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Dizionario urbano
del Catasto Onciario
di Seminara
(1742-1746)
L’idea è quella di individuare
una sorta di catasto dei fabbricati all'epoca del Catasto onciario. Avremo così
un paesaggio urbano completo che si conserverà fino al terremoto del 1783 e che
è rappresentativo per quella che poteva essere la città di Seminara prima del
1742. Su questa base di dati, certa e completa, sarà poi possibile studiare le
trasformazioni dell'ambiente urbano per almeno due secoli, cioè dal Seicento,
attingendo ai dati forniti dai notai di Seminara fino a tutto il
Settecento. Per quanto possibile, caratterizzate da virgolette "" o
«», sono usate le espressioni del Catasto.
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Le voci finora redatte, in costante crescita per estensione, vengono o verranno spostate in nuovi singoli post per ciascuna lettera, quando avranno raggiunto una dimensione notevole ed eccessiva per un singolo post, con problemi di agevole consultabilità:
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Dizionario urbano
del Catasto Onciario
di Seminara
(1742-1746)
L’idea è quella di individuare
una sorta di catasto dei fabbricati all'epoca del Catasto onciario. Avremo così
un paesaggio urbano completo che si conserverà fino al terremoto del 1783 e che
è rappresentativo per quella che poteva essere la città di Seminara prima del
1742. Su questa base di dati, certa e completa, sarà poi possibile studiare le
trasformazioni dell'ambiente urbano per almeno due secoli, cioè dal Seicento,
attingendo ai dati forniti dai notai di Seminara fino a tutto il
Settecento. Per quanto possibile, caratterizzate da virgolette "" o
«», sono usate le espressioni del Catasto. ASP = Archivio Storico Parrocchiale.
Anna: (sant’) Casale:
380r. - Senza ulteriore specificazione di caseggiati, quartieri, strade, zone.
Vi abita in casa di affitto la vedova Anna Auddino, in casa di affitto, al
prezzo di due ducati annui.
Arco: chiesa di Santa
Maria dell’Arco. - ASP. Si incomincia a trovarne documentazione fin dal primi
atti dei registri parrocchiali a noi giunti, celebrandosi un matrimonio nel
giugno del 1608. - 1608-M-10v-11r.
Barbara: santa Barbara:
contrada (14v) o quartiere (24r). - Vi possiede una casa Agostino Longo (14v).
La tiene affittata per annui carlini quindici, dedotto il quarto per
l'acconcio. | Antonio Morabito qm Isidoro (24r) vi possiede una casa che
affitta per annui carlini trenta. | Vi abita in casa d'affitto Antonino
Cuzzopia: 35v.
Basilio: quartiere (27v).
- Vi abita in "casa propria” Antonino Costarella (27v) insieme alla sua
famiglia di cinque persone. Sulla sua casa ha il penso di un censo redemibile
di di annui ducati nove che corrisponde alla Corte baronale.
Belvedere: quartiere o contrada: 5r, 7r, 18v, 80v, 145r, 159r (seu S. Francesco
di Paula), 168r (seu S. Francesco di Paula), 180r, 208r, 305v (seu Le Carceri),
335r, 361r, 375r. 384r, 418v, 419r, 453r, 461r, (il Vescovato seu) 593r.
- Vi abita in casa propria don Antonio d’Alessandro con la sua numerosa
famiglia, in tutto diciannove persone servitù compresa: 5r. | Sopra una casa in
Belvedere il dottor don Tobbia Satriano paga a don Antonio d’Alessandro un
censo redemibile di ducati quattro e mezzo per un capitale di ducati
quarantacinque: 7r. | Vi abita in contrada Belvedere seu San Francesco di Paula
il pignatario Egidio Vangelista: 168r.
