era chiaramente un
testamento. Nella clausola finale leggo il nome di Don Marcantonio de Franco.
§ 32 = pp. 138b-140b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 8 luglio 1617. Matrimonio. | Leggo, a brani: Cesare
Grimaldi. Si tratta di un matrimonio. Ducati trecento.
§ 33 = pp. 140b-142a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 11 luglio 1617. | Leggo fra i testimoni il nome di
Marcantonio Marzano e niente altro di significativo.
§ 34 = pp. 142a-144a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 11 luglio 1617. | Leggo il toponino: in contrada detta
la Contura. L’atto termina con un sigillo, se ben dico, altrimenti intendo un
sorta di timbro a secco incollato a mo’ di francobollo. Vi è inciso uno stemma
con una scritta ai bordi che non riesco a leggere. Tra i testimoni leggo un de
Fiore.
§ 35 = pp. 144a-145b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 14 luglio 1617. | Leggo, a brani: scapulis, maritari.
Tra i testimoni Muzio Monizio. Non leggo tratti significativi.
§ 36 = pp. 146a-; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 26 luglio 1617. | Leggo singole parole sconnesse: ipsos
fratres, fundus arborato, Bruno Bartolizio. Tra i testimoni un clerico Marzio
de Reggio.
§ 37 = pp. 146b-7b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 28 luglio 1617. | L’atto inizia con un Geronimo Grillo
di Seminara. Si parla del censo di un solo carlino. Nient’altro di significativo
riesco purtroppo a decifrare.
§ 38 = pp. 147b-148b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 28 luglio 1617. | Di nuovo Geronimo Grillo detto della
città di Seminara. Ed è ciò interessante perché i Grillo sono normalmente della
città di Oppido.
§ 39 = pp. 148b-149a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 30 luglio 1617. | Leggo di un fondo sito in contrada lo
Portello. Di Lucrezia La Porta.
§ 40 = pp. 149b-152a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 30 luglio 1617. Matrimonio. | Lucrezia de Anile vedova
di Marco Poeta. Nunzia Poeta sua figlia. Scipione Poeta magnifico. Vincenzo ed
Orazio Poeta. Fondo arborato di gelsi e ficari, sito in contrada S. Andrea,
quali Marco Poeta li ha comprati da Marcantonio Capoferro. Limito lo fondo di
Diana di Condina. Contrada li Maddi. Matrimonio. Lenzuola. Lana barbaresca. Un
paio di forbici grandi. Tre anelli. Tutti d’oro. Tra i testimoni Michele de
Fiore.
§ 41 = pp. 152b-153a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 31 luglio 1617. | In contrada detta Limpia.
§ 42 = pp. 153a-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 1° agosto 1617. | Tra i comparenti di cui non leggo il
nome un monaco dell’ordine di S. Basilio e procuratore del venerabile Monastero
di S. Filareto. Entrate dell’Abbazia. A settembre, a Natale, a Pasqua.
§ 43 = pp. 154a-155b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 3 agosto 1617. Testamento | Elisabetta Solano. Moglie
del maestro Francesco.Carbone. A casa con accesso personale del Notaio. Sua
solita abitazione, sita in contrada detta S. Francesco vicino la casa di Tomeo,
vicino altro Tomeo. In letto giacente. Inferma nel corpo, sana nella mente.
Vuole che il suo corpo sia sepolto dentro la venerabile chiesa del Santo
Rosario di questa città. Suoi eredi i figli legittimi e naturali i figli
Antonio e Giuseppe Carbone nati in costanza di legittimo matrimonio. Legati sei
alla venerabile chiesa di Santa Maria di Germanoli.
§ 44 = pp. 155b-156a + un foglio aggiunto di diversa
grafia tra p. 155 e p. 156; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio Napolitano =
Seminara, 6 agosto 1617. Testamento | Sua solita abitazione, «intus», dentro la
città di Seminara, in contrada detta S. Basilio, vicino la casa… . Giacente nel
letto inferma, ma sana nella mente per grazia di Dio. Fra i testimoni Francesco
Paparone.
§ 45 = pp. 156b-157b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 8 agosto 1617. | Contrada detta Vitica. Tra i testimoni
Francesco Cianciaruso.
§ 46 = pp. 157b-159a + inserto; B. 382, Vol. 4284/I,
Not. Fabrizio Napolitano = Seminara, 9 agosto 1617. | In uno degli inserti si
legge il nome di Francesco Cianciaruso.
§ 47 = pp. 159a-160b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 9 agosto 1617. | Fondo in contrada la Montagna. Tra i
testimoni Scipione Caracciolo.
§ 48 = pp. 160b-161a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 15 agosto 1617. | Pare di leggere fra i testimoni un
Scipione Mezzatesta, che però non risulta per quest’anno. Occorrebbero
ulteriori conferme per accertarne l’esistenza e quindi per aggiungerlo
nell’apposito Dizionario.
§ 49 = pp. 161b-163a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 16 agosto 1617. | Un mattarello usato.
§ 50 = pp. 163a-164b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 11 luglio 1617. | Tra i testimoni Don Marcantonio
Marzano.
§ 51 = pp. 1164b-165b; B. 382, Vol. 4284/I, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 19 agosto 1617. | Forse: in casaleno dentro la
città in contrada detta lo Rosario.
§ 52 = pp. 165b-166b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 21 agosto 1617. | Tra i testimoni Marco de Arena.
§ 53 = pp. 167a-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 22 agosto 1617. | Tra i testimoni Cesare Militano.
§ 54 = pp. 167b-169a + inserto; B. 382, Vol. 4284/I,
Not. Fabrizio Napolitano = Seminara, 26 agosto 1617. | Un censo di ducati
quattordici l’anno che paga Giovambattista Gioffrè sopra la casa in contrada S.
Leonardo limite la casa dove sta Accursio, la via pubblica et altri confini.
§ 55 = pp. 169a-170b + inserto; B. 382, Vol. 4284/I,
Not. Fabrizio Napolitano = Seminara, 26 agosto 1617. | Leggo in fine tra i
testimoni il nome di Francesco Marzano.
§ 56 = pp. 170b-171a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 26 agosto 1617. | Leggo di un casaleno.
§ 57 = pp. 171b-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 28 agosto 1617. | Riconosco forse la parola ipoteca ed
il nome Colella.
§ 58 = pp. 172a-173a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 29 agosto 1617. | Leggo tra i testimoni il nome
Marcantonio Silipigni.
§ 59 = pp. 173a-174a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 29 agosto 1617. | L’una parte è Carmelo Tuppo.
§ 60 = pp. 174a-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 30 agosto 1617. | Mi pare di leggere il nome Pietrangelo
Giofrè.
§ 56 = pp. 174b-177b. La p. 176 è stata strappata.; B.
382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio Napolitano = Seminara, 31 agosto 1617. | Prima
della pagina strappata leggo il nome Francesco Spinello. Dopo, tra i testimoni
Nicola Paparone.
§ 57 = pp. 177b-179b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 2 settembre 1617. | Leggo contrada Petraci, come in
territorio di Seminara. Poi terra Mortaras. Il nome Nicola Rinaldo. Lorenzo
Spina e Orazio de Flore.
§ 58 = pp. 180r-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 3 settembre 1617. | Ruras Palme. Via publica.
§ 59 = pp. 180b-182b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 4 settembre 1617. | Spesso ricorre la città di Messina.
§ 60 = pp. 183a-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 4 settembre 1617. Quietanza. | Tra i testimoni Fabrizio
Tomeo.
§ 61 = pp. 183b-184b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 4 settembre 1617. | Leggo distintamente: Ferdinando
Grimaldi di questa città di Seminara.
§ 62 = pp. 184b-185b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 5 settembre 1617. | Leggo: domus palaziata.
§ 63 = pp. 186a-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 6 settembre 1617. Locatio. | Leggo spesso: Angelella.
§ 64 = pp. 186b-189a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 6 settembre 1617. Emptio. | Contrada detta S. Andrea.
Curia Militense.
§ 65 = pp. 189b-b; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 6 settembre 1617. | Marcello Palumbo.
§ 66 = pp. 190r-a; B. 382, Vol. 4284/I, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 6 settembre 1617. Quietanza et solutio. | Bruno
Bartolicio.
§ 67 = pp. 190b-192b. Fine volume; B. 382, Vol. 4284/I,
Not. Fabrizio Napolitano = Seminara, 7 settembre 1617. Solutio. | Cesare de
Crisafi.
ono | cro | mdci | mdcii | mdcxvii | mdcxviii | mdcxix | mdcxx | mdcxxi | | |mdcxximdcxximdcxxi mdcxxiv | mdcxxxii| mdcxxxiii | mdcciii |
1618
(mdcxviii)
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1618:
pp. 2r-16v; §§ 1-24.
§ 1 = pp. 2r-3v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 19 agosto 1618. |
§ 2 = pp. 3v-4r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli incanti:
1618-26 = Seminara, 19 agosto 1618. |
§ 3 = pp. 4r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 19 agosto 1618. |
§ 4 = p. 4v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 19 agosto 1618. |
§ 5 = p. 5r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 19 agosto 1618. |
§ 6 = p. 5v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 19 agosto 1618. |
§ 7 = p. 5v-6r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 agosto 1618. | Gabella della carne |
§ 8 = p. 6r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 agosto 1618. |
§ 9 = p. 6v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 agosto 1618. |
§ 10 = p. 6v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 agosto 1618. |
§ 11 = p. 7r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 agosto 1618. |
§ 12 = p. 7r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 agosto 1618. |
§ 13 = p. 7v-8r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 26 agosto 1618. |
§ 14 = p. 8r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 26 agosto 1618. |
§ 15 = p. 8v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 26 agosto 1618. |
§ 16 = p. 9r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 26 agosto 1618. | Da p. 9v a p. 11v le pagine sono
bianche ovvero con annotazioni non significative.
§ 17 = p. 12r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 30 agosto 1618. | Gabella del vino.
§ 18 = p. 12v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 30 agosto 1618. |
§ 19 = p. 13r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 8 settembre 1618. | Nell’intestazione appare un
riferimento al “castillo”.
