B. Vers. 0.6 / 18.1.19 - Onomastico. Chiese. ↔ Glossario.
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Dizionario
degli animali, dei
mezzi di produzione, degli impianti industriali e delle attività commerciali.
Redazione in progress
Affitti: 6v, 9v, 11r 14v, 17v, 24r, 25r, 26r, 30r,
35v, 37v, 39r, 29v, 40r, 43r, 47v, 48v, 41v, 54r, 55r, 56v, 58r, 64v, 66v, 67r,
67v, 68v, 69r, 70v, 72r, 77r, 80r, 82v, 86r, 87r, 94v, 95v, 97r, 98v, 99v,
100v, 101r, 102r, 103v, 104r, 105r, 107v, 110v, 111v, 123r, 124r, 125r, 128v,
131v, 132r, 135v, 136r, 137r, 138v, 147v, 148r, 149v, 151r, 152v, 153v, 154v,
158r, 158v, 159r, 160r, 160v, 162r, 164r, 167r, 168v, 172r, 172v, 177v, 182v,
183v, 185r, 185v, 186r, 188r, 188v, 191r, 193r, 196v, 197v, 200r, 203r, 203v,
204r, 205r, 211v, 212v, 213v, 214r, 217r, 218v, 219r, 221r, 221v, 224v, 229r,
230r, 239v, 244r, 246v, 248v, 255v, 257r, 258r, 259v, 260r, 260v, 264v, 265r,
267v, 274r, 278r, 280r, 281r, 282v, 284r, 287v, 288v, 289r, 291r, 293r, 293v,
294r, 304r, 304v, 311v, 315v, 318v, 326r, 328r, 329r, 330r, 334v, 339r, 341r,
348r, 349v, 350v, 354r, 354v, 356r, 357r, 359v, 361r, 361v, 363r, 365v, 366r,
373r, 376r, 380r, 381r, 384v, 387r, 398v, 402v, 403r, 403v, 407r, 412r, 412v,
414v, 416r, 417r, 417v, 418r, 418v, 419v, 420v, 423v, 424r, 425v, 426r, 433r,
435r, 440v, 444v, 445v, 461r, 475v, 476r, 480v, 486r, 488r, 489v, 494v, 503r,
509v, 515r, 515v, 549r, 550r, 552r, 554v, 557r, 559r, 568v, 571r, 593r, 593v,
597r, 598r, 625v, -
- 25r: Antonio Cidoni qm Tomaso (25r) affitta tre
"fosse" per la conservazione del grano, ricavandone in reddito annui
di quindici carlini. 2) Antonio Lamantea affitta una sua casa in contrada S.
Petrello per annui carlini venti, da cui sono da detrarre cinque per gli
accomodi e undici di censo perpetuo alla chiesa di Santa Maria dei Poveri. Gli
restano quattro carlini. 3) In contrada le Carceri i fratelli Federico (30r)
possiedono una casa che affittano per annui carlini venti dedotto il quarto per
l'acconcio. 4) Nel casale di S. Anna la vedova Anna Auddino abita in casa di affitto
al prezzo annuo di due ducati.
- 37v: in contrada S. Petrello vi
possiede Antonio Milano una casa che affitta per annui carlini 20.
5) In contrada S. Petrello la vedova Antonia
Tropiano possiede una casa che affitta per annui ducati tre (381r). 6) Don
Antonio di Febbo, sacerdote di Sant’Anna tiene in affitto due case in
Sant’Anna: una che affitta a ducati 2.20 annui (425v) e l’altra a ducati due
annui (426r). 7) ! Don Antonino Silvestri (51v) possiede due case che affitta
una per annui ducati cinque in contrada il Santissimo e l’altra per annui
carlini quindici in contrada il Carminello. 8) In contrada La Piazza don
Francesco Antonio Mezzatesta possiede una casa con bottega che affitta per
annui ducati sei, dedotto l'acconcio sono 4.50. - 9) In contrada Mauriconi il
mendico Rocco Camareri (557r) paga per una "casetta" ducati 1.20
annui alla vedova Mattia Miceli (411v). 10) Nel borgo di San francesco il
Principe Scipione Spinelli possiede una casa che affitta per annui ducati
sette: 593v. 11) In contrada li Pignatari il pignataro Francesco Schimizzi vive
in casa d’affitto per la quale paga trenta carlini annui. A sua volta ha una
"casa solarata in contrada il Portello" da cui ricava annui carlini
quindici al netto: 165v.