Carceri (le): contrada urbana:
6v, 30r, 155v: "abita nel quartiere di San Francesco di Paula sopra le
carceri", 167v, (S. Filippo e Giacomo seu) 213v, 217v, 240r, 269v,
Belvedere seu) 305v, 310v, 313r, 330r, 334r, 334v, 379r, 416r, 625v: “alle sei
persone della Giura per custodia della Città e Carceri". -
- 6v: Vi si trova, isolata, una casa palazziata di
proprietà di don Antonio d’Alessandro, che la concede in affitto a donna
Petronilla d’Aquino, per annui ducati sei. La casa ha di dietro un picciolo
orticello. Su questa casa don Antonio ha il peso di un censo perpetuo di annui
ducati sei che paga al convento dei Padri Paolini. Il peso del censo assorbisce
la rendita. Vicino a questa casa palaziata, data in affitto a donna Petronilla,
don Antonio d’Alessandro possedeva un trappeto d'olio, per il quale era
stabilita una rendita annua di ducati dodici. !
- 30r: Vi abitano in casa propria
i fratelli Antonino e Bruno Federico (30r) con le rispettive famiglie. Sulla
casa gravano diversi pesi alla Chiesa di San Basilio, al convento dei Minori
Osservanti, al Magnifico Francesco Antonio Grimaldi. Inotre in detta contrada
possiedono un’altra casa che affittano per annui carlini venti dedotto il
quarto per l'acconcio: 30r.
- 310v: Vi abita in casa propria
il pignataro Matteo Evangelista, con la sua famiglia di otto persone: 310v.
Carceri: istituto
penitenziario. Sappiamo da 625v che vi erano addette alla sua custodia sei
persone e che esse si trovavano non distanti dal convento di San Francesco di
Paula: 155v, nel quartiere detto il Belvedere o Vescovato, dove si trovava
anche il Palazzo del Principe di Cariati, don Scipione Spinelli: 593r.
Carminello (il): contrada,
detta anche il Rosario: (SS. Rosario
seu) 11r, 49v, 51v, 109v, 137r, 345v. -
! Don Antonino Silvestri (51v) vi possiede una casa che affitta per
annui carlini quindici.
Casette in campagna:
1)31v. Antonio Cavallaro (31v), alias
Suraci, abita con la sua famiglia in una casetta dentro l’oliveto della corte
baronale in contrada Caranta.
Chiesa parrocchiale: ASP.
Questa denominazione incomincia ad apparire nei primi atti dei registri
parrocchiali giunti a noi, a partire dal 1608: 1608.m.10v-11r-
Cisterna (la): contrada: 81r, 132v (Squarturchio),
211r, 266r, 397r, 418r, 419r. -
Vi abita in casa propria il barbiere Carmine d’Agostino (119r) con la sua
famiglia di sei persone, moglie e quattro figli. Su questa casa paga un censo
bullale al Monastero della SSma Annunziata.
