B. Vers. 1.0 / 15.1.19 Onomastico. Campi. ↔ Chiese e Conventi.
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Dizionario
dei mestieri,
delle professioni, delle condizioni e delle attività commerciali risultanti dal
Catasto Onciario.
Redazione in progress
Barbieri: Sono indicati
come “barbiero", a volte anche con la qualifica di mastro, i seguenti
nominativi:
1) mastro Antonio Scidà, di anni
55: 41r;
2)
Borse di studio. - Il
Regio Sacro Monte (323r) dichiara nella sua "deduzione" annua di pesi
il legato di 60 ducati per ogni persona che si recherà a studiare.
Bottegari. - Sono indicati
come "bottegari" i seguenti: 1) Antonio Vaccaro, di anni 42: 61r; 2)
Bernardo Imerti, di anni 45: 95v; 3) Bruno Tudisco, di anni 19, figlio casato
di Domenico Tudisco, di anni 75, decrepito, già mastro scarparo: 137r; 4)
Domenico Campagna, di anni 70: 159r; 5) Cosimo Campagna, di anni 40, figlio di
Cosimo: 159r; 6) Giandomenico Zetera, di anni 70: 239r; 7) Salvatore Zetera, di
anni 35, figlio di Giandomenico: 239r; 8) Giuseppe di Febbo, di S. Anna, di
anni 70: 250r; 9) Salvatore Burgisi, di anni 60: 360v; 10) Salvo Gatto, di anni
69: 365v.
Bracciali. - Sono elencati
i nomi con questa qualifica, di gran lunga la più numerosa, ed anche la più
importante, quella su cui si regge tutta la vita economica della collettività,
quella che maggiormente caratterizza l'intera comunità: è Seminara anno 1746!
Ad essa è quindi data un maggiore rilevo. I Bracciali sono qui ordinati in un
duplice elenco, per nome secondo la successione delle carte del Catasto, con
l'indicazione dell'età; ed in un secondo elenco per ordine crescente di reddito
netto in oncie, e con l'indicazione del nucleo familiare e del luogo
dell'abitazione.
a) per nome ed età:
1) Antonio Maci, di anni 55: 2v;
2) Tommaso Maci, fratello, di
anni 38: 2v;
3) Antonio Gioffrè, di anni 55:
3v;
4) Antonino Clementi, qm
Domenico, di anni 25: 4v;
5) Bruno Clementi, figlio, di
anni 18: 4v;
6) Marco Clementi, figlio, di
anni 20: 4v;
7) Antonino Re, di anni 35: 10v;
8) Antonino Schimizzi, di anni
50: 11r;
9) Antonino Avellino, di anni 38:
11v;
10) Antonino Nesci, di anni 40:
12v;
11) Agostino Longo, di anni 52:
14v;
12) Agostino Dominici, di anni
55: 16r;
13) Antonino Ameraglia, di anni
86: 18r;
14) Bruno Barritteri, di anni 27:
21r;
15) Antonio Jannello, di anni 40:
21v;
16) Antonio Morabito qm Isidoro,
di anni 63: 23v;
17) Lorenzo Morabito, di anni 26:
23v;
18) Antonio Morabito, di anni 22:
23v;
19) Domenico Morabito, di anni
19: 23v;
20) Antonio Cidoni qm Tomaso, di
anni 50: 25r;
21) Pietro Cidoni, di anni 18:
25r;
22) Antonio La Mantra, di anni
50: 26r;
23) Antonino Casari, di anni 45:
27r;
24) Antonino Costarella, di anni 62:
27v;
25) Andrea Richichi, di anni 40:
28r;
26) Antonino Climensi, di anni
64: 29r;
27) Agostino Vizzari, di anni 25:
29v;
28) Antonio Cavallaro, di anni
50: 31v;
29) Antonino d‘Arenam di anni 40:
32v;
30) Antonino Zillepa, di anni 40:
33v;