Botteghe: Hanno una
bottega i "bottegari". Qui si tenta di dare una elencazione delle
botteghe da quelle dei Bottegari, che sono stati inseriti nel dizionario dei
mestieri. Bottega è l'azienda che può avere più addetti, Bottegaro è
l'imprenditore che può essere solo nella conduzione dell'azienda o averi
dipendenti che sono essi pure pure Bottegari. Iniziamo con: 1) la bottega di
Antonino Lamarra, anni 44, panettiere, con il fratello Antonino pure
panettiere: 39v. Deve trattarsi presumibilmente di una bottega del pane, in
contrada il Santissimo, in apposito edificio di proprietò di Antonino Lamarra.
2) È invece una bottega del vino quella di Mastro Antonino Carnovale, che fa
pure il barbiere, che forse ha un'apposita bottega come barbiere, ma che per
quella del vino tiene impiegati ducati cinquanta: 57v.
Bovi aratori: ne possiede
cinque (7r) don Antonio d’Alessandro, stabilita la rendita per annui docati
trentacinque per metà 17: 50. Ne possiede sette il massaro Antonio d’Agostino
(13v) per una rendita stabilita in ducati quarantanove per metà, cioè 24.50. |
Ne possiede quattro Antonio Morabito qm Isidoro (24r). | Ne possiede due don
Francesco Antonio Mezzatesta (217r) con una rendita di ducati quattordici,
diviso due.
Case palaziate: 1) Il
principe Scipione Spinelli ne possiede una nella contrada il Duca di Marmo. È a
titolo feudale: 594r. -
Cavallo: animale (30v). -
Ne possiede uno Antonino Federico (30v). Ne possiede uno per uso proprio e del
trappeto don Francesco Antonio Mezzatesta (217r).
Ceramide:
Conciatura:
Creta: Nella carta 515r si
legge che il convento di San Francesco d’Assisi possedeva nel 1746 un pezzo di
terreno per far creta, confinante con i beni dello Spirito Santo, ed altri, dato
in affitto per annui carlini dodici che fanno oncie quattro. Nel Catasto non si
fa più riferimento a luoghi da cui si estrae la creta che doveva servire ai
pignatari per la loro arte.
Fiera: si tiene in
contrada S. Margherita e su di essa ha giurisdizione il principe Scipione Spinelli: 594r.
Fosse: servivano per la
conservazione del grano, e ve ne erano tre, nel borgo di san Francesco
d’Assisi, in un largo davanti alla casa di Antonio Cidoni qm Tomaso (25r), che
ne possedeva tre. Le affitta, ricavandoci un reddito stimato di annui carlini
quindici.
Gelsi: è sinonimo
dell'industria del baco da seta. Don Antonio di Febbo, sacerdote di Sant’Anna,
possiede possiede gelsi, neri e bianchi, in contrada Crisafi (425r).
Giumente: (13v). - Il
massaro Antonio d’Agostino (13v) possiede una giumenta per uso della masseria,
stabilita la rendita di netto per annui ducati sei. | Ne possiede una Antonio
Morabito qm Isidoro (24r).
Grano: 31r. - È
l'equivalente di un peso di ducati quattro che Antonino Federico (31r) deve
corrispondere al convento di san Francesco di Assisi.
Masseria: (13r). - Antonio
d’Agostino tiene impiegati per uso di masseria ducati cinquanta, stabilita la
rendita in annui ducati quattro. | Antonio Morabito (24v) tieni applicati nella
massera del figlio Lorenzo ducati cinquanta all'interesse dell'otto per cento.
Mastrodattia: ne ha
titolarità il Principe Scipione Spinelli: 594r.
Messe: 1) La confraternita
di san Marco paga annui carlini tre per una messa cantata, senza assistenti,
per l'anniversario del qm Cristofalo Jannace.