Francesco: borgo di San
Francesco di Assisi: è detto "borgo" (3v, 13r, 18r, 25r, 28r, 34v,
38v, 40r, 41v, 55r, 62v, 68r, 89v, 94v, 102r, 103r, 163v, 231v, 307r, 311r,
343r, 373v, 391v, 412v), ma pure
"contrada" (102r: in contrada lo borgo –, contrada 172v, 184r,
199r. 264v, 308r, 335v, 356v, 371v) ed anche "quartiere" (26v, 27r, 173r,
373r, 398r): 3v, 13r, 18r, 25r, 26v, 27r, 28r, 34v, 38v, 40r, 41v, 55r, 62v,
68r, 89v , 94v, 102, 103r, 163v, 172v, 184r, 199r, 231v, 264v, 307r, 308r,
311r, 335v, 343r, 356v, 371v, 373r, 373v, 391v, 398r, 412v. - Vi abita con la
sua famiglia Antonino Giofrè, in casa propria, per la quale paga una annua
rendita di carlini quattro al Magnifico Paulo Silipinghi e carlini sette di
censo perpeuto minuto al convento dei Padri Predicatori: 3v. | Vi abita in casa
propria il massaro Antonio d’Agostino con un nucleo familiare di sette persone,
incluso un garzone e un figlio chierico. Sulla casa grava un peso di annui
ducati nove e grana cinque di censo perpetuo renditizio alla Chiesa di Sant’Anna:
13r. ! Vi abita in "casa
propria", Antonino Ameraglia, anziano "decrepito", capofuoco di
un nucleo familiare di cinque persone. Sopra detta casa paga un censo
redemibile di carlini undici e mezzo a Domenico d’Agostino per un capitale di
ducati undici e mezzo. Ed in più sulla stessa casa un altro censo redemibile di
carlini cinque al convento dei Minori Osservanti per un capitale di ducati
cinque. Ed ancora annui grana quindici di censo enfiteutico perpetuo al
convento dei Padri Predicatori: 18r. | Vi abita in casa propria Antonio
Jannello, con la sua famiglia di quattro persone e un reddito netto di quattordici
oncie: 21r. | Vi abita in "casa propria" con la sua famiglia di dieci
persone Antonio Morabito qm Isidoro: 23v. | Vi abita in casa propria Antonio
Cidoni qm Tomaso, con la moglie e i suoi quattro figli: 25r. Vi era davanti
alla sua casa un "largo” dove possedeva "tre fosse di conserva del
grano”. | Vi abita in casa propria Antonino Casari, di anni 45, con la moglie
Isabele Garipoli, di anni 35, e le figlie Mattia, Caterina e Francesca. Pagano
un peso annui di censo minuto per quindici grana al convento dei Domenicani:
27r. |
- 28r: Vi abita in casa propria
Andrea Richichi, con sua moglie che è di Palmi. Non sono indicati loro figli:
28r. | Vi abita in casa propria il notaio Michiele Guardata: 308r.
- 34v: Vi abita in casa propria
Antonino Pipino, funaro, di anni 36, con la moglie Nicolina Napoli, ed i figli
Michiele, Francesco, Giuseppe, Domenico, Felice, Angela, Petronilla, Caterina.
Sulla casa gravano dei pesi a favore di don Francesco Sanchez e dell'Ospedale.
Francesco: san Francesco
di Paula: 159r, 168r. Altro nome con cui
è chiamato il quartiere o contrada Belvedere (vedi).
Fundaco (lo): contrada:
32v. - Vi abita Antonino d’Arena, alias Manazza, bracciale, di anni 40, con sua
moglie Giulia Genua, di anni 26, ed il figlio Francesco di anni 10. Abita in
casa propria che rende annui ducati quattro di censo redemibile al Magnifico
Notar Antonio Vicari: 32v. - || Il nome Fundaco si riferisce anche a una
contrada campestre di Terra Mala, dove don Antonio di Febbo, di S. Anna,
possiede un fondo (425r). | Con il nome "fundaco" si intende anche
una casa palaziata ch’è fundaco dentro questa città in contrada il duca di
Marmo ch'è feudale (594r).
Giorgio: contrada di san
Giorgio (380v1). - Vi abita la vergine in capillis, Antonio Timarchi, orfana
del qm Paulo, insieme con la "serva" Giulia Cusentino. Sulla casa si
corrisponde un censo bullale alla Collegiata di Prima Fondazione.
Giuseppe: quartiere di San
Giuseppe (16r). - Vi abita il bracciale Antonino Dominici, in casa propria, con
un nucleo familiare di sette persone.
Grazia (La): contrada
urbana, indicata anche come contrada rurale (v.): 89r, 326v. -
Leonardo: san, contrada
(264r). Vi abita in casa propria don Giuseppe Antonio Silvestri, del ceto dei
nobili.