31) Domenico Zillepa, di anni 18:
33v;
32) Antonio Cammareri, di anni
40: 35r;
33) Giovanni Cammareri, di anni
18: 35r;
34) Antonio Cuzzopia, di anni 43:
35v;
35) Giovanni Cuzzopia, di anni
18: 35v;
36) Andrea Giofrè, di anni 28:
36r;
37) Antonino Schimizzi qm
Leonardo, di anni 24: 36v;
38) Antonio Candila, di anni 25:
37r;
39) Domenico Milano, di anni 18:
37v;
40) Antonino l’Agliotta, di anni
19: 38v;
41) Antonio Santa Cristina, di
anni 64, bracciale e mastro di seta: 40r;
42) Antonino Santa Cristina, di
anni 20, bracciale dell'arte della seta: 40r;
43) Antonino Benefati, di anni
40: 41v;
44) Antonio Gullo, di anni 22:
42v;
45) Salvatore Gullo, di anni 22:
42v;
46) Michiele Angelo Passarello,
di anni 18: 43r;
47) Domenico Passarello, di anni
30: 43r;
48) Antonio Lamarra, di anni 35:
44r;
49) Antonio Cristofalo, di anni
22: 45v;
50) Antonio Tripodi, di anni 40:
46v;
51) Giovanni Tripodi, di anni 18:
46v;
52) Domenico Tripodi, di anni 14:
46v;
53) Antonino Cavallaro, di anni
66: 47v;
54) Bruno Cavallaro, di anni 35:
47v;
55) Antonio Smeraglia, di anni
40: 49r.
56) Antonino Muscato, di anni 30:
49v;
57) Antonino Caristi, di anni 55:
50r;
58) Domenico Caristi, di anni 24:
50r;
59) Francesco Caristi, di anni
16: 50r;
60) Antonino Gullo, di anni 40:
51r;
61) Antonino Soraca, di anni 40:
53r;
62) Antonino Giordano, di anni
42: 53v;
63) Antonino Furnari, di anni 18:
54v;
64) Antonino Smeraglia, di anni
40: 58r;
65) Antonino Fullone, di anni 30:
58v;
66) Antonio Catanzaro, di anni
40: 59r;
67) Antonino Pipino, di anni 32:
62r;
68) Antonino Minniti, di anni 40:
62v;
69) Antonio Minniti, di anni 36:
62v;
70) Antonio Lamarra qm Paulo: 66r;
71) Bruno Lamarra, di anni 24:
66r;
72) Antonio Valenti qm Francesco,
di anni 35: 67r;
73) Giuseppe Valenti, di anni 20:
67r;
74) Antonino Santajti, di anni
40: 67v;
75) Antonino D’Oria, di anni 45:
68r;
76) Antonino Musolino, di anni
35: 68v;
77) Pietro La Rosa, di anni 18:
69r;
78) Francesco Cidoni, di anni 21:
69v;
79) Bruno Cidoni, di anni 19:
69v;
80) Antonino Zagari, di anni 38:
70r;
81) Antonio Carella, di anni 25:
70v;
82) Francesco Carella, fratello
di Antonio, di anni 20: 70v;
83) Antonio Pinnacchio, di anni
36: 71r;
84) Antonio Infantone, di anni
40: 72r.
85) Antonino Chiappalone, di anni
43: 72v.
86) Giuseppe Antonio Chiappalone,
figlio di Antonino C., di anni 20: 72v.
87) Antonino Lombardo di S. Anna,
di anni 32: 74v.
88) Antonino Lania di S. Anna, di
anni 30: 75r.
89) Antonino di Febbo di S. Anna,
di anni 50: 76r.
90) Antonino Schiavone di S.
Anna, di anni 24: 76v.
91) Antonino Celi di S. Anna, di
anni 50: 77r.
92) Antonio Punteri di S. Anna,
di anni 45: 77v.
93) Antonino Fidili di S. Anna,
di anni 30: 78r.
94) Antonio Mastrojanni, di anni
35: 79r.
95) Antonio di Luca, di anni 50:
80v.
96)
b) per reddito e nucleo
familiare:
- 13: Agostino
Vizzari, abita in una casetta in campagna, dentro il suo fondo di
terra aratoria, con un nucleo familiare di quattro persone.