§ 20 = p. 14r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 23 settembre 1618. |
§ 21 = p. 14v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 settembre 1618. |
§ 22 = p. 15r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 23 ottobre 1618. |
§ 23 = p. 15v-16r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli incanti:
1618-26 = Seminara, 4 novembre 1618. |
§ 24 = p. 16v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli incanti: 1618-26
= Seminara, 24 novembre 1618. |
1618
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1618:
pp. 175r-186v; §§ 25-. Il volume contiene dopo il 1626 altre pagine relative al
1618.
ono | cro | mdci | mdcii | mdcxvii | mdcxviii | mdcxix | mdcxx | mdcxxi | | |mdcxximdcxximdcxxi mdcxxiv | mdcxxxii| mdcxxxiii | mdcciii |
1619
(mdcxix)
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1619:
pp. 17r-41v; §§ 1-29.
§ 1 = p. 17r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 27 gennaio 1619. |
§ 2 = p. 17v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 29 gennaio 1619. |
§ 3 = p. 18r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 10 febbraio 1619. | Accanto all’indicazione della
data leggesi ora: et coram (…) del Castillo.
§ 4 = p. 18v-19r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 9 maggio 1619. |
§ 5 = p. 19r-21r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 29 maggio 1619. |
§ 6 = p. 21v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, *** 1619. |
§ 7 = p. 22r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 29 maggio 1619. |
§ 8 = p. 22r-23r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 30 maggio 1619. |
§ 9 = p. 23v-24v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 23 giugno 1619. | Gabella del grano.
§ 10 = p. 24v-25r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 24 giugno 1619. |
§ 11 = p. 25v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, ** luglio 1619. |
§ 12 = p. 26r-27v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 18 agosto 1619. |
§ 13 = p. 28r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 18 agosto 1619. |
§ 14 = p. 28v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 18 agosto 1619. |
§ 15 = p. 28v-29v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 18 agosto 1619. |
§ 16 = p. 30r-31r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 agosto 1619. |
§ 17 = p. 31r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 agosto 1619. |
§ 18 = p. 31v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 agosto 1619. |
§ 19 = p. 31v-32v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 agosto 1619. |
§ 20 = p. 32v-33r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 agosto 1619. | A pagina 33r si legge
distintamente il nome Scipione Caracciolo.
§ 21 = p. 33r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 agosto 1619. |
§ 22 = p. 34r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 25 agosto 1619. |
§ 23 = p. 34v-35v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, *** 1619. |
§ 24 = p. 36r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 8 settembre 1619. |
§ 25 = p. 37r-38r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 21 settembre 1619. |
§ 26 = p. 38r-39r; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 27 ottobre 1619. |
§ 27 = p. 39r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 6 dicembre 1619. |
§ 28 = p. 40r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, * dicembre 1619. |
§ 29 = p. 40v-41v; B. 382, Vol. 4284/III, Libro degli
incanti: 1618-26 = Seminara, 15 dicembre 1619. |
-----------------
Proseguire da
p. 41v, inizio anno 1620. La lettura è difficoltosa.
1619
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1619:
pp. 187r-207v; §§ 29-. Il volume contiene dopo il 1626 altre pagine relative al
1619.
ono | cro | mdci | mdcii | mdcxvii | mdcxviii | mdcxix | mdcxx | mdcxxi | | |mdcxximdcxximdcxxi mdcxxiv | mdcxxxii| mdcxxxiii | mdcciii |
1620
(mdcxx)
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1620:
pp. 41v-69v; §§ 1-. Le pagine paiono più leggibili.
1620
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1620:
pp. 207v-213v; §§ -. Il volume contiene dopo il 1626 altre pagine relative al
1620.
ono | cro | mdci | mdcii | mdcxvii | mdcxviii | mdcxix | mdcxx | mdcxxi | | |mdcxximdcxximdcxxi mdcxxiv | mdcxxxii| mdcxxxiii | mdcciii |
1621
(mdcxxi)
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1621:
pp. 70r-80v; §§ 1-. Le pagine paiono più leggibili.
1621
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1621:
pp. 214r-224v; §§ -. Il volume contiene dopo il 1626 altre pagine relative al
1621.
1622
(mdcxxii)
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1622:
pp. 81r-93v; §§ 1-. Le pagine paiono più leggibili.
1622
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1622:
pp. 225r-227r; §§ -. Il volume contiene dopo il 1626 altre pagine relative al
1622.
1623
(mdcxxiii)
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1623:
pp. 94r-104v; §§ 1-.
1623
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1623:
pp. 227v-233r; §§ -. Il volume contiene dopo il 1626 altre pagine relative al
1623.
1624
(mdcxxiv)
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Fabrizio
NAPOLITANO
Seminara
B. 382
Vol. 4284/II.
Di pagine complessive: 277.
a. 1624 = 29
gennaio - 26 dicembre
§ 1 = pp. 1r = Mutilo. Esiste solo la parte terminale
dell’atto. Non si legge (perché corroso il foglio in alto) la numerazione
originaria di pagina. Visibilmente il volume non inizia dalla prima pagina.
Appongo io stesso, a matita, con il consenso dell’Archivio la numerazione, che
verrà poi proseguita dall’Archivio stesso. La parte superiore della pagina,
compreso il margine esterno, è irrimediabilmente rovinata, cioè mutila, per
quasi tutto il grosso volume. Ciò è sempre presupposto, senza che ne dia ogni
volta notizia.
§ 2 = pp. 1r-2v ; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 29 gennaio 1624. |
§ 3 = pp. 3r-4v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, ** gennaio 1624. | Sindaci, ministri, particolari e
gabellieri della città di Reggio. Fabio Poeta. Comparendo in detto Sacro Regio
Consilio. Tra i testimoni Francesco d’Aquino. Giulio Cesare Cianciaruso.
Annibale Rinaldo. Luca Mezzatesta. Le due ‘z’ dell’ultimo cognome paiono simili
alle altre già sopra riscontrate.
§ 4 = pp. 4v-6r; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 29 gennaio 1624. Emptio. | Lucrezia.
§ 5 = pp. 7r-8v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 6 febbraio1624. Revocatio testamenti. | Testamento già
fatto nel 1622 con pubblico istrumento. Monte di Pietà della città di Seminara.
Isabella Sgrò.
§ 6 = pp. 8r-9r; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 6 febbraio 1624. Solutio. | Tra i testimoni Francesco
Domenico Capoferro.
§ 7 = pp. 9r-11v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 7 febbraio 1624. | Catarinella. Tra i testimoni
Berardino Martello.
§ 8 = pp. 11v-13v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 16 febbraio 1624. Francatio | Contrada Ceramidio. Vicino
al fondo di Giovanni Tutino. Ducati esigendi da Giovanni Domenico Latino.
§ 9 = pp. 14r-15r; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, ** 1624. | Una possessione in contrada lo Pertoso. Marco
di Condina. Ed altri ducati ottanta che fanno la somma di ducati centottanta.
Tra i testimoni Marcello Silvestro, Cesare de Flores, Marco de Flores.
§ 10 = pp. 15v-16v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 24 febbraio 1624. Apertura et convocatio testamenti. |
Tra i testimoni Michele Morabito.
§ 11 = pp. 17r-18v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 5 marzo 1624. Donatio. | Dote promessa. Camilla. Giudice
ai contratti: Vincenzo Sorace. Tra i testimoni: Marcello Silvestro.
§ 12 = pp. 19r-20v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 6 marzo 1624. | Parrebbe una compravendita.
§ 13 = pp. 20v-21v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 11 marzo 1624. | Nulla.
§ 14 = pp. 21v-23r; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 11 marzo 1624. | Tra i testimoni Domenico Tomeo.
§ 15 = pp. 23r-24v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 14 marzo 1624. | Tra i testimoni Giovambattista
Grimaldi. Leonardo Cianciaruso.
§ 16 = pp. 24v-25v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 14 marzo 1624. | Tra i testimoni Gregorio Romeo.
§ 17 = pp. 25v-26v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 18 marzo 1624. | Giudice ai contratti: Vincenzo Surace.
§ 18 = pp. 26v-28r; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 21 marzo 1624. | Leggo a brani: fondo di Bartolo
Martello. Domus di Fabrizio Grasso in contrada S. Basilio. In contrada La
Porta. Domus Petri Grimaldi. Contrada S. Filareto. Tra i testimoni Giovanni
Battista Grimaldi.
§ 19 = pp. 28r-29v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 26 marzo 1624. | Giudice ai contratti: Vincenzo Surace.
§ 20 = pp. 29v-30v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 26 marzo 1624. | Vincenzo Surace.
§ 21 = pp. 30v-32r; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 27 marzo 1624. | Leggo di buonatenenza, ma non comprendo
il contesto.
§ 22 = pp. 32r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 2 aprile 1624. Confessio. | Sua solita abitazione. A
brani: Violante Caracciolo. Francesca Caracciolo. Tra i testimoni l’abbate
Giovanni Pietro Poeta.
§ 23 = pp. 33r-34r; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 3 aprile 1624. | In contrada l’Antifona. Tra i testimoni
Paolo Fontana.
§ 24 = pp. 34r-36v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 7 aprile 1624. | Vergine in capillo. A brani leggo: Item
una casa in contrada Belvedere palaziata… che detti futuri sposi abiteranno.
Futura sposa. Esso Gioseppi si guadagni il letto conforme l’uso di questa città
di Seminara. Possa disporre di tutta la dote. Quali capitoli, patti… per me
infrascitto Notaio. Tra i testimoni Francesco Grimaldi, Antonello Potamia.
§ 25 = pp. 36v-38r; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, dieci aprile 1624. | In contrada detta Vayanò.
§ 26 = pp. 38r-v; B. 382, Vol. 4284/III, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 13 aprile 1624. | Non è chiaro ma si trova un
riferimento ad una casa in contrada S. Michele e poi un riferimente “tunc
temporis” alla chiesa di S. Maria dei Miracoli.
§ 27 = pp. 39r-v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 19 aprile 1624. | Nulla.
§ 28 = pp. 39v-41v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 28 aprile 1624. | Nulla.