Muletto: animale (9v). Ne
possiede uno il Mastro pignataro Antonino Evangelista qm Domenico (9v). La
rendita è stimata per annui ducati tredici divisi per metà ducati sei e mezzo
[22.50].
Muli: animali (30v). - Ne
possiede due Antonino Federico (30v). Ne possiede due don Francesco Saverio
Mezzatesta (217r) per uso proprio e del trappeto. Possiede una mula Andrea Giofrè,
stabilita la rendita per metà di ducati sei e mezzo: 36r.
- 39v: il panettiere Antonio
Lamarra possiede una mula stabilita la rendita in annui ducati dodici per metà.
Mulini: 1) il Principe
Scipione Spinelli possiede un mulino da macinar grano in contrada san Parrello
seu il Soccorso, limitante con quello: 2) dell'abbazia della Trinità di Mileto.
- A c. 594r, di proprietà del Principe Scipione Spinelli ne vengono elencati
altre tre da macinar grano: 3) uno in contrada il Passo; 4) l'altro alle Concerie;
5) ed il terzo in contrada San Giovanni.
Pecore e capre: ne
possiede 100 don Francesco Antonio Mezzatesta (217r) che le affitta al 15 % a
Domenico Cammareri.
Scrofe (7r, 380r): ne
possiede sedici don Antonio d’Alessandro (7r), stimata la rendita per ducati 38
e quaranta. | Ne tiene dieci la vedova Anna Auddino, stimata la rendita in
ducati 24, divisi per metà.
- 33v: Antonino Zillepa ne
possiede una insieme con Dimitri Arcudi. La sua metà è valutata in carlini
dodici ossia oncie 4.
Somari: animale: 10v, 11r, 12v, 14v, 17v, 18r, 21r. - Il
possesso di un somaro, che è da considerarsi un mezzo di trasporto dell'epoca,
e quindi qualcosa di necessario all'attività economica, al pari oggi degli
autoveicoli, aveva una rendita stimata in sei ducati divisi per due, ossia di
tre ducati annui. Ripetere ciò ogni volta si dà di seguito solo il nome dei
proprietari insieme con quello della professione e del reddito netto, se
esiste. -
- 10v: Ne possiede uno il
bracciale Antonino Ré. Ne possiede un altro Antonino Schimizzi (11r). Altro
ancora ne possiede Antonio Avellino (12r). Ne possiede uno il massaro Antonio
d’Agostino, stabilita la rendita in annui ducati sei per metà, pari a tre. Ne
possiede uno Agostino Longo (14v). Ne possiede due Antonino Dominici. Ne
possiede uno Antonio Cascetta (17v). Ne possiede uno Antonino Smeraglia (18r),
stabilita la rendita per annui ducati sei [10]. Ne possiede uno Antonio Barritteri (21r,
molinaro, che non possiede nessun altra entrata oltre quella proveniente dal
suo somaro. Possiede un somaro anche Mastro Antonino Russo (22r). | ne possiede
due Antonio Morabito qm Isidoro (24r), di cui per uso di masseria e l’altro per
vettura. | Antonio Cidoni qm Tomaso (25r) possiede un somaro. | Un somaro
possiede Antonio Lamantea (26r). ! Possiede una "somarra" Antonino
Costarella (27v). ! Ne possiede uno anche Andrea Richichi (28r). | Ne possiede
uno Antonino Clementi (29r). | Altro ne
possiede Antonino d’Arena alias Manazza (33r). - Sono finora 17 somari qui
contati che popolavano le vie di Seminara nel 1746, in luogo degli odierni
autoveicoli. - ! Ne possiede uno Antonino Terranova, pignataro: 52r. | Ne
possiede uno il pignataro Antonio Valenti: 64r. | Ne possiede uno il pignataro
Elia Terranova qm Mercurio: 167r. | Ne possiede uno il pignataro Stefano
Ioculano: 367v.
- 33v: Possiede una "somarra"
Antonino Zillepa, bracciale di anni 40, con un figlio pure bracciale, di anni
18. Il loro netto è di oncie 44.11.8.
- 37v: Possiede due somari
Antonio Milano, di professione ortolano, con un figlio di anni 18, di
professione bracciale. Il loro reddito netto è di oncie cinquanta.