- 14: Antonio
Jannello, abita in casa propria, nel borgo di San Francesco, con un
nucleo familiare di quattro persone e un netto di oncie quattordici.
- 15: Antonino
Nesci, abita in casa propria, in contrada li Pignatari, con un
nucleo familiare di sei persone, e un netto di quindici oncie.
- 20: Antonino Casari,
abita in casa propria, nel borgo di San Francesco d’Assisi, con un nucleo di
cinque persone e un netto di 20 oncie.
- 22: Antonino
Schimizzi, abita in casa propria, con un nucleo familiare di tre
persone e con 22 oncie di netto.
- 28: Antonino
Ré, abita in casa propria, in contrada Mauriconi, con un nucleo
familiare di tre persone e un netto di oncie 28.
- 34: Antonino
Avellino, residente in Mauriconi, con un netto di oncie: 34.
- 34: Antonino
Clementi, residente con il "figliastro" Bruno Calojaro.
- 38: Antonino
Maci, residente nel quartiere il Portello, con un netto di oncie:
38.
- 44: Antonino
Clementi qm Domenico, residente nel borgo di Santa Maria La Porta,
con un netto di oncie: 44.
- 65: Agostino
Longo, abita in casa propria, nel quartiere de Santissimo, con un
nucleo familiare di 4 persone e con netto di oncie 65, a fronte di un reddito
stimato di 83 e pesi dedotti di 18.
- 72: Antonino
Giofrè, abita in casa propria nel borgo di San Francesco d’Assisi,
con un netto di oncie: 72.
- 84: Antonino
Dominici, abita in casa propria nel quartiere di San Giuseppe, con
un nucleo familiare di sette persone, e un netto di oncie: 84.
Canonici: Sono qui di
seguito elencati i canonici viventi e citati all'epoca del Catasto. Per
l'elenco completo dei Canonici dalla Fondazione delle due collegiate in poi è
in corso di redazione un distinto Dizionario. Qui nell'anno 1746 appaiono in
ordine casuale: 1) il canonico don Giuseppe d’Alessandro: 2r, 10r, 45v, 139r,
308r, 335r, 341v, 344v, 450v, 466v, 473r. - 2)
Ceramidari: Il primo ad
essere indicato per questo mestiere è Antonino Sofi, di anni 30: 23r, ma di cui
si dice che presentemente è al servizio di don Antonio d’Alessandro nel cuo
Fuoco è registrato come servo. Seguono nell'ordine:
2) Michiele Ceravolo, di anni 35:
316r.
Non ve ne sono altri.
Chiancheri: Il
"chianchero" che si trova a c. 48v sta per macellaio, come ci
chiarisce sulla rete un dizionario del dialetto napoletano (Giacco, 46:
chianchiero). Ma si trova anche nel dialetto calabrese con altra grafia: chjanchèri
(Martino, 292). Sono chianchieri nella Seminara del 1746 tutti i componenti
della famiglia di Antonino Polimeni: 48v, di anni 70, con il figlio Stefano, di
anni 35, Giuseppe di anni 27, Domenico di anni 22 e Francesco di anni 20. Non
vi sono altri macellai fuori di questa famiglia. Hanno un netto di 146 oncie,
che non è poco rispetto alla media, ma si tratta di sei persone che esercitano
lo stesso mestiere e vengono contabilizzati insieme sotto il Fuoco del padre
Antonino.
Chierici. - Nell'ordine in
cui appaiono nel Catasto: 1) Antonio d’Agostino, di anni 20, figlio del
massaro Antonio d’Agostino (13r) e di Maria Genoese. Non è tassata per lui
nessuna industria.
Conciatori. - Sono
elencati con questa qualifica, in duplice ordine, numerico di successione nel
catasto e per fasce di reddito.
1) Antonio Masseo, di anni 30: 1r.
Il testo è in larga parte mutilo e può essere ricostruito con la consultazione
della revela.