§ 29 = pp. 41bv-43r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 2 maggio 1624. |
§ 30 = pp. 41v-43r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 29 aprile 1624. |
§ 31 = pp. 43r-44v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, ^^^. |
§ 32 = pp. 44v-46r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 4 maggio 1624. |
§ 33 = pp. 46r-47r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, ^^^^ 1624. |
§ 34 = pp. 47v-43r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, ^^^ 1624. |
§ 35 = pp. 43r-44v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 2 maggio 1624. |
§ 36 = pp. 44v-45v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, ^^^ maggio 1624. |
§ 37 = pp. 46r-47r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 4 maggio 1624. |
§ 38 = pp. 47v-48r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, ^ maggio 1624. |
§ 39 = pp. 48v-49v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 6 maggio 1624. |
§ 40 = pp. 49v-51r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 8 maggio 1624. |
§ 41 = pp. 51r-52r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 11 maggio 1624. |
§ 42 = pp. 52r-54r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 11 maggio 1624. |
§ 43 = pp. 54r-55v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 11 maggio 1624. |
§ 44 = pp. 55v-56v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 14 maggio 1624. |
§ 45 = pp. 57r-58v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 23 maggio 1624. |
§ 46 = pp. 59r-60v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 28 maggio 1624. |
§ 47 = pp. 61r-v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 30 maggio 1624. |
§ 48 = pp. 62r-63r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 1° giugno 1624. |
§ 49 = pp. 63r-66r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 3 giugno 1624. |
§ 50 = pp. 66r-67r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 3 giugno 1624. |
§ 51 = pp. 67r-69v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 3 giugno 1624. |
§ 52 = pp. 69v-72v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 6 giugno 1624. |
§ 53 = pp. 72v-73v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 8 giugno 1624. |
§ 54 = pp. 73v-76v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 22 giugno 1624. | Si trova inserita (pp. 74-75) una
copia di altro atto.
§ 55 = pp. 77r-78v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 28 giugno 1624. |
§ 56 = pp. 78v-79v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, ^ luglio 1624. |
§ 57 = pp. 79v-83v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 14 luglio 1624. |
§ 58 = pp. 84r-86r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 20 luglio 1624. |
§ 59 = pp. 86r-101v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 21 luglio 1624. | L’atto sembra unico e consistente in
una serie di atti collegati. Per lo meno l’intestazione di un nuovo distinto
atto io la trovo solo a p. 101v e pertanto considero fino a prova contraria un
solo paragrafo di regestazione. Assai notevole la leggibilità delle pagine
89-91v che terminano con una “ostia”, ossia sigillo cartaceo incollato. Passo
subito alla relativa trascrizione che non potrò terminare in giornata:
Trascrizione:
p. 89: Si fa noto e
manifesto a tutti e singoli Officiali Maggiori e minori e Signanter all’Ill.mo
et *** Signor Vescovo di Mileto et a chi la presente spetta *** havendo io
Dottor Berardino di Fiore atteso alla revisione delli Conti
dell’administrazione della Procura di don Michele Murabito procuratore
substituto del *** don Antonello Barritteri, in servizio del Monasterio di
donne monache di S. Mercurio di questa Città di Seminara conforme alla delega (
segue>)
§ 60 = pp.101v-103r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 23 luglio 1624. |
§ 61 = pp. 103r-105r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 23 luglio 1624. |
§ 62 = pp. 105r-v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 23 luglio 1624. |
§ 63 = pp. 105v-107r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 25 luglio 1624. |
§ 64 = pp. 107r-108r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 25 luglio 1624. |
§ 65 = pp. 108r-110v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 27 luglio 1624. |
§ 66 = pp. 110v-113r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 28 luglio 1624. |
§ 67 = pp. 113r-114v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 29 luglio 1624. |
§ 68 = pp. 114v-118r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 3 agosto 1624. |
§ 69 = pp. 118r-121v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 5 agosto 1624. |
§ 70 = pp. 121v-130r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 6 agosto 1624. | Pare trattarsi di una serie di
atti collegati e relativi alla stessa persona, tal Catarinella Zetera.
§ 71 = pp. 130v-131v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 7 agosto 1624. |
§ 72 = pp. 132r-133r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 7 agosto 1624. |
§ 73 = pp. 133r-134r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 9 agosto 1624. |
§ 74 = pp. 134r-137r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 11 agosto 1624. |
§ 75 = pp. 137r-139v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 11 agosto 1624. |
§ 76 = pp. 139v-141r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 18 agosto 1624. |
§ 77 = pp. 141r-142v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 18 agosto 1624. |
§ 78 = pp. 143r-144r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 18 agosto 1624. |
§ 79 = pp. 144v-145v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 22 agosto 1624. |
§ 80 = pp. 145r-147v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 23 agosto 1624. |
§ 81 = pp. 147v-149r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 23 agosto 1624. |
§ 82 = pp. 149v-150r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 23 agosto 1624. |
§ 83 = pp. 151r-152v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 24 agosto 1624. |
§ 84 = pp. 153r-v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 24 agosto 1624. |
§ 85 = pp. 153v-155r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 24 agosto 1624. |
§ 86 = pp. 155r-156r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 25 agosto 1624. |
§ 87 = pp. 156v-157v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 2^ agosto 1624. |
§ 88 = pp. 157v-159r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 28 agosto 1624. |
§ 89 = pp. 159r-161r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 2 settembre 1624. |
§ 90 = pp. 161r-162r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 2 settembre 1624. |
§ 91 = pp. 162v-163v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 2 settembre 1624. |
§ 92 = pp. 163v-165v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 9 settembre 1624. |
§ 93 = pp. 165v-168r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 9 settembre 1624. |
§ 94 = pp. 168v-169r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 9 settembre 1624. |
§ 95 = pp. 169r-170r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 9 settembre 1624. |
§ 96 = pp. 170r-177v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 10 settembre 1624. | Il documento è
inframezzato di atti che paiono connessi e pertinenti.
§ 97 = pp. 178r-178v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 10 settembre 1624. |
§ 98 = pp. 178v-180v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 15 settembre 1624. |
§ 99 = pp. 180v-182r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 17 settembre 1624. |
§ 100 = pp. 182r-183r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 17 settembre 1624. |
§ 101 = pp. 183r-184r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 17 settembre 1624. |
§ 102 = pp. 184r-186r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 19 settembre 1624. |
§ 103 = pp. 186v-187v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, ** settembre 1624. |
§ 104 = pp. 187v-189r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 22 settembre 1624. |
§ 105 = pp. 189r-190r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 24 settembre 1624. |
§ 106 = pp. 190r-191r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 24 settembre 1624. |
§ 107 = pp. 191v-193r; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 24 settembre 1624. |
§ 108 = pp. 193r-194r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 25 settembre 1624. |
§ 109 = pp. 194r-196v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 25 settembre 1624. |
§ 110 = pp. 196v-198v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 26 settembre 1624. |
§ 111 = pp. 198v-203r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 26 settembre 1624. | Con atti inframezzati.
§ 112 = pp. 203r-205r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 26 settembre 1624. |
§ 113 = pp. 205r-207r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 29 settembre 1624. |
§ 114 = pp. 207r-208r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 1° ottobre 1624. |
§ 115 = pp. 208r-209v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 1° ottobre 1624. |
§ 116 = pp. 209v-210v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 1° ottobre 1624. |
§ 117 = pp. 210v-212v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 2 ottobre 1624. |
§ 118 = pp. 213r-215v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 3 ottobre 1624. |
§ 119 = pp. 216r-217r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 3 ottobre 1624. |
§ 120 = pp. 217r-219v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 8 ottobre 1624. |
§ 121 = pp. 219v-220v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 8 ottobre 1624. |
§ 122 = pp. 221r-v; B. 382, Vol. 4284/II, Not. Fabrizio
Napolitano = Seminara, 8 ottobre 1624. |
§ 123 = pp. 222r-224r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 9 ottobre 1624. | Testamento di Angela Martello
|
§ 124 = pp. 224v-225v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, ** ottobre 1624. |
§ 125 = pp. 226r-227r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 11 ottobre 1624. |
§ 126 = pp. 227r-228v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 11 ottobre 1624. |
§ 127 = pp. 228v-230r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 13 ottobre 1624. |
§ 128 = pp. 230r-231v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 14 ottobre 1624. |
§ 129 = pp. 231v-233v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 14 ottobre 1624. |
§ 130 = pp. 234r-240v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 15 ottobre 1624. |
§ 131 = pp. 240v-241v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 15 ottobre 1624. |
§ 132 = pp. 242r-243v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 15 ottobre 1624. |
§ 133 = pp. 243v-244v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 16 ottobre 1624. |
§ 134 = pp. 244v-247r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 17 ottobre 1624. |
§ 135 = pp. 247r-248v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 5 dicembre 1624. |
§ 136 = pp. 248v-250r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 6 dicembre 1624. |
§ 137 = pp. 250r-251r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 7 dicembre 1624. |
§ 138 = pp. 251v-252v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, * dicembre 1624. |
§ 139 = pp. 252v-258r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 8 dicembre 1624. |
§ 140 = pp. 258v-259v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 14 dicembre 1624. |
§ 141 = pp. 259v-260v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 14 dicembre 1624. |
§ 142 = pp. 261r-263v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 1* dicembre 1624. |
§ 143 = pp. 264r-265r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, ** dicembre 1624. |
§ 144 = pp. 265v-267v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, ** dicembre 1624. |
§ 145 = pp. 267v-269r; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, 26 dicembre 1624. |
§ 146 = pp. 270r-274v; B. 382, Vol. 4284/II, Not.
Fabrizio Napolitano = Seminara, Repertorio alfabetico 1624. | Da p. 275 in poi
bianche.
1624
(mdcxxiv)
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1624:
pp. 105r-126r; §§ 147-.
1624
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1624:
pp. 233v-236v; §§ -. Il volume contiene dopo il 1626 altre pagine relative al
1624.
1625
(mdcxxv)
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1625:
pp. 126r-153r; §§ 1-.
1625
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1625:
pp. 237r-239v; §§ -. Il volume contiene dopo il 1626 altre pagine relative al
1625.
