con Avvertenza Preliminare.
Post 29. ↔ Post 31.
Fonti epigrafiche
–
Sezione di Palmi –
Serie
Tribunale
Civile di Palmi
(con
giurisdizione su Seminara)
Inventario
dal xxxx al xxxx
a)
Sentenze
Civili
b)
Sentenze
di Vendita
c)
Sentenze
della Magistratura del Lavoro
d)
Sentenze
del Collegio Speciale
REGESTO
DELLE SENTENZE CIVILI
riguardanti
il territorio di Seminara
§ 1 – Sentenza civile n° 315 del 3 giugno
1936 nella causa »tra« Candido Alessandro fu Bonaventura, domiciliato e
residente il Seminara, rappresentato e difeso dal dott. Francesco Cardone e
dall’Avv. Rocco Pizzarello »contro« il Comune di Seminara, in persona del suo Commissario
Prefettizio signor Saverio Collura, domiciliato e residente nel suo Ufficio.
Rappresentato e difeso dal proc. Avv. Pasquale Lombardo.
Il Comune
aveva dichiarato illegittima la concessione amministrativa d’acqua per uso
domestico. Per ogni famiglia non convivente in uno stesso fabbricato doveva
pagarsi un separato canone di concessione. Candido Alessandro obietta che egli
conviveva «con i germani Candido Enrico e Bonaventura nella stessa casa e con
unico focolare domestico». Il Comune è condannato e le istanze di Candido
Alessandro sono accolte.
§ 2 –
Sentenza civile n° 319 del 27 maggio 1936 nella causa »tra« Candido Alessadro e
Bonaventura fu Bonaventura, creditori procedenti, domiciliati e residenti in
Seminara, rappresentati e difesi dall’Avv. Francesco Cardone »contro« il Comune
di Seminara in persona del suo commissario pro tempore sig. Collura Saverio
rappresentato e difeso dal Proc. Avv. Pasquale Lombardo, debitore esecutato »e«
Divino Enrico Esattore delle Imposte di Seminara, rappresentato e difeso
dall’Avv. Arcangelo Badolati, terzo pignorato.
Il credito di
lire 20.294 e 80 centesimi risulta da una precedente sentenza di condanna del
18/28 giugno 1932 emessa dallo stesso Tribunale. Insoddisfatto, il creditore
procede al pignoramento. Si apprende che Enrico Divino riveste la duplice veste
di Esattore delle Imposte e Tesoriere comunale. «Il un piccolo paese, come è
quello di Seminara, i creditori del comune sono avvisati senza alcuna formalità
e vengono facilmente a conoscenza non solo del giorno in cui il mandato viene
rilasciato, ma anche dell’ora e del minuto». Difficoltà procedurali e conflitto
fra esistenza di un mandato e preferenza dei creditore al pignoramento. Era
all’epoca podestà del comune il dott. Salvatore Cuzzocrea. Vengono condannati i
Candido.
§ 3 –
Sentenza civile n° 346 del 20 giugno 1936 nella causa »tra« Lania Filippo fu
Antonio, domiciliato in Seminara, rappresentato e difeso dal dott. Francesco
Cardone e dall’avv. U. Rovere, appellato »contro« Bruzzese carmine di Domenico
e Artuso Maria di Giuseppe, domiciliati in Barrittieri di Seminara, contumaci.
Esisteva una
precedente sentenza emessa dal pretore di Palmi il 10 marzo 1936 contro cui il
Bruzzese si era appellato. Il Lania chiede il rigetto dell’appello. L’appello
viene rigettato perché gli appellanti non si sono presentati. I contumaci
appellanti vengono condannati anche alle spese del giudizio. Erano già stati
condannati in solido nella causa davanti al pretore.
Nessun commento:
Posta un commento