13.9.18

Catasto Onciario di Seminara: Fuochi: Nobili:5r-8v: don Antonio d’Alessandro.

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Nobili: Antonio Cavallaro: 31v-32r. ↔ 33v-34r: Antonino Zillepa.  
ANNOTAZIONI a 5r e ss. → Bottom.
(d’) Alessandro, don Antonio (5r): nobile, di anni 28. Sua moglie è donna Alfonsina Romano di anni 30. Loro figli: d. Alfonsina, figlia di anni 11; d. Eleonora, figlia di anni 10; d. Antonia, figlia di anni 9; d. Domenico, figlio di anni 5; d. Alessandro, figlio di anni 5; d. Arcangela, figlia di anni 4; d. Giulia, figlia di anni 2; d. Vincenzo, figlio di anni 1. Don Pasquale d’Alessandro, fratello utrinque, di anni 21. Donna Isabella Maria Longo, di anni 46, madre di don Antonio. Angela Scordo di Reggio, nutrice, di anni 38. Francesca Benedetto, serva di anni 62.  Francesca Carrara, serva di anni 40. Paola Russo, serva di anni 14. Antonino Sofi, servo di anni 40. Bruno Idà, servo di anni 36. Don Antonio e famiglia abitano in casa propria nel quartiere Belvedere. Possiede un feudo rustico detto Monturno seu Sidaro, di tomolate 130 circa, pari oggi a circa 81 ettari, confinante con altro feudo, quello del Magnifico Francesco Antonio Mezzatesta, e della mensa vescovile di Mileto. Su questo feudo rustico paga l’adoa a questa università come suffeudo della medesima dato ad meliorandum, seu a cenzo enfiteutico a più persone di Palmi come dalla sua rivela. Possiede di più un fondo alborato e vitato in contrada S. Margherita di moggia trenta, giusta li beni del magnifico D. Antonio Grimaldi, della chiesa di S. Basilio e del convento dei PP. Domenicani stimata la rendita per annui docati ventisei e mezzo.
ANNOTAZIONI a 5v:
Più altro fondo in contrada Petrolina di moggia venti, confinante con i beni di Filippo Longo, di Giuseppe Bruno ed altri tutti di Palmi, stimati per una la rendita di annui docatidieci. Possiede altro fondo in contrada Caranta di moggia quattordici, confinante con i beni della Collegiata di prima fondazione e di quelli del Convento di San Francesco d’Assisi nella stessa Città, per una rendita stimata in ducati annui ventuno. Più altro fondo in contrada Trepizzi di moggia venticinque, confinante con i beni di Domenico Lo Rago, di Matteo Graneri, ed altri di Palmi, stimata la rendita per annui docati trentacinque e grana settanta. Più altro fondo in contrada Lo Forese di mezzo quarto di moggio, giusta li beni del magnifico Giovanbattista Monizio ed il fiume corrente, stimata la rendita per annui carlini dieci. Più altro fondo in contrada S. Maria di moggia sei alborato, giusta li beni del convento di S. Francesco di Paula, del dottor Francesco Zangari e del magnifico D. Antonio Grimaldi, stimata la rendita per annui docati ventitré. Più altro fondo in contrada Lo Balsamo alborato di moggia cinque in due partite, giusta li beni del magnifico Domenico Antonio Celi, del convento dei PP. Domenicani e delli PP. Minori Osservanti, stimata la rendita per annui docati undici.Più altro fondo in contrada Mazzina alborato di moggia
ANNOTAZIONI a 6r:
[6r] quattro giusta li beni del monistero di S. Mercurio, di quello dell’Annunziata e della chiesa di S. Maria della Grazia, stimata la rendita per annui docati sette e mezzo. Più altro fondo in contrada detta il Monte, di moggia due, giusta li beni di Michiele Carullo, del Regio Sagro Monte, e del magnifico Domenico Antonio Celi, stimata la rendita per annui docati quattro e grana venti. Più altro fondo in contrada Papocchia alborato di moggio uno e mezzo, giusta li beni d’Elia Impiumbato di Palme, del monistero dell’Annunziata, e dell’Ospedale, stimata la rendita per annui carlini ventitré. Più altro fondo alborato in contrada Li Mauddi seu il Serro di moggio uno, giusta li beni del monistero di S. Mercurio, del canonico D. Domenico Silvestri e di Antonio Giordano, stimata la rendita per annui carlini tredici. Più altro fondo alborato in contrada Li Bizzola di moggia dieci, giusta li beni dell’abbate D. Saverio Sartiani, di D. Antonio Grimaldi ed il sopradetto fondo di S. Margarita, stimata la rendita per annui docati quattro e mezzo. Più altro fondo alborato in contrada Pizzinni di moggio uno, giusta li beni di S. Maria de’ Poveri e d’Onofrio Cutellé, stimata la rendita per annui carlini quindici. Possiede di più una casa palaziata sita nella contrada 
ANNOTAZIONI a 6v:
[6v] Le Carceri di questa città isolata, con picciolo orticello di dietro per uso della medesima, affittata alla magnifica Petronilla D’Aquino per annui docati sei, sopra la quale tiene il peso d’annui docati sei di cenzo perpetuo al convento de’ PP. Paulini quale assorbisce la rendita. Più possiede un trappeto d’oglio giusta la sopradetta sua casa stabilita la rendita per annui docati dodici. Più possiede annui docati trenta otto ch’esigge da Nicola Bagalà ed altri particolari di Palmi che gli corrispondono rispettivamente li censi enfiteutici sopra un territorio in contrada Solari come dall'istrumento per gli atti di Notar Domenico  Repace in anno 1734. Più possiede annui docati tre e mezzo che per capitale di docati settanta se li corrispondono da Giuseppe di Domenico per rendita d’annue entrate sopra una sua casa in contrada S. Nicola. Più possiede annui grana sessanta due e mezzo che esigge da Placido di Napoli di Palme di cenzo perpetuo sopra un fondo in contrada Trepizzi. Più possede annui carlini venti che per capitale di docati venti di cenzo redemibile li corrisponde Giuseppe di Febbo di S. Anna. Più possiede annui carlini diece e sette e mezzo che per capitale di docati diece e sette e mezzo di cenzo redimibile li corrisponde Rosa Raghi sopra un fondo in contrada Tofalo.
ANNOTAZIONI a 7r:
[7r] Più possiede annui docati quattro e mezzo di cenzo redimibile, che per capitale di docati quarantacinque li corrisponde il dottor D. Tobbia Satriano sopra la casa in contrada Belvedere. Più possiede cinque bovi aratorij stabilita la rendita per annui docati trentacinque per metà 17: 50. Più possiede sedici scrofe stimata la rendita per annui 38 e 40. Più possiede due mule per uso proprio e del tappeto suddetto. Pesi da dedursi: Al sacerdote D. Domenico Mezzatesta per la celebrazione di sei messe la settimana annui docati ventisei, grana trentadue e mezzo. Al convento delli PP. Minori Osservanti per legato perpetuo annui docati quattro. Al detto convento per una messa la settimana ed anniversario docati otto e grana trenta. Al detto Convento per legato perpetuo annui carlini dodici. Alla cappella di S. Maria dell’Indrizzo dentro la Madre Chiesa per una messa la settimana annui docati cinque e grana venti ed annui carlini dieci per sagristano, cera ed utensili.
ANNOTAZIONI a 7v:
Al sagristano della Chiesa dello Spirito Santo per il sono della campana ogni giorno in memoria della Santissima Passione legato perpetuo di annui carlini venti. Al convento di S. Francesco d’Assisi per due messe cantate l’anno legato perpetuo annui carlini venti. All’insigne Collegiata di prima fondazione per anniversario del quondam D. Pietro Romanò per sua porzione annui grana sessantadue e mezzo. Più alla suddetta Insigne Collegiata annui carlini venti otto di cenzo redimibile per capitale di ducati venti otto. Più a questa Università annui docati undici e grana cinquanta cenzo redemibile per capitale di docati cento e quindici. Più alla medesima Università per altro capitale di docati quattrocento paga l’annuo cenzo redemibile di docati trentadue. All’abbate beneficiato di S. Antonio Abbate annui docati quattro e grana quaranta di cenzo redemibile per capitale di docati sessanta. Più al convento de’ PP. Predicatori per capitale di docati sessantasei e grana sessantasei l’annuo cenzo redemibile di docati sei e grana sessantasei [22.06]. Più al sacerdote D. Vincenzo Mattia Longo annui docati dieci di cenzo redemibili.