1626
(mdcxxvi)
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1626:
pp. 153r-174r; §§ 1-.
1626
Sez. A.S. Palmi
Fondo Notarile – Atti Vari
1 – Libro degli Incanti: 1618-1626
Vol. 4284/III B. 382 – Pagine complessive del volume restaurato e rilegato: 245
Anno 1626:
pp. 240r-244v; §§ -. Il volume contiene dopo il 1626 e dopo altri anni
intermedi precedenti di nuovo pagine relative al 1626.
1632
(mdcxxxii)
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Pietro
Antonio CRISTOFERO
Seminara
B. 157 Bis
Vol. 1661/III
a. 1632 = 21
gennaio – 31 dicembre
Note: il volume è assai
deteriorato e lacero. Manca di numerazione. La paragrafazione che segue non
potrà tener conto dei singoli atti, in genere non individuabili all’inizio ed
alla fine, ma avrà un valore
meramente indicativo di ciò che si sarà stati capaci di intelligere. I limiti
cronologici non sembrano essere quelli dati nell’Inventario di ufficio
dell’Archivio. Leggo anche 1631. Ma sono copie di atti precedenti. Esiste una
numerazione a matita credo fatta da me stesso in precedente consultazione. Mi
baserò su questa. Ad un certo punto il volume diventa interessante per il fatto
che al margine sinistro pare indicato il tipo di negozio giuridico che si va
ponendo in essere. Pur malandato il volume è ricco di dati che occorrerà saper
decifrare ed interpretare. Ne ho raccomandato il restauro.Il volume termina a
c. 175v nella numerazione da me data.
§ 1 = a c. 34r un atto pare più leggibile dei
precedenti. L’anno è il 1632. Leggo il nome Coscinà.
§ 2 = Da c. 60 in poi si trovano una serie di atti di
Scipione Spinelli, duca di Seminara. In un di questi atti (c. 60r) luogotenete
è Placido Sartiano.
§ 3 = A c. 63 si intellige una “fede” riguardante una
operazione commerciale avente ad oggetto il trasporto di seta.
§ 4 = Più intellegibile a 75r un atto dove si legge il
none di Giovanni De Caro e di Giulio Chirchiglia. Un toponimo esistente
all’epoca: la contrada della Paterna. Si cita anche un notaio precedente: Fabio
Poeta.
§ 5 = A c. 103v una Donatio.
§ 6 = A c. 106r un albarano e capitoli
matrimoniali.Compare una somma cospicua di ducati 3.100. I nomi che si leggono
sono Giacomo Bombini, Lucrezia Potamia, Isabella Poeta, Margerita Carbone,
Giovanni Paolo Carbone.
§ 7 = A c. 112v una emptio.
§ 8 = A c. 117v fra le altre si ha una revela di
Francesco Caracciolo.
§ 9 = A c. 126v una altra emptio.
§ 10 = A c. 140r una cessio.
§ 11 = A c. 143r un testamento.
§ 12 = A c. 148r una permutatio.
§ 13 = A c. 150r una procuratio.
§ 14 = A c. 158r una affrancatio di censo.
§ 15 = A c. 159r un’altra affrancatio di censo.
§ 16 = A c. 169r una emptio.
1633
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Pietro
Antonio CRISTOFERO
Seminara
B. 157 Bis
Vol. 1661/IV
a. 1633 = 3
maggio – 30 dicembre
Note: il volume è meno
malandato del precedente. Le pagine sono generalmente integre. Al momento non è
numerato. Anche qui la paragrafazione è per atti che a me paiono significativi
e non per tutti gli atti esistenti nel volume.
§ 1 =
A c. 64 della numerazione originale una confessio.
§ 2 =
A c. 69 un inventarium bonorum.v
§ 3 =
A c. 107 una Donatio.
§ 4 =
A c. 111v una emancipatio.
§ 5 =
A c. 124r precede un inserto. Si tratta di una supplica abbastanza leggibile di
Cornelia Basile (o Barile) legittima moglie di Salvatore Canino. La copia che
segue riguarda lo stesso Salvatore Canino ed è un atto meglio leggibile. Si
parla di entrate dell’abbazia della SS. Trinità di Mileto esistenti nel territorio
di Seminara. Il prezzo dell’affitto delle entrate è di ducati 245 l’anno.d
§ 6 =
A c. 144 una scrittura nitida. Alla fine di questo atto una “ostia” staccatasi
dalla pagina.
§ 7 = Una solutio ad una carta senza numero.
§ 8 =
A c. 182 un atto riguarda Giovanni Grimaldi. Siamo al 19 ottobre 1633.
§ 9 =
Prima di c. 186r un insero assai nitido e chiaro. Petrolina Zaghari presenta
una istanza perché le venga pagata una certa somma. Si nomina Giuseppe Marzano esecutore testamentario.
§ 10 =
A c. 193 numerazione originale trovasi un documento con intestazione Scipione
Spinelli principe di Cariati. Ne seguono altri dello stesso genere ma di
difficile intellegibilità, cioè mia scarsa attitudine alla lettura del tipo di
grafia.
§ 11 =
A c. 199 una confessio.
§ 12 =
A c. 200 una Donatio.
§ 13 =
A c. 201v una Solutio.
§ 14 = A c. 203r una Affrancatio.
§ 15 =
A c. 213r una Permutatio.
§ 16 =
A c. 228 ss. un documento di diversa e più chiara grafia. Dove si legge di San
Filareto, 1630, Grancia.
1634
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Pietro
Antonio CRISTOFERO
Seminara
B. 157 Bis
Vol. 1661/V
(per carte 309).
a. 1634 = 4
gennaio – 19 dicembre
Note: Il
grosso volume. Malandato, reca per fortuna una numerazione precedentemente da
me apposta. Mi baso su questa per le annotazione che seguono ai singoli
paragrafi stabiliti in modo causale e non sistematico atto per atto, non
consentendo ciò lo stato di conservazione del volume.
§ 1 =
A c. 3r sul margine sinistro si legge chiaramente Sayavetera, forse Domenico.
Siamo al 10 gennaio 1634. Leggo purtroppo a sprazzi: bona paterna, e basta.
§ 2 =
A c. 8v una remissio. Nota: questo tipo di indicazione ha lo scopo di
consentire un successivo studio del negozio giuridico tipico seguendo un metodo
induttivo sulla base di un congruo atti dello stesso tipo.
§ 3 =
A c. 39r si trova un sigillo, o ostia.
§ 4
= A c. 47r si trova un inserto di grafia a me comprensibile, che tratta
dell’arrendamento della seta. E’ interessata la città di Bagnara. Si legge
l’anno 1608, ma anche 1633 e 1634.
§ 5 =
A c. 65r un interessante inserto, che ben intendo è una licenza del superiore
dell’Ordine dei minini al procuratore di Calabria Ultra per poter accettare
l’affrancazione di una casa in Seminara dietro corrispettivo di ducati 200. Si
tratta di una cas in possesso di Francesco Tutino pervenuta per al convento per
donazione di Ottavio Spinola. Siamo al 21 di aprile 1634.
§ 5 =
A c. 102r atto di Scipione Spinelli.
§ 6 =
Finalmente a cc. 160-161 un documento integralmente leggibile sul quale ci si
sofferma, dandone il sunto e l’interpretazione. Siamo al 26 giugno 1634 e
davanti a Giuseppa Oliva “magistro iuraro della terra di Palmi”. Si parla di
una compagnia spagnola che deve essere pagata in ragione di 150 ducati al
giorno inclusi il pagamento di ufficiale. Si parla di ducati 14.000.
§ 7 =
A c. 175r un atto di Soror Vittoria de Leonardis professa nel monastero di San
Mercurio in Seminara a proposito di una dote di ducati 400. La data è del 30
agosto 1634. Il padre della monaca è Marcello de Leonardis.
§ 8 =
A c. 194r un atto riguardante il monastero di San Mercurio. A sprazzi si
capisce di un libro degli introiti, del sacerdote Francesco Manduci, della
reverenda sorella Antonia Capoferro. Siamo al 5 settembre 1634. Una supplica
della badessa Soror Antonia Capoferro. Si parla di libri originali (ahimé oggi
persi!).
§ 9 =
A c. 256r una istanza che riguarda una monaca, ma dove acquista rilevanza il
Dr. Giulio Cesare Cianciaruso. Siamo 5 novembre 1634.
§ 10 =
A c. 258r un atto che riguarda Sayavetera.
§ 11 =
A c. 260r una disposizione testamentaria abbastanza leggibile benche non
chiaramente interpretabile.
§ 12 =
Buona leggibilità anche a c. 269r. Leggesi di Diana Fidili, vedova di Oliverio
***.
§ 13 =
Buona leggibilità a 279r. Testo latino.
§ 14 =
Buona leggibilità a 296r. Contrada San Basilio iuxta domum Lucrezia
Bellaffaccia e Antonino Sopravia.
1650
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Giuseppe
CRISTOFERO
Seminara
B. 157 Bis
Vol. 1661/II
(per carte 36).
a.
1634 = gennaio – 17
dicembre 1650
Note: Volume abbastanza
malandato. La numerazione è stata da me posta.
§ 1 = A c. 7r riguardante il monastero di San Mercurio.
Soror Giulia Manduci, Elisabetta Coscinà, Apollonia Silvestri, Livia Russo.
Siamo al 17 giugno 1650.
§ 2 = Anche c. 9r riguarda il monastero di San Mercurio.
Sorelle: Giuliana Longo, Dianora Marzano, Antonia Dominici, Maria de Franco,
Giulia Manduci. Siamo al 17 giugno
1650.
§ 3 = C. 11r riguardante capitoli matrimoniali.
§ 4 = A c. 33r si inizia con “Nella ducal corte…”.
1661
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Antonino
CLEMENTE
Seminara per
un solo atto. Il resto riguarda Oppido.
B. 116
Vol. 1214
(per carte complessive 73)
a. 1661 = Inizia da c. 1 e
termina a 73 circa. Il volume contiene il solo anni 1661. Nell’intestazione si
cita Filippo IV di Spagna.