2) Antonio Cascetta, di anni 40:
17v;
3) Antonio Russo d’Oliveri, di
anni 64: 22r;
4) Antonio di Condina qm
Francesco, di anni 33: 59v;
5) Domenico Zetera, di anni 37:
120v;
6) Domenico Grillone, di anni 40:
138v;
7) Domenico Grio, di anni 50, che
non fa più arte ed è giudice a contratti: 147v;
8) Domenico Latino, di anni 76:
149r;
9) Francesco Muscari, di anni 21:
173v;
10) Antonio Muscari, di anni 20:
173v;
11) Francesco Melara, di anni 50:
297v;
12) Giuseppe Muscari, di anni 40:
230v;
13) Giacomo Melara, di anni 60:
236r;
14) Giuseppe Grio, di anni 62:
242r;
15) Giuseppe Nesci qm Domenico,
di anni 56: 261v;
16) Martino Nesci, conxiatore
lavorante, di anni 55: 317r;
17) Pietro Muscari, lavorante
conciatore, di anni 67: 346v;
18) Stefano Nesci, di anni 40:
358v;
19) Santo Prudoti, di anni 40:
365r;
20) Santo d’Arena, di anni 43:
366v;
21) Stefano Nesci, qm Domenico,
di anni 50: 368v.
Condina (di) Antonino quondam
Filareto: v. Pignatari, n. 15v.
- 56: Antonino Russo, vive nel borgo dei Pignatari,
con un nucleo familiare di cinque persone e un netto di 56 oncie.
- 66: Antonio
Masseo, vive in Santa Maria La Porta seu li Pignatari, con un netto
di oncie: 66.
Dottori Fisici. - Sono indicati nell'ordini in cui compaiono
nel Catasto Onciario: 1) Francesco Zangari (5v, 13v), menzionati come loro
confinante di terreni da don Antonio d’Alessandro e dal massaro Antonio
d’Agostino.
Droero: Noi leggiamo
“droero" e" panniero" (vedi) per indicare il mestiere di
Giuseppe Tudesco a c. 279r. Droero dovrebbe stare per droghiere e le drogherie
facevano un tempo le veci di farmacia. Negli anni cinquanta del secolo scorso
in Seminara ricordo come ancora esistente una bottega con l'insegna di
Drogheria, termine italianizzato per una gamma di grafie dialettali registrate
da Martino, op. cit., 417. Nel 1746 Giuseppe Todesco è il solo "droero e
panniero" registrato nel catasto: vendeva erbe e panni in una stessa
bottega.
Eremiti: È indicato come
eremita nella Chiesa di S. Maria delle Grazie a 208v Francesco d’Olio di anni
55, mentre suo figlio Giuseppe di anni 22 è serviente del canonico Sanchez.
Altro eremita, nella chiesa del Soccorso, è Giuseppe Russo, di anni 70,
fratello di Antonio Russo d’Oliveri, conciatore di anni 64: c22r. Non ci sono
altri eremiti nel Catasto.
Evangelista Antonino: v.
Pignatari, n. 1.
Fabbricatori: sono
indicati con questa qualifica:
1) Domenico di Luca, di anni 43,
fratello di Antonio di Luca bracciale: 80v.
Fatigatori: è detto
“fatigatore" ed allo stesso tempo "servo delle monache dell’Annunziata"
il cinquantenne Antonino Graniti: 71v. Segue con la stessa qualifica di
"fatigatore": 2) Giuseppe Gaglioti, di anni 20: 317v. Non ve ne sono
altri con questa qualifica professionale.
Ferrari: è detto mastro
ferraro Domenico Benedetto, di anni 45: 153v. È pure ferraro suo figlio Bruno
di anni 23 e l'altro Michiele di anni 20: 153v. Lo era pure Giuseppe Benedetto,
di anni 85: 254v, e lo continua ad essere il figlio mastro Antonio Benedetto di
anni 30: 254v. Lo è anche Gennaro Benedetto, di anni 59: 263v. È mastro ferraro
Gennaro Benedetto di anni 59 e suo figlio d’arte Bruno di anni 30: 263v. È
ferraro anche Paulo Genoese, di anni 45: 338v.
Fattore: esattamente
“mastro fattore" è detto a c. 192v Francesco d’Arena, di anni 40. È il solo registrato con quesya
qualifica professionale.