M. Top.↑
Mauriconi: contrada: 10v, (il Terrano seu M.) 11v, 69v,
72r, (S. Barbara seu M.) 109r, il Terrano seu M.) 136v, 152r, 154v, 160v, 176v,
182v, 186r, 188r, 198v, 204r, 206v, 213v (seu il Terrano), 224v, 225r, 228v,
241r, 258r, 270r, 291r (seu il Terrano), 298r, 309v, 312v, 361r, 361v, 389r,
402v, 412r (casette a terrano), 557r. Vi abita in casa propria Antonino
Ré (10v), con i figli Michiele e Teodora. Sopra questa casa paga annui grana
dieci di censo minuto che corrisponde al convento dei Padri Predicatori. | In
una "casetta" in contrada Mauricani abita in affitto il mendico Rocco
Camereri di anni 66, insieme con la moglie Anna Stivala di anni 55. Pagano un
affitto ducati 1.20 annui alla vedova del qm Franscesco Florio (411v).
Mercurio: chiesa di San
Mercurio. - || ASP. Esisteva nell'anno 1608, per un matrimonio che vi si
celebra nel mese di giugno. 1608.M.10v-11r.
Mercurio: san. Contrada: 35r,
94v, (il Portello seu) 111v, 115r, 128r, 150r (seu il Portello), (il Castello
seu) 170r, 195v, 338r, 350v, 410r. - È
denominazione aggiuntiva che segue con un seu quella di Portello, a 111v. - Precede
invece a 150r. Ha invece indicazione autonoma di contrada a 35r, 94v, 115r,
128r. A c. 170r è preceduta dalla denominazione sostitutiva "seu"
"il Castello". Segue come denominazione autonoma a c. 195v, 338r,
350v, 410r.
- 35r: Vi abita in casa propria
Antonio Cammareri, bracciale, di anni 40, con la moglie Antonina Gaglioti, di
anni 35, ed i loro figli Giovanni, di anni 18, bracciale, Filareto, Domenico,
Caterina, Angela, Domenica. La casa ha il peso di annui grana quarantaquattro e
mezzo di censo perpetuo da pagare al convento di San Francesco di Paula.
Michele: chiesa di S.
Michele. ||ASP. La sua esistenza incomincia ad essere documentata fin dal 1608,
per un matrimonio che vi si celebra nel mese di aprile: 1608.M.10v-11r.
Monte (il): contrada: altra
denominazione, aggiuntiva a quella di Portello, in 115v. Compare invece come
denominazione autonoma di contrada a 69r, 79r, 82v, per due volte, e la seconda
con la specificazione: “casa solarata con suo orticello"; 210v, 359r,
444r, 445v.
Nicola, San: contrada o quartiere: 6v, 36v, 50r, 135v, 151v, 197v, 203v, 215r,
217r, 243v, 250v, 255v, 312r, 318v, 365v, 418r, 423r, 448r, 515r. - Su una casa sita nella contrada di
San Nicola don Antonio d’Alessandro percepisce tre ducati e mezzo da Giuseppe
Di Domenico.
- 36v: Vi abita in casa propria
il bracciale Antonino Schimizzi qm Leonardo, di anni 24, insieme con la moglie
Rosa Morabito di anni 19.
- 215r: Vi abita don Francesco Antonio Mezzatesta con
la sua numerosa famiglia di 18 persone, inclusi i servi di casa.
Ospedale: 41r. . Nelle sue
camere vi abita come “ospidalero" il barbiere mastro Antonino Scidà: 41r.
L'Ospedale è detto contrada in 302v. Luca Celi che vive civilmente in S. Anna
possiede una "casa solarata" “in contrada l'Ospedale di detto
casale", casa che "serve per uso proprio". L'Ospedale è poi
detto "suo" nel senso di una pertinenza della Chiesa dello Spirito
Santo: “Alla chiesa dello Spirito Santo e suo Ospedale...” (446v). Contrada:
464v, 500r. A c. 498v l'intestazione è: "venerabile chiesa dello Spirito
santo e suo Ospedale". A 503r vengono localizzate come "sotto
l'Ospedale nella piazza di S. Basilio" ben sei botteghe che vengono
affittate.