Note: indici iniziali. La
numerazione è quella originale, ma spesso manca ed è quindi ricostruita
virtualmente. Le pagini di indici non sono numerate. Dagli indici leggo le
seguenti intestazioni scelte selettivamente: Giovanni Barritteri e Santa
Caracciolo matrimonio c. 68 che però non si trova al foglio indicato ma più
avanti. Il volume non si presenta in buono stato di conservazione e di agevole
lettura. Il volume non ha la comoda intestazione ai margini del foglio.
§ 1.
– A c. 3r leggo di Abate Alfonso Maria Grillo della città di Oppido, il cui
nome si legge anche in successivi atti. Ed in effetti si trova in apertura di indice:
Indice dell’anno 1661 in Oppido stipulati, uno in Seminara”. Deve essersi
successivamente spostato in Seminara e per questo i suoi atti si trovano
rubricati sotto Seminara. Potrebbe darsi il caso inverso.
§ 2.
– A c. 28r si legge del recerendo Canonico Giovanni Oliva della città di
Oppido, città che compare spesso nel volume.
§ 3
– A c. 34r una diversa grafia, più nitida, ma non per questo a me più
comprensibile.
§ 4 – A c. 69r si trova
l’unico atto del volume rogato in Seminara e riguardante Santa Caracciolo che
va sposa a Giovanni Barritteri. Siamo al 14 agosto 1661 e si stipulano i
capitoli matrimoniali. Per quanto mi è possibile leggere Onofrio ha per moglie
Giovanna Carmosino. Loro figlia naturale e legittima è Santa Caracciolo,
vergine in capillo. Va a sposarsi con Giovanni Barritteri.
1664
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Antonino
CLEMENTE
Seminara per
un solo atto. Il resto riguarda Oppido.
B. 116
Vol. 1214
(per carte complessive da sommare)
a.
1664
= Inizia da c. 1 e termina a 24 circa. Il volume contiene gli anni dal 1664 al
1669.
Note: il
volume si presenta piuttosto malandato. La numerazione inizia con 1 dal
frontespizio con Filippo IV Regnante. La scrittura è alquanto sbiadita. Mancano
indici iniziali. Solo da c. 78r l’inchiostro riaffiora un poco dalla carta. Gli
indici del 1664 si trovano alla fine, verso c. 24.
§ 1. – Le prime pagine sono quasi illegibili per la
scomparsa dell’inchiostro. A c. 9v appena si legge il nome di Michele
d’Alessandro agente. A c. 11v si leggono a stento i nomi di un elenco di
monache di San Mercurio. La data esatta dell’atto è il 20 agosto 1664. Le
monache di cui leggo con sufficiente sicurezza sono: Apollonia Silvestro,
reverenda madre badessa. Quindi: Berardina Lombardo, Fulvia Grassi, Agnese ***,
Vittoria de Leonardis, Maria de Franco, Geronima Iamundo, Giulia e Nunzia
Riganati, Gianna Bombino, Maria Oliva, Beatrice ***, Caterina Silvestri, Anna
Geraci, Flavia ***, Antonia Gariano, Francesca de Franco, Agata de Franco,
Livia Rosso, Lucrezia e Dianora Clemente, Ippolita Cavallo. Gli stessi nomi
compaiono più volte in atti successivi senza che la leggibilità sia migliore.
§ 2- – A c. 27r trovasi atto che pare di una
considerevole importanza proveniendo dal vescovo di Mileto e riguardante gli
affari patrimoniali della Collegiata.
1703
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Antonino
CLEMENTE
Seminara
B. 118
Vol. 1236
(per carte 211)
a. 1703 =
Note: il volume 1236
contiene gli anni 1703 e 1704. La numerazione da me chiesta è stata posta
dall’Archivio. Il volume contiene un accurato indice nelle pagine iniziali. Il
volume è globalmente di buona leggibilità. La paragrafazione che segue è
selettiva.
§ 1 =
Da c. 2r trovasi un accurato indice-repertorio dal quale selettivamente riporto
i dati che seguono. 1) Antonino Milito e Livia Martello: matrimonio; 2)
Alessandro d’Alessandro rettifica istrumento con il monastero di San Mercurio;
3) Il convento di San Francesco di Paola affranca con il convento degli
Osservanti. 4) chiesa dello Spirito Santo e Lorenzo Caracciolo bullale; 5)
Domenico Caracciolo e Isabella Moré matrimonio; 6) Mag.co Gaetano Mezzatesta
con Domenico Riccione piglia fundo ad infiteusi.
§ 2 =
A c. 5v trattasi di un capitolo matrimoliale: Agisce Antonio Valente per conto
della sorella Maria Valente che deve andare sposa a Paolo Manduci. Siamo al 10
gennaio 1703.
§ 3 =
A c. 7r la copia di un atto riguardante il monastero di San Mercurio.
§ 4 =
A 11v leggesi della dote per la novizia Giulia Rosso che deve al monastero di
San Mercurio ducati 284.
§ 5 =
A 15r altro atto riguardante il monastero di San Mercurio. La madre badessa è
Soror Lucrezia Clemente. Siamo al 16 febbraio 1703. Si parla della dote di
monacazione di una novizia di cui nol leggo bene il nome. La somma è di ducati
400.
§ 6 = A c. 17r una cessione di fondo da
Giuseppe Chieppi a Pietro Gioffré. Padre di Giuseppe Chieppi era Paolo Chieppi,
già morto nel 1703.
§ 7
= A c. 18v pare interessante l’intestazione che indica come luogo del contratto
non la sede, ufficio, del notaio rogante, ma un luogo aperto sito “ante
Ecclesiae sanctae Mariae Succursis in suburbio dictae Civitatis”. Ricaviamo
cioè una indicazione toponomastica, pur non sufficiente ad individuare oggi il
luogo. Altro dato interessante è che il compratore è il conte di Sinopoli, don
Francesco Ruffo, principe di Scilla, conte di Sinopoli, principe di Palazzolo.
Nel ricostruire i passaggi di proprietà si sale addirittura al 1601. Il cedente
è don Paolo Melissari, della città di Reggio. E’ un sacerdote. Ma anche
l’oggetto del contratto non pare trovarsi in Seminara, bensì in Calanna. Si
tratta di un bosco. Se ben intendo, resta notevole il fatto che trattasi di
negozio giuridico non riguardante il territorio di Seminara, ma concluso in
Seminara da un notaio di Seminara, Piuttosto strano. Occorre ritornare per
studiare l’atto con maggiore attenzione. Segue subito dopo a c. 24r la copia di
un atto del 1697 che riguarda gli stessi soggetti, cioè i Melissari.
§ 8
= A c. 27r un atto riguardante il monastero di San Mercurio. Agente il
magnifico Domenico de Alessandro. Badessa è la citata Lucrezia Clemente. Si
legge del Reverendo Canonico Antonio Longo presente davanti al notaio. L’atto
pare interessante perché ricostruisce precedenti passaggi di proprietà. La
lettura purtroppo non è agevole.
§ 9
= In altro atto riguardante il monastero di San Mercurio a c. 34 v del 23
luglio 1703 si legge il nome di diverse monache. Questa volta è indicata come
badessa Soror Caterina Muscari e non più Lucrezia Clemente che è nominata
nell’intestazione per ultima. In mezzo: Soror Francesca de Franco.
§ 10
= A c. 36v un atto riguarda il convento di San Francesco di Paola.
§ 11
= A c. 40v un atto riguardante il monastero di San Mercurio, dove per badessa
si indica Soror Clemente Muscari, che deve essere successa nella carica durante
l’anno a Lucrezia Clemente.
§ 12
= A c. 48r e ss. in grafia nitida ma con inchiostro sbiadito trovasi un atto
riguarda il monastero delle Clarisse, ossia dell’Ordine di S. Chiara sotto il
titolo dell’Annunciationis. Madre badessa è indicata Soror Agnese Silvestri e
siamo esattamente al 1 novembre 1703.
§ 13
= A c. 51r un accordo tra il Monastero di San Mercurio e don Domenico
d’Alessandro riguardante la dote monacale di Saveria D’Alessandro, monaca
professa, figlia della Magnifica Antonia Coscinà e sorella uterinale di
Domenico d’Alessandro. Antonia Coscinà fu olim vedova del qm Dott. Michele
d’Alessandro e madre baliale di Domenico d’Alessandro. Troppa confusione. Non
mi è chiaro. Ma da una lettura attenta ed intelligibile dell’atto possono
chiarirsi i problemi genealogici connessi.
§ 14
= A c. 53r si trova altro atto riguardante San Mercurio, ma dove pare di capire
che l’esatta denominazione delle monache era per entrambi i monasteri quelle di
Clarisse, ossia dell’ordine di S. Chiara, ma distinguendosi a seconda del
titolo in San Mercurio ed Annunziata. In questo caso badessa è sempre Caterina
Muscari. Si parla ancora della dote di Saveria d’Alessandro.
1704
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Antonino
CLEMENTE
Seminara
B. 118
Vol. 1236
(per carte complessive 211)
a. 1704 = Inizia da c. 59
ed il volume è cucito con quello dell’anno precedente. Nell’intestazione si
cita Filippo V di Spagna.
Note: il volume 1236
contiene gli anni 1703 e 1704. La numerazione da me chiesta è stata posta
dall’Archivio.
§ 1
= ça c. 59v riguarda il Monte di Pietà, il cui cassiere è Antonio Marzano. Si
fa riferimento a Michele d’Alessandro, Doctor, padre di Alessandro e Domenico,
il quale Michele nell’anno 1658 dieci gennaio da Giuseppe Condina un fondo di
olive, sito in contrada la Pace, seu Vajanò.
§ 2
= A c. 62r copia di atto originario del 1658, 10 gennaio, riguardante l’atto di
acquisto di Michele d’Alessandro da Giuseppe Condina. Seguono altre copie
aventi come parte lo stesso Michele d’Alessandro.
§ 3
= A c. 91r un atto del Sacro Monte contro Alessandro e Domenico d’Alessandro.
§ 4
= A c. 94v si ha il deposito della dote di Paola Tizzarella, ancora monaca
novizia in San Mercurio. Michele Tizzarella deposita per la nipote la somma di
ducati 400.