- 39r: Antonino l'Agliotta,
bracciale, possiede una "somarra", stabilita la rendita in ducati sei
per metà-
Tornese: è un diritto
feudale che compete al principe Scipione Spinelli: 594r.
Trappeto d’oglio: 6v, 81r,
116v, 161r, 217r. - Possiedono trappeti d'oglio:
1°) 6v: don Antonio d’Alessandro,
ubicato in contrada le Carceri adiacente una casa palaziata dello stesso don
Antonio, affittata a donna Petronilla d’Aquino, stimata la rendita del trappeto
in dodici ducati annui, mentre la casa palaziata è affittata a donna Petronilla
per annui ducati sei. -
2°) 81r: Il magnifico Antonino
Anile possiede un trappeto da far olio in contrada la Cisterna, isolato,
stimata la rendita per ducati dodici annui.
3°) 107v: Il Magnifico Mastro
Carlo Antonio Di Cicco possiede un trappeto di macinar olive in contrada S.
Maria dell’Arco, limite la casa di mastro Domenico Grio, stabilita la rendita
per annui ducati dodici. -
4°) 116v: Notar Carlo Calogero
possiede un trappeto da far oglio, stimata la rendita annui ducati dodici. -
5°) 161r: Don Domenico di Franco
possiede un trappeto da macinar olive dentro la città di Seminara nel quartiere
dell'Annunziata, limite la casa di don Antonio Sanchez e di Domenico Collura,
rende per ogni anno ducati dodici. -
6°) Don Francesco Antonio Mezzatesta possiede
un trappeto di far oglio in contrada San Nicola, limitante con la casa del
canonico Ranieri e quella di Domenico Tomarelli, stimata la rendita in ducati
12 annui: 217r. Per uso proprio e del trappeto don Francesco possiede due mule
e un cavallo. -
7°) Il magnifico notaio Giuseppe
Antonio Lanzo possiede un trappeto "di vavar oglio dentro la casa di sua
abitazione", stabilita la rendita in 12 ducati annui: 228r. -
8°) Giuseppe Rossi del ceto dei
nobili possiede un trappetto per far oglio, con due casuncole annesse, per uso
dello stesso trappeto: 291r. - 9°) Il magnifico don Paulo Marzano del ceto dei
nobili possiede un trappeto da macinar olive attaccato alla propria casa,
stabilita la rendita per annui ducati dodici: 334v. -
10°) don Tiberio Aquino del ceto
dei Nobili possiede un trappeto da cavar oglio, stabilita la rendita per ducati
dodici annui: 376r, -
11°) il canonico don Domenico
Calogero, sacerdote, possiede un trappeto da macin olive, giusta la casa di sua
abitazione, stimata la rendita di ducato dodici annui: 435r. Possiede ancora
due mule per servizio proprio e del trappeto.
-
12°) il convento di san Domenico possiede un
trappeto da macinar olive, stabilita la rendita in annui ducati dodici, con
deduzioni per acconci e ripari: 509v. Più possiede tre camere attaccate a detto
trappeto che affittansi per annui ducati quattro e mezzo. -
13°) il convento di San Francesco
d’Assisi possiede un trappeto di macinar olivie, dietro del convento, stabilita
la rendita per annui ducati dodici: 518v. -
14°) il convento di San Francesco
di Paola possiede un trappeto da macinar olive, sito nella parte dietro il
convento nella Porta di Rosea, stabilita la rendita , dedotti gli acconci, per
annui ducati dodici: 526v. -
15°) don Felice Castelli di Melicuccà
possiede in contrada La Chiusa un trappeto dentro un suo fondo di olive, con
rendita di annui ducati dodici: 571v. -
+ Trappeto d’oglio. -
Possiedono trappeti d'oglio: 1) don Antonio d’Alessandro (6v), ubicato in
contrada le Carceri adiacente una casa palaziata dello stesso don Antonio,
affittata a donna Petronilla d’Aquino, stimata la rendita del trappeto in
dodici ducati annui, mentre la casa palaziata è affittata a donna Petronilla
per annui ducati sei.
Vittovagli: Di Antonino
Giofré (3v), bracciale, si legge che "tiene applicati in
negozio di vittovagli docati cinquanta”, e possiede inoltre due somari.
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