§9. Notizie su Antonio Morabito.
- Antonio Morabito [1]sidoro padre
d’Antonino e di Domenico era il primo principale, che pagava di cenzo enfiteutico
e perpetuo ogni anno D. 4.11.3 sopra le terre di S. Vito, ed era obbligato al
primo istrumento; dopo la morte di Antonio (2) restarno i figli Antonino e
Domenico, che si divisero le robe paterne,
e pagava detto Antonino figlio d’Antonio ogni anno carlini dieci, e
l’altro figlio Domenico fratello di Antonino pagava ogni anno di cenzo perpetuo
D. 2.13, conforme oggi paga: detto Domenico ed Antonino avevano a Maria sua
sorella e l’accasarno con Domenico Cidoni, e li diedero in dote alcuni
centinaia di piedi di viti, con obbligo di pagare carlini quattro e mezzo di
cenzo perpetuo, conforme oggi già paga detto Cidoni. Puoi il mentovato Domenico
Sidoro, si vendé un migliaro e quattrocento piedi di viti a M.° Antonio
Benedetto, col peso di pagare sopra detto migliaro annui carlini otto, come
meglio diremo, quando parleremo del detto di Benedetto e rimase di pagare detto
Domenico ogni anno carlini tredici, e grana tre; or tutte queste somme, tanto
la somma di Antonino, ch’è carlini dieci, la somma di Domenico fratello, ch’è
carlini tredici, grana tre, e piccoli…… la somma di Domenico Cidoni ch’è
carlini quattro e mezzo, e la somma di M.° Antonio Benedetto ch’è otto, non
ascendono alli D. 4, grana 11 e piccoli 3, che pagava Antonio Sidoro padre
principale obbligato al primo istrumento, che mancano carlini 5, grana 3 e
piccoli 4: queste carlini cinque e grana oggi li paga Tommaso Genuese, come parleremo
a suo luogo ed così si ritrovano detto Antonino e Domenico Sidoro Murabito e
Domenico Cidoni, dentro il fondo delle terre di S. Vito, e pagano le descritte
somme come dissi di sopra –
[1] Sta per quondam
Isidoro: Antonio Morabito quondam Isidoro, nel Catasto in cc. 23v-24v. Lasciamo il testo come è e ci limitiamo ad intervenire in esso quando
pare necessario. Ormai, ci riteniamo quasi coautori obbligati del testo di
Tibero d’Aquino, cosa certamente atipica ma a cui ci costringe la mancanza di
un originale cui attenersi. Non teniamo nessun conto della numerazione del
testo a stampa del 1932, di certo non un’edizione “critica”. Le notizie su Antonio
Morabito e di altri che seguiranno sono interessanti perché integrano le scarne notizie che si questi
personaggi che pure vissero e furono come noi uomini abbiamo solo le scarne ed
aride informazioni del Catasto.
(2) Tiberio non ci dice quando Antonino morì, ma i suoi due figli Antonino e Domenico avevano all'epoca del Catasto 22 e 19 anni. Avevano un fratello primogenito di anni 26, sposato con Rosa Cidoni di anni 20 e con un figlio di nome Santo e di anni 6. Non risulta nel Catasto la sorella Maria e il suo matrimonio con Domenico Cidoni. Risulta in contrada S. Vito per Antonio Morabito un fondo vitato diviso in due parti per per moggia sette, ma non un censo per gli Aquino
(2) Tiberio non ci dice quando Antonino morì, ma i suoi due figli Antonino e Domenico avevano all'epoca del Catasto 22 e 19 anni. Avevano un fratello primogenito di anni 26, sposato con Rosa Cidoni di anni 20 e con un figlio di nome Santo e di anni 6. Non risulta nel Catasto la sorella Maria e il suo matrimonio con Domenico Cidoni. Risulta in contrada S. Vito per Antonio Morabito un fondo vitato diviso in due parti per per moggia sette, ma non un censo per gli Aquino
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