Petrello, San: contrada, 23r, 26r, 33v, 39v, 51v, 54r,
63v, 68v, 72v, 100r, 122r, 128r, 133v, 134r, 167r, 188v, 213r, 255r, 289r,
297r, 300v, 316r, 324v, 331v, 369v, 380v2, 381r 385v, 390r, 399v, 405r, 405v,
409r, 412v, 414v, 417v, 422v, 424r. -
- 23r: Vi abita in casa propria
Antonino Sofi qm Simone. Sulla quale casa corrisponde annui carlini ventisei e
grana due e mezzo, cioè carlini ventiuno a mastro Giuseppe Ballecca redimibili
per un capitale di ducati ventiuno e grana cinquantadue e mezzo di censo minuto al convento dei Padri
Domenicani.
- 26r: Antonio Lamantea (26r) vi
possiede una casa che affitta per annui carlini venti. Sopra di essa paga un
censo perpetuo carlini undici alla chiesa di Santa Maria dei Poveri. Gli
restano carlini quattro.
- 33v: Vi abita in casa propria
Antonino Zillepa, bracciale, di anni 40,
con la moglie Caterina Burgisi di anni 45, ed il figlio Domenico, bracciale, di
anni 18.
- 51v: Don Antonino Silvestri vi
possiede una casa che affitta per annui ducati cinque.
- 167r: Antonio Terranova qm
Mercurio vi possiede una casa cadente che non abita nè affitta.
- 380v2: Vi abita in casa propria
la vedova Antonia Cariddi.
Piazze: è menzionata
espressamente 1) una "piazza di S. Maria la Porta, dove abita in casa
propria il bottegaro Antonio Vaccaro, con la sua famiglia di cinque componenti:
61r. 2) la piazza di San Basilio: 239r, dove il bottegaro Giandomenico Zetera
possiede un'altra sua casa per uso di bottega.
Pignatari (li): borgo e contrada: (S. Maria la Porta
seu) 1r, 1v, 9r, 9v, 12v, 15v, 22r, 40r, 42r, 49r, 52r, 56r, 56v, (S. Maria la
Porta seu) 59v, 64r, 70r, 91v, 101v, 120v, 143v, 144v, 147v, 167r, 180v, 182r,
185v, 202v, 204v, 236r, 261r, 262r, 266v, 272r, 273r, 273v, 275r, 310r, 332r,
333r, 344r, 355r, 359v, 362r, 366v, 367v, 377v, 378r, 401v, 405r, 478r, 499v. -
È l'altro nome con cui è chiamato il borgo di Santa Maria La Porta. È
citato in modo autonomo, come contrada, in pagina mutila (1v) di Antonio
Masseo. ||
9r: Vi abita in casa propria e in
altra attigua con tutta la sua famiglia Mastro Antonino Evangelista del quondam
Domenico: 9r. -
12v: Sempre Mastro Antonino
risulta proprietario nella contrada li Pignatari di una casa che affitta a
Mastro Stefano Ioculano per carlini annui trenta. Vi abita in casa propria con
la propria famiglia Antonino Nesci: 12v. |
15v: Vi abita in casa propria
Antonio di Condina, pignataro di anni 35, insieme con la sua famiglia composta
complessivamente da otto persone. Sopra detta casa si corrisponde un peso di annui
grana trentacinque alla Collegiata di prima fondazione: 15v. |
22v: Vi abita in casa propria
mastro Antonino Russo, conciatore, con un nucleo familiare di cinque persone.
Sopra la casa vi è il peso di un censo redemibile di annui carlini venti per un
capitale di ducati venti che si corrispondono al convento dei Padri Minori
Osservanti. Ed un altro peso di grana trentacinque per capitale di ducati tre e
mezzo che si corrispondono a mastro Paulo Latino: 22v. !