§ 5
= A c. 95v un atto del monastero dell’Annunziata riguardante un censo bullale.
Nell’intestazione si leggono chiaramente i nomi delle seguenti monache: Agnese
Silvestri, Maria Caracciolo, Francesca Rossi, Vittoria Monizio.
§ 6
= A c. 97r si ha un atto riguardante il monastero di San Filareto.
L’intitolazione completa è monastero di San Filareto dell’Ordine di san Basilio
Magno.
§ 7 =
A c. 104r un atto riguardante il monastero dell’Annunziata, dove si trova più
volte il nome Grimaldi. Siamo all’8 luglio 1704. Pare leggere Domina Agnese
Grimaldi, del qm Pietro, monaca terziaria dell’Ordine di San Domenico. Don
Geronimo Grimaldi è suo nipote.
§ 8
= A c. 188r l’atto riguarda la chiesa dello Spirito Santo e Lorenzo Caracciolo.
Si tratta di una casa da concedere a censo.
§ 9
= A c. 200v capitoli matrimoniali fra Antonino Giustra e Caterina Calogero.
§ 10
= A c. 203v atto tra Chiesa di San Giorgio e Tomaso Colaciuri.
§ 11 = A c. 208r e ss.
capitoli matrimoniali di Domenico Caracciolo e Isabella Moré. Siamo al 15
dicembre 1704. La moglie, figlia di Francesco Caracciolo, portava in dote
ducati 40 ed altri oggetti d’oro, più fondi vari. Una certa consistenza
patrimoniale.
1705
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Antonino
CLEMENTE
Seminara
B. 118
Vol. 1237
(per carte complessive 112)
a. 1705 = Inizia da c. 1 e
termina a 67r. Il volume si trova fascicolato insieme con l’anno 1706.
Nell’intestazione si cita Filippo V di Spagna.
Note: il volume 1237
contiene gli anni 1705 e 1706. La numerazione da me chiesta è stata posta
dall’Archivio. Il volume contiene indici iniziali. Osservazioni generali: gli
atti iniziali riguardano Calanna ed il principe di Scilla.
§ 1
= A c. 24r trovasi un piccolo disegno raffigurante un angelo con un fiore in
mano.
§ 2 =
a c. 24r un atto riguardante San Mercurio con Caterina Muscari indicata ancora
come badessa.
§ 3 =
A c. 27r i capitoli matrimoniali di mastro Antonino Marano, e Nunzia Idà,
figlia del qm Andrea e di Diana Dominici che costituisce agisce per la figlia.
§ 4
= A c. 28v un bullale che viene acceso da mastro Antonino Marano.
§ 5
= A c. 29v una protesta dell’Università di Sinopoli.
§ 6
= A c. 30r un atto riguardante la Principessa di Scilla.
§ 7
= A c. 35 un altro atto riguardante il monastero di San Mercurio. Gli atti che
lo riguardano sono numerosi, molto di più che non l’Annunziata.
§ 8
= A c. 53r altro atto riguardante il monastero di San Mercurio.
§ 9
= A c. 58v e ss. un atto riguardante don Onofrio Sanchez ed i suoi fratelli
Antonio e Francesco. Onofrio è un reverendo, cioè è prete.
§ 10
= A c. 60v testamento di Antonio Pardo. La grafia del testamento dettato ad un
frate è discretamente chiara e per questo, ai fini dello studio della
tipologia, ne chiedo fotocopia.
1706
MDCCVI
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Antonino
CLEMENTE
Seminara
B. 118
Vol. 1237
(per carte complessive 112)
a. 1706 = Inizia da c. 68r
e termina a 111r. Il volume si trova fascicolato insieme con l’anno 1705 che
precede. Nell’intestazione si cita Filippo V di Spagna.
Note: il volume 1237
contiene gli anni 1705 e 1706. La numerazione da me chiesta è stata posta
dall’Archivio. Il volume contiene indici iniziali. Osservazioni generali: gli
atti iniziali riguardano Calanna ed il principe di Scilla.
§ 1 = A
c. 70v Domenico Fullotta fa fede a favore del convento di San Francesco di Paola.
§ 2
= A c. 97v un atto riguardante
l’Annunziata. Badessa vicaria è Agnese Silvestri.
1768
ASIC di
Seminara
Not. Domenico
Arena
Seminara
Volume
di carte 187 più pagine finali di
repertorio.
a. 1768 =
Note: il volume si trova nell’Archivio
Storico della Insigne Collegiata di Seminara. Non so come vi sia pervenuto e
dove debba stare, ma qui si trova conservato in buone condizioni. In Palmi si
trova un Notaio di nome Rosario Arena, probabilmente figlio di Domenico. Ho
notizia di un altro Notaio di Seminara che trovasi nell’Archivio di Stato di
Napoli. Ne inizio accurata regestazione.
§ 1 =
9 gennaio 1768. Codicillo testamentario riguardante il Molto Reverendo Canonino
Don Matteo Tomeo. Il notaio si porta nella casa solerata del Canonico sita e
posta dentro la città di Seminara nel quartiere detto di San Mercurio. La
pagina è deteriorata alle estremità e non si possono leggere le prime righe di
c. 1r-1v. Nel mese di maggio 1767 il canonico ha già redatto un testamento per
gli atti dello stesso Notaio Domenico Arena. Nel mese di settembre 1767 ha poi fatto un codicillo per
mano del Magnifico Notaio Giuseppe Antonio Lanzo. Nel magazzino della sua casa
tiene tre giarre due delle quali piene d’olio. Si dovranno vendere ai prezzi
corenti e con il ricavato si dovrà affrancare il capitale di ducati ventisei e
mezzo ed annualità di carlini 26 e mezzo. Questa somma viene pagata annualmente
alla Collegiata. Anche il padre di Don Matteo pagava un censo sopra tutta
l’intiera sua casa posta nel quartiere detto del SS. Rosario, o sia del
Carmine. Questa casa Giovambattista la teneva in comune con la figlia Giovanna
Tomeo, sorella del codicillante. Altro soggetto ora nominato è il fù Bruno
Verteri. Questi – integrando qui con dati provenienti dal Catasto Onciario –
pagava in effetti al canonico Matteo Tomeo l’annuo censo bullale di carlini
dodici. Domenico Arena cita qui altri suoi atti rogati nel 1753. Se ne è persa
ogni notizia. Viene nominata la moglie di Mastro Pacifico Buggé, la moglie di
Mastro Vincenzo Grio. Il canonico lascia legati alla sua serva Caterina
Catalano. Il negozio è quello dell’affrancazione. A noi interessano particolari
dati e quindi non seguo il criterio della massimazione del preciso contenuto
del codicillo. Si parla infatti (e ne re vivela l’esistenza) di un altare delle
Reliquie dei Santi Filareto ed Elia, dove si celebrava messa. Alla venerabile
chiesa di San Marco Evangelista il canonico lascia una delle giare, un’altra
alla venerabile chiesa di S. Maria dei Poveri e la terza giara al suo erede.
Qualcosa è disposto anche a beneficio del nuovo Albergo dei Mendicanti della
Città di Napoli. Non di più perché il canonico tiene parenti e nipoti assai
bisognosi. Il codicillo dunque è una modifica, o rettifica, che si apporta ad un
precedente testamento, che non viene annullato di sana pianta e conserva con le
rettifiche del codicillo tutta la sua validità. Firmano il codicillo il giudice
ai contratti Carmine Dormi, Mastro Gaetano Arena, Mastro Saverio Nesci, Mastro
Francesco di Genua, Mastro Andrea Nesci, Mastro Mansueto Tomaselli e lo stesso
Notaio Domenico Arena.
§ 2 =
11 gennaio 1768. Capitoli matrimoniali di Isabella Sofi e Giuseppe Mangano.
Nunzio Sofi padre di Isabella e marito della qm. Rosa Zetera. Il padre dota la
figlia: 1) con un fondo di tumulate quattro e mezzo circa alborato di olive,
pomari, cerasari ed altro sito e posto nel territorio di Seminara in contrada
detta lo Feudicello limitato e confinato coi beni del venerabile convento del
Ss.mo Rosario di Seminara, con i Signori Mezzatesta, non franco ma con canone
perpetuo di carlini 31 e mezzo che si pagano al Signor Don Pio Grimaldi. 2) una
casa solarata sita e posta nel quartiere detto del SS. Rosario, o sia il Monte
di Pietà limitante con quella di Rosa Morabito e la pubblica via, non franca ma
con il peso di carlini di un capitale affrancando che si pagano alla
Collegiata. Dunque anche questo secondo atto riguarda in qualche modo la
Collegiata che qui risulta percettrice di censi. Il dotante si riserva il
diritto di abitare nella casa vita natural durante insieme con il figlio
Vincenzo, salvo che questi non si vada poi a sposare e vivere per conto suo. 3)
Una serie di oggetti che qui si tralascia di elencare. Seguono le consuete
clausole e firmano: il giudice ai contratti Antonino Verteri, Mastro Vincenzo
Tripodo, Mastro Antonino Musicò, Mastro Carmine Arena, e lo stesso notaio
Domenico Arena.
§ 3 =
13 gennaio 1768. Apertura del testamento del canonico Don Matteo Tomeo.