ANNOTAZIONI a 8r:
[8r] per capitale di docati cento [20.33.10]. Più alla chiesa di S. Basilio annui carlini dieci per capitale di docati dieci [3.20]. Più alla chiesa di S. Margherita annui carlini tredici per capitale di docati tredici [4.10]. Più alla chiesa dello Spirito Santo annui carlini dieci per capitale di docati dieci [3.20]. Più alla cappella del SS. Sagramento annui docati tre per capitale di docati trenta  [10]. Più al Monte delle 100 messe annui carlini ventidue per capitale di docati ventidue [7.10]. Più al magnifico D. Giorgio Rossi annui docati ventidue e grana ottanta per capitale di docati duecento ventiotto [76]. Più alla Collegiata di prima fondazione annui docati due per due tumola di grano di cenzo perpetuo [6.20]. Più alla chiesa di S. Maria dell’Arco annui docati due per capitale di docati venti [6.20]. Più al magnifico Francesco Antonio Mezzatesta annui carlini quindici  per capitale di docati quindici [5]. Più alla chiesa di S. Anna nel casale annui grana quindici di cenzo perpetuo

ANNOTAZIONI a 8v:
Più al Sagro Regio  Monte della Pietà annui docati quattro per capitale di docati quaranta [13.10]. Più al suddetto Monte annui docati tre e grana venti per capitale di docati quaranta: [10.20]. Più al suddetto Monte annui docati tre e grana sessanta per capitale di docati quarantacinqu [12]. Più alla chiesa di S. Maria de’ Poveri annui carlini quattordici per capitale di docati quattordici [4.20]. Più a suor Artemisia D’Alessandro sua zia monaca nel monistero di S. Mercurio annui docati venti di vitalizio [66.20] tanti si deve ritenere dalla medesima sopra detto pagamento e però non si tirano. Sono in tutto once 553.26. Restano di netto trecento sessantotto once e grana diecenove  = 368.19.

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