42v: Vi abita in casa propria il
pignataro Antonino Russo qm Paulo: 42v. |
52r: Vi abita in casa propria il
pignataro Antonino Terranova: 52r. |
64r: Vi abita Anonio Valenti,
pignataro, con la sua famiglia in casa propria: 64r. !
91v: Vi abita in casa propria il
pignataro Bartolo Vangelista con nucleo familiare di otto persone: 91v. |
167r: Vi abita Elia Terranova qm
Mercurio con un nucleo familiare di sei persone: 167r. |
185v: Vi abita in casa di affitto
Francesco Schimizzi con il suo nucleo familiare di cinque persone, pagando
trenta carlini annui di affitto: 185v. |
202v: Vi abita in casa propria il
pignataro Francesco Morè con ul suo nucleo familiare di 4 persone: 202v. |
261r: Vi abita in casa propria il
pignataro Giuseppe Russo qm Marco con la sua famiglia di sette persone, incluso
il fratello Antonino: 261r.
344r: Vi abita in casa propria
Bruno Marano pignataro con la sua famiglia di cinque persone, fra cui Bruno
figlio d'arte: 344r.
355r: Vi abita il casa propria il
pignataro Paulo Terranova qm Domenico co il suo nucleo familiare di sette
persone: 355r.
359v: Vi abita in casa di affitto
il pignataro Santo Marano, di anni 50, probabilmente vedovo, insieme con i suoi
figli Antonio, Carmine e Domenico. Per l'affitto paga ducati 3.20 annui a
Antonio Santa Cristina: 359v.
367v: Vi abita in casa propria il
pignataro Stefano Ioculano con la moglie Caterina Silipinghi ed i figli
Saverio, Natale, Vincenzo, Francesca casata con Domenico Gaglioti, Agata: 367v.
378r: Vi abita da solo in casa
propria il pignataro Vincenzo Rosso, di anni 18.
Porta: borgo e contrada
di S. Maria la Porta: altra
denominazione che precede quella di Pignatari: 1r, 59v, o compare in modo
autonomo: 4v, 17v, 54v, 57v, 60r dove leggesi di "piazza di S. Maria la
Porta", 93v, 107r, 107v, 116r, 131r, 138v, 147v, 149r, 166r, 172r, 190r, 207v,
227r, 229r, 230v, 235r, 237r, 239r, 242r, 245v, 254v, 260v, 279r, 287v, 341r,
358v, 368v, 378v, 399r, 412r, 417r, 440v.
Porta di Rosea: 526v. - È
espressamente nominata a c. 526v nella pagine dedicate al Convento di San
Francesco di Paula, che possiede "un trappeto da macinar olive nella parte
dietro il Convento nella Porta di Rosea". Questa porta è altresì
menzionata in 55r, accanto alla quale Antonino Costantino possiede un'altra sua
casa;
Portello: quartiero detto
il Portello, che coon lo stesso nome designa anche una contrada rurale con
fondi coltivati. Qui si indicano le abitazioni: 2v, 59r, 66v, 71r,, 95v, 111v
(seu S. Mercurio), 115v (seu il Monte), 122v, 134v, 139r, (S. Mercurio seu)
150r, 154v, 169r, 185v, 193r, 196v,
198v, 244v, 247v, 248r, 261v, 296r, 301r, 304r, 325v, 333v, 340r, 344v, 417r,
444v. - Vi abita “in casa propria" Antonino Maci con censo perpetuo che
deve al Convento dei padri predicatori di questa Città.
Poveri: delli, contrada
(381v). - Vi abita la vedova Anna Maria Lo Faro (381v).
Poveri: chiesa di Santa
Maria dei Poveri. - !! ASP. La sua esistenza incomincia ad essere documentata
dal 1608 per un matrimonio che vi si celebra il 29 di aprile. 1608.M.10v-11r.