L’apertura del testamento è chiesta dal canonico Faustino Zangari, procuratore
della Collegiata di seconda fondazione ed avviene nella casa di detto Zangari,
essendosi ivi recato il Notaio ed altri. Il canonico Tomeo ebbe a morire il 27
maggio 1767 ed il canonico Zangari sente il peso di dover aprire il testamento
secondo le vigenti procedure. Erano testimoni alla chiusura del testamento: il
reverendo Gregorio Fazzio, il rev.do Domenico Marzano, Mastro Bruno Tedesco,
Mastro Andrea Nesci, Mastro Vincenzo Tripodi, Vincenzo Longo del qm Pietro,
Antonio Benedetto del qm Gennaro, Don Vincenzo Mezzatesta, Dottor Fisico
Antonino Repace. Il testamente è in piena regola. Dal testamento, dopo i
rituali consueti, si legge che don Matteo vuole essere sepolto sotto l’altare
dell’Annunziata eretto dentro la Venerabile chiesta sotto il titolo della
Madonna dei Poveri. Il funerale, ovvero la “pompa”, deve essere confacente al
suo status. Erede universale e particolare è la Insigne Collegiata di Seconda
Fondazione, consistente in otto canonici ed eretta dentro la Chiesa Madre e
dove da circa 54 anni don Matteo Tomeo si trova ad essere canonico. La
Collegiata di Seconda Fondazione è quella fondata dall’Arcidiacono Filiberto de
Lauro. Un fondo in contrada lo Schioppo viene intestato per la celebrazione di
una messa perpetua nell’altare dell’Annunziata dentro la chiesa della Madonna
dei Poveri. Si apprende che madre di Matteo Tomeo era Angela La Porta e suo avo
Leonardo La Porta. Suoi fratelli Domenico e Guglielmo Tomeo. Un legato è per la
serva Caterina Catalano di Palmi. Al dilettissimo amico canonico Gaetano
Mezzatesta lascia tutti i libri musicali e di canto che si trovano nella sua
casa. Anche la chiesa della madonna dei Poveri, dove deve sepolto il corpo di
don Matteo, è bemeficiaria di un legato. In questa chiesa don Matteo serve come
cappellano e primo cantore da circa 51 anni.
§ 4 =
21 gennaio 1768 (cc. 12r-v). Si tratta di una dichiarazione di pubblica fede,
ovvero giuramento o testimonianza, con cui Mastro Paolo d’Amico, Mastro Paolo e
Pietro Tedesco fanno una dichiarazione davanti al Notaio secondo la quale il
Monastero di donne monache sotto il titolo della SS. Annunziata possiede un
corpo detto della Foglia, e salume, con diritto di esporlo all’incanto e di
affittarlo. Occasionalmente si dichiara l’esistenza di una giurisdizione della
città di Seminara sulla marina delle Pietre Nere, riconosciuto come distretto
della stessa.
§ 5 =
22 gennaio 1768 (cc. 12v-14r). Si tratta di una affrancazione. Compare fra
Giuseppe Maria Serano, procuratore del convento dei Domenicani. Dall’altra
parte compare Mastro Vincenzo Melara minore del qm. Giuseppe ed internuncio
della madre Caterina Russo vedova di Giuseppe.
§ 6 =
28 gennaio 1768 (cc. 12v-18v). Si tratta di una libera vendita di un fondo di
olive da Mastro Bruno Collura a Don Giovanni Longo. Compare anche il Signor Don
Vincenzo Mezzatesta odierno ed attuale procuratore e Sindaco Apostolico del
venerabile Convento dei PP. Minori Osservanti sotto il titolo di Santa Maria
degli Angeli. Al convento è dovuto un censo bullale di ducati venti. Detto
censo era pervenuto al convento nell’anno 1718.
§ 7 =
30 gennaio 1768 (cc. 18v-21v). Vendita. Compare don Giuseppe Marzano dei
Patrizi della Città. Dall’altra Nunzia Morabito Isidoro legittima moglie di
Domenico Milignano.
§ 8 =
5 febbraio 1768 (cc. 21v-23v). Vendita di una annualità. Compare il canonico
Felice Vaccaro procuratore della Venerabile chiesa di San Basilio, o sia delle
Anime del Purgatorio. Dall’altra Mastro Domenico Costarella.
1781
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Giuseppe
BENEDETTO
Seminara
B. 22
Vol. 394
a. 1781
pp. 1-33.
§ 0 = Hic est liber primus mei notaij Joseph Benedetto
Civitatis Seminarie confectus sub anno millesimo septingentesimo octagesimo
primo, 1781. Regnante Ferdinando IV.
§ 1 = pp. 1v-2v; B. 22, Vol. 394, Not. Giuseppe
Benedetto = Seminara, 8 maggio 1781. Compravendita | L'oggetto è la porzione di
una fornace atta a cuocere Giarre e sita nella città di Stilo. Da una parte si
trova Felice Zagari di Seminara, dall'altra Silvestro e Francesco Antonio
Mangione, padre e figlio, della stessa città di Seminara. Lo Zagari asserisce
di possedere in comune con Michele e Vincenzo Collura una mezza porzione comune
e indivisa di detta fornace. Il venditore cede al compratore per quattro ducati
detta fornace.
1785
ASRC - Sez.
Palmi
Not. Giuseppe
BENEDETTO
Seminara
B. 22
Vol. 398
a. 1785
§ 1 = pp. 1-4; B. 22, Vol. 398, Not. Giuseppe Benedetto
= Seminara, 1° gennaio 1785. Promessa di matrimonio.| In Seminara, sono
presenti davanti al notaio i coniugi Vincenzo Marino e Angela
Smeraglia. La moglie si trova davanti al notaio con l’«assenso e il consenso»
del marito. L’atto riguarda la loro figlia Caterina, vergine «in
capillis». Dall’altra parte del notaio compaiono Marco e Domenico Clemente,
padre e figlio. Si tratta di un preliminare di matrimonio da celebrarsi fra
Caterina e Marco. Nella promessa reciproca si dice che il matrimonio verrà
celebrato in Chiesa secondo il rito romano e il Sacro Concilio di Trento. I
genitori di lei assegnano una dote. «Un migliaro di vigna sito in questo
territorio nella contrada l’Agliazzo, non franco, ma col peso perpetuo d’annui
carlini sette, e grana quattro dovuti ogni anno a Basilio Anile». Una dote in
danaro di venti ducati, da consegnarsi in differenti modalità. Segue una lista
di oggetti dotali, che i coniugi Marino e Smeraglia si obbligano a consegnare,
appena celebrato il matrimonio. Lo sposo si impegna a restituire i beni dotali
in caso di morte – Dio non voglia – della sposa. Seguono altre modalità.
§ 2 = pp. 4b-7b; B. 22, Vol. 398, Not. Giuseppe
Benedetto = Seminara, 6 gennaio 1785, in Seminara. Promessa di matrimonio. |
Contratto di matrimonio da celebrarsi fra Santo Marano e Giuseppa Chiappalone,
vergine in capillis. Il padre di lei è già defunto. È presente, insieme con la
madre Caterina Giofrè ved. di Francesco Chiappalone, il fratello Domenico Chiappalone.
Le obbligazioni per i conferimenti dotali sono in solido. LA dote concessa in
danaro è di 21 ducati, da consegnarsi in due soluzioni. Segue una lista di
oggetti dati in dote. L’atto notarile pare tipico, in comparazione al
precedente.
§ 3 = pp. 7b-10r; B. 22, Vol. 398, Not. Giuseppe
Benedetto = Seminara, 7 gennaio 1785. Vendita di un fondo alberato, in localita
la monaca di Palmi, a vigneto e canneto, per settanta ducati. | Antonio Zumbo,
di Seminara, vende a Domenico Zumbo, pure di Seminara. Il venditore asserisce
di avere e possedere legittimamente il fondo posto in vendita, e cioè un «fondo
alberato con due migliara di vigna, alberi fruttiferi, e canneto, redditizio
detto fondo in annuo tumulo uno grano bianco di canone perpetuo enfiteutico dovuto,
che si paga in ogni anno anno all’Abolito Monastiero di S. Mercurio oggi alla
Cassa Sacra». Per il resto detto fondo è «libero e franco di ogni altro peso di
censo». Vengono dati i limiti di altri due proprietari: da una parte la vedova
Zumbo e dall’altra la vigna del Magnifico Cosentino di Palmi. I siti sono in
Palmi in contrada “la Monaca”. I benefici sono pervenuti al venditore per
titolo di concessione fatto dal Monastero di San Mercurio.
«Quali
benefici del suddetto fondo come sopra descritti, limitati e confinati esso
prefato Antonio Zumbo per alcuni suoi giusti fini e motivi e perché così gli ha
piaciuto e gli piace si risolve vendere liberamente e senza alcun patto di
ricompra». Il fondo è venduto con il solo peso di un tumulo di grano bianco dovuto
prima all’abolito Monastero di San Mercurio e quindi alla Cassa Sacra. Trattasi
– si ripete – di un “fondo alborato con due migliara di vigne, alberi
fruttiferi e canneto». Il prezzo è fissato in settanta ducati che il compratore
Domenico Zumbo alla presenza del notaio «esborsa, numera e consegna al suddetto
Antonio Zumbo venditore», che si dichiara contento, soddisfatto e pagato e dà
amia quietanza per la somma ricevuta.
§ 4 = pp. 10r-14a; B. 22, Vol. 398, Not. Giuseppe
Benedetto = Seminara, Promessa di matrimonio. 14 gennaio 1785. Costituzione di
dote. Cautele. | Per la sposa Santa Calarco è presente il padre Domenico che
assume gli impegni. Lo sposo promesso è Domenico Zetera. Son tutti di Seminara.
Fra gli oggetti promessi in dote si può leggere: oltre un qualche bene
immobile, sito “sotto il Giardino delli Signori Marzano”, quindici ducati,
dieci al momento del matrimonio, cinque successivamente; due paia di lenzuole
di seta, uno nuovo e l’altro usato; quattro cammise, due nuove e due usate, di
tela; un treppiedi di ferro nuovo; una giarra di cafisi cinque.
§ 5 = pp.14a-16b; B. 22, Vol. 398, Not. Giuseppe
Benedetto = Seminara, 17 gennaio 1785. Compravendita. Cautele. | Mastro
Domenico Antonio de Angelis della città di Seminara vende a Saverio Pagliano
della commenda di Melicuccà un fondo alborato di olive. Il fondo si trova a
Melicuccà e ne sono dati i confini Il fondo è gravato del peso perpetuo d’annui
grana tre e piccoli sei, dovuti ogni anno alla Commenda di Melicuccà. Il fondo
era libero da altri pesi. A Domenico de Angelis il fondo era pervenuto per metà
per titolo di compra da Mastro Roccantonio de Angelis, con strumento stipulato
presso lo stesso notaio Benedetto, e per l’altra metà pervenutogli per eredità
dal suo avo. Il de Angelis vende al Pagliano senza patto di ricompra. Il prezzo
è fissato in ducati ventotto. Il prezzo verrà pagato in due soluzioni.
§ 6 = pp.16a-20r; B. 22, Vol. 398, Not. Giuseppe
Benedetto = Seminara, 18 gennaio 1785. | Giuseppe Antonio Rossi è curatore del
patrimonio del magnifico Michele D’Amico di Seminara. L’altra parte è costituita
da Mastro Bruno Ricciardo. Il bene di cui si redige l’atto è costituito da «un
fondo alborato di vigne, ed alebri fruttiferi con suo canneto, sito e posto nel
territorio di questa [città] nella contrada S. Filareto, limito dall’una parte
l’eredi del fu D. Mercurio Sanchez, e dall’altra il sud. Signor Di Rossi, non
franco detto fondo ma con suo perpetuo enfiteutico d’annui carlini quattordici,
grana tre e piccoli sei, dovuti in ogni anno all’Abolito Monastiero di S.
Filareto di questa suddetta Città oggi si paga alla Cassa Sagra, e del resto
franco e libero detto fondo d’ogni altro peso di censo».
Per la di cui
vendita furono emanati li bandi, e poi s’accese la candela. Il fondo restò a
Ricciardo per quaranta ducati. Gli atti di atti si trovano presso la Corte
della città di Seminara. L’acquirente è Ricciardo.
§ 7 = pp.21a-23b; B. 22, Vol. 398, Not. Giuseppe
Benedetto = Seminara, 19 gennaio 1785. Parti presenti: Antonino Misale
venditore e Michele Ricevuto compratore. Testimoni: Mastro Francesco Condina,
Mastro Angelo Mangione. Vendita di un fondo. | Trattasi di un fondo già
appartenuto all’abolito Monastero di S. Mercurio e quindi alla Cassa Sacra. Il
fondo posto in vendita è «alborato con due migliara di vigna, alberi
fruttiferi, con oliverelle di aumento». Il fondo si trova in una contrada di
Seminara. Limitante è da una parte Vincenzo Condina e dall’altra Francesco
Antonio Cavallaro. Il prezzo convenuto è di ducati ventidue. Sono indicate le
modalità di pagamento.
§ 8 = pp. 23b-25b; B. 22, Vol. 398, Not. Giuseppe
Benedetto = Seminara, 22 gennaio 1785. Testamento di Domenico Cidoni. È
nominato erede universale e particolare il figlio Francesco Cidoni. Tra i
testimoni si leggono i nomi di Mastro Marcantonio Buggè, massaro Gaetano
Masseo, Mastro Vincenzo Larosa, | Il notaio si reca al capezzale dell’infermo,
ossia nella di lui «baracca di sua solita abitazione sita e posta in questa
suddetta città nel quartiero di S. Maria degli Angioli». Il Cidoni è trovato
giacente sul letto, infermo di corpo, ma sano di mente. Il testatore è
preoccupato che non abbiano a sorgere liti fra i suoi eredi. «Segnatosi detto
testatore Domenico Cidoni col segno della croce raccomanda l’anima sua
all’onnipossente e misericordioso Iddio padre figliolo e spirito santo nonché
alla Beata Vergine Maria ed a tutti i santi e sante del Paradiso, pregandoli
che doppo la sua morte avessero a ricevere la sua anima e la facessero
partecipe dell’eterna Gloria del Paradiso». Il testamento del Cidoni è dettato
«colla sua propria bocca». I beni lasciati in eredita al figlio consistono
nella baracca del moribondo, in un “pajo di bovi”, un somaro, «ed una botte
piena di vino». Il figlio deve però dividere a metà la baracca con la matrigna,
moglie del testatore. È nominata poi una vigna che Francesco deve dividere con
il fratellastro del padre, fratello per parte di madre, Vincenzo Larocca. È
imposto all’erede una celebrazione di messa per ducati dieci, ricavati dalla
vendita dei buoi: si prevede che ne avanzino e sono previsti altri impieghi,
relativi al saldo della dote della mmoglie det testatore Rosa Tripodi. È
nominato curatore testamentario Domenico Iannello, fino a quando il figlio ed
erede Francesco non raggiunga l’età di anni diciotto. Deve dargli da mangiare e
vestirlo.
§ 9 = pp. 25b-27b; B. 22, Vol. 398, Not. Giuseppe
Benedetto. = Seminara, 23 gennaio 1785. Divisione ereditaria fra eredi in lite.
Composizione bonaria. Testimoni: Mastro Giuseppe Antonio Monteleone; Mastro
Antonio Marzano; Mastro Michele Gullo. | L’eredità è costituita da due migliara
di vigna, posta in contrada lo Monaco. Si cede a determinate condizione un
migliaro di vigna ad una coerede in età pupillare.
§ 10 = pp. 27b-29b; B. 22, Vol. 398, Not. Giuseppe
Benedetto = Seminara, 24 gennaio 1785. Costituzione di dote, sulla base di
promessa fatta per il passato. Testimoni: Mastro Giuseppe Federico, Massaro
Francesco Costantino, Magnifico Rosario Licopoli. | Da una parte si trova la
madre vedova, dall’altra la figlia già andata in sposa. La promessa dote è
costituta da denaro contante e beni in oro e rame. Lista di oggetti. I beni
promessi in dote sono stati ricevuti. La sposa con dote è Angela Infantino.
§ 11 = pp. 29b-32a ; B. 22, Vol. 398, Not. Giuseppe
Benedetto = Seminara, 26 gennaio 1785. Cessione di beni enfiteutici. Giudice:
Francesco Antonio Muscardino. Testimoni, di cui può leggersi con certezza il
nome: Magnifico Marco Bianchino, Mastro Vincenzo Buggè. | Si costituisce presso
il Notaio il Massaro Francesco Costantino che agisce di suo diritto. Dall’altra
parte sono presenti vari soggetti, fra i quali leggo con certezza il nome di
Natale Impiombato e di Carmine Costa. Il Costantino asserisce di fronte ai
costituiti di aver preso da anni in enfiteusi seminativi (a grano bianco) e
terre alborate dalla Insigne Collegiata di prima fondazione. Nella contrada
Mastro di Casa. L’enfiteuta s’impegnava a pagare “mundo durante” un
corrispettivo in natura alla Colleggiata. Lo strumento di concessione era stato
stipulato per gli atti del Magnifico Notaio Domenico Masseo della stessa città
di Seminara. Non volendo più il Costantino portare il peso si risolve a cederlo
ai costituiti Impiombato, Costa ed altro, di cui non leggo il nome, ma forse
Cipri. Nella cessione ai terzi si dichiara però che se in futuro il procuratore
pro tempore, sc. della Collegiata, volesse in avvenire esigere da essi
costituti l’annualità in danaro e non in natura di grano, in tal caso detto di
Costantino non possa dalli suddetti costituti pretendere l’annualità in grano.
Per la cessione è pagato davanti al notaio un corrispettivo di ducati tredici.
Oltre al peso in natura, i beni oggetto della cessione sono franchi e liberi da
ogni altro peso. L’obbligazione, benché di natura enfiteutica, è perpetua,
“mundo durante”. Sono date le cautele in caso di mancato adempimento dei
costituti, che sono obbligati in solido.
§ 11 = pp. 32a-34a; B. 22, Vol. 398, Not. Giuseppe
Benedetto = Seminara, 27 gennaio 1785. Rivalsa di credito su fideiussore.
Giudice: Magnifico Francesco Antonio Muscardino. Testimoni, di cui riesco a leggere
con certezza i nomi: Mastro Marcantonio Buggè, Mastro Antonino Zetera. | Si
trovano davanti al notaio da una parte il Signor D. Giovanni Barillà del casale
di S. Anna e dall’altra il Magnifico Nunziato Febbo, dello stesso casale. Il
Febbe asserisce di essere creditore del defunto reverendo sacerdote D. Antonio
Carullo, pure di S. Anna. Il credito risulta pure da biglietto scritto e
sottoscritto. Il debito di cafisi ventisette di olio scadeva nel trascorsco
febbraio 1783. Il debito poteva pure essere estinto in denaro, secondo quanto
risulta da scritture. Il Barillà figura come fideiussore secondo obbligo
assunto presso la Regia Udienza in data 3 agosto 1782. Il Barillà rifiuta di
soddisfare la rivalsa del Febbo in quanto questi avrebbe prima dovuto escutere
il defunto Carullo. Il Barillà fu condannato in giudizio a pagare il Febbo, con
aggiunta delle spese di giudizio, in tutto ducati cinquantaquattro e grana
trentasette. Il Barilla decide di porre fine alla lite, che cagiona tanti odi e
rancori, e paga la somma suddetta al Febbo, che si dichiara contento e
soddisfatto, cedendo pure il suo credito nei confronti degli eredi del defunto
reverendo Carullo.
§ 12 = pp. 34a-35a; B. 22, Vol. 398, Not. Giuseppe
Benedetto = Seminara, 28 gennaio 1785.
Pubblica testimonianza. Giudice ai contratti: Francesco Antonio
Muscardino. Testimoni: Mastro Domenico Antonio De Angelis, Mastro Michelangelo
Sonnà, Mastro Antonino Melignano. | Mastro Bruno Ricciardo e Mastro Saverio
Ferantino, fabbricatori della città di Seminara, rendono di loro coscienza
testimonianza per potenza di verità ed indennità di chi spetta. Il fatto. I
suddetti dichiarano di essersi recati nello scorso dicembre 1784, a richiesta
di Mastro Michelangelo Iudisco, pure di Seminara, ed insieme al medesimo, nella
«sua casa di fabrica sita nella distrutta città nel quartiero di S. Maria della
Porta, a fine d’apprezzare le fabriche del medesimo, come infatti gionti ivi
hanno quelle secondo la di loro perizia ed espertezza apprezzato per la somma
di docati duecentodiecenove, quali fabriche erano rimasti intatti doppo
l’orribil tremoto di cinque febraro dell’anno 1783, e giorni sono per la
formazione della Regia strada furono diroccati». La dichiarazione è resa come
dato di fatto, senza ulteriore menzione a pretese di indennizzo da parte del
danneggiato.
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