Rosario: quartiere del Santissimo Rosario, detto anche
Carminello, denominato anche contrada (382r): 11r, 16v, 21r, 26r, 36r, 39v,
42r, 46v, 62r, 67r, 82v, 92r, 94r, 96v, 97r, 97v, 98v, 117r, 123v, 144v, 152v,
168v, 178v, 186v, 189r, 191r, 212v, 221r, 222r, 232r, 253r, 254r, 258v, 271r,
328r, 337v, 341r, 345r, 347r, 354r, 355v, 379r,
382r, 387v, 396v, 397v, 400r, 402r, 406r, 407v, 410v, 419v, 421r, 421v,
422v, 456r, 456v, 509v, 552r. -
- 11r: Vi possiede "casa
propria" Antonino Schimizzi (11r) che ne tiene altra attaccata alla sua,
ma in affitto da Giuseppe Guido di Palmi. - 16v: Sopra una casa in detto
quartiere, detto qui contrada (16v) Antonino Dominici (16r) esige da Bruno
Pintimalli annui carlini sette per un capitale di ducati sette.
- 21r: Vi abitano "in casa
propria" i componenti il fuoco di Antonio Barritteri (21r). |
- 26r: Vi abita in casa propria
Antonio Lamantea (26r) con un nucleo di cinque persone. Sulla casa deve al
Regio Sacro Monte sette carlini annui per un capitale di sette ducati.
- 36r: Vi abita in casa propria
il bracciale Andrea Giofrè con la moglie Giuseppa Burgisi, i figli Rosa e
Vincenzo, il fratello Domenico di anni 11, e la madre vedova Angela Surace, di
anni 45.
382r: ! Vi abita in casa propria
la vedova Antonia Jenaro (382r) con i suoi tre figli. Sulla casa paga un censo
bullale alla chiesa di Santa Maria dei Poveri.
Santa Maria La Porta, seu
li Pignatari: i nomi vengono riportati nel modo in cui vengono citati,
lasciando la doppia denominazione originaria. È menzionato come "borgo", ma anche
come "contrada" (1v). Vi abita "in casa propria" Antonio
Masseo (1r). Sopra la casa vi è una "rendita annua" che è
"dovuta" all'Insigne Collegiata di Seminara. | Vi abita in casa
propria con i suoi familiari Antonino Clementi del quondam Domenico. | Vi abita
in casa di affitto Antonio Cascetta che di affitto paga a Domenico Grio sei
ducati annui.
Santissimo: quartiere
(14v). - Vi abita Agostino Longo di anni 52, con la moglie Vittoria Cutroneo di
anni 35 ed il figlio Antonio di anni 18 e Paula di anni 20, con il marito
Antonio Palermo. Sopra detta casa Agostino paga ogni anno 15 carlini per un
capitale di ducati quindici. | In contrada il Santissimo detto anche La Madre
Chiesa abita in casa propria don Antonino Silvestri (51v) con moglie, figli e
il fratello sacerdote don Gregorio.
Squaturchio (lo):
contrada: 53r, 110r, 132v (seu la Cisterna),
192v, 269r, 509v. - Vi abita in casa propria il pittore Carmine
d‘Alessandro, con la moglie Petronilla Lanzo, il figlio Lorenzo, pure pittore,
e gli altri figli Michiele, Giuseppe, Antonia, Maria, Rosa.
Terrano, seu Mauriconi:
Vi abita Antonino Avellino (11v), in casa propria, con la moglie Franscesca
Genoese, i figli Paulo di anni 3 e Giuseppe di anni 1, nonché con la sorella
Angela di anni 30. Sulla casa paga un censo redemibile di annui carlini sette a
Caterina Pagano per un capitale di ducati sette.
Vescovato seu Belvedere:
Il Principe di Cariati e Duca di Seminara, Ecc. Sig. don Scipione Spinelli vi
possiede un Palazzo isolato, che non affitta, servendo per uso proprio e dei
suoi ministri.
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