Funari: è indicato come
"funaro" il capofuoco Antonino Pipino, di anni 36: 34v. Seguono
nell'ordine: 2) Francesco Ricevuto, mastro funaro, di anni 55: 178v. 3)
Salvatore Ricevuto, di anni 30: 363r.
Garzoni. - Vengono qui
elencati nell'ordine in cui li si trova in successione volume del Catasto
Onciario: 1) Tomaso di Genua, di anni 17, garzone del massaro Antonio
d’Agostino.
Non è tassata per lui alcuna industria: 13r.
2) Giovanni Mazzarone, di anni 30, garzone presso Antonio Candido di S. Anna:
73r. 3) Antonio Barritteri, di anni 20, garzone presso lo stesso Antonio
Candido di S. Anna: 73r. 4) Antonio Filetti, di anni 50, è registrato come
Fuoco a se stante, ed è detto "bracciale", ma poco pià avanti si
specifica che "non possiede cosa alcuna vivendo a garzone, come dice nel
suo rivelo": 83v. E dunque il termine "bracciale" può ben
significare anche "garzone". 5) Francesco Garufi, di anni 35, è detto
garzone presso Domenico Caracciolo massaro: 127v. È tassato per oncie 12. 6)
Francesco Laganà, di anni 22, è egualmente garzone presso lo stesso massaro
Domenico Caracciolo: 127v. È pure lui tassato per oncie 12. 7) Francesco
Artisano, di anni 40, è garzone presso Domenico Grillo mastro conciatore e ha
un'industria di 12 once: 138v.
Giudici: Sono indicati
come "giudice a contratto" con caratterizzazione professionale i
seguenti nomi:
1) Carmine Dormi, di anni 46:
110v;
2) Domenico Grio, mastro
conciatore che non fa più arte, ed è “giudice a contratti”, di anni 50: 147v;
3) Francesco Barba, regio giudice
a contratti, di anni 70: 183r;
4) Giuseppe Melara, di anni 62:
237r;
5)
Ioculano Nicola:
Pignataro, di anni 40, v. 326v.
Magnifici. - Sono indicati
con questo attributo: 1) Pietro Pifano (9r), al quale il mastri pignataro
Antonino Evangelista paga una rendita annua di carlini sette per una sua casa
in contrada li Pignatari.
Maritaggi. - Il Regio
Sacro Monte (322v) dichiara come "deduzione" di pesi la spesa di 400
ducati di cui uno di duecento, e gli altri quattro di cinquanta ciascuno. | Il
principe Scipione Spinelli paga ogni anno ducati 32 per due maritaggi di 16
ducati cadauno: 594v.
Massari. - Il primo che si
incontra nel Catasto lo si mette qui in elenco con lo stesso criteri che per i
bracciali:
- 194: Antonio d’Agostino, che
abita in casa propria nel borgo di San Francesci di Assisi, ha un nucleo
familiare di sette persone, incluso il garzone, con un netto di oncie 194 e
grana sette.
Mastri di seta: È indicato
con questa qualifica di "mastro di seta" insieme con quella di
bracciale il capofuoco Antonio Santa Cristina, di anni 64: 40r. Non sono
indicate altre professione specificatamente riferite alla lavorazione della
seta, ragion per cui la qualifica di bracciale deve intendersi come generico e
non legata necessariamente al lavoro nei campi in lavori agricoli.
Molinari. - Esercita il
mestiere di Molinaro: 1) Antonio Barritteri, di anni 30. Non sembra essere un
mestiere molto redditizio se Antonio non possiede nessun altro reddito oltre a
quello proveniente dal suo somaro, che gli servirà come mezzo di trasporto, e
vivendo tutto il suo nucleo familiare delle “loro proprie fatighe”. Segue
nell'ordine: 2) Antonio Passarello, di anni 50: 43r; 3) Antonino La Rosa, di
anni 24: 69r; 4) Domenico Milino, di anni 40: 122v; 5) Domenico Managò, di anni
45: 143v; 6) Elia Managò, di anni 40: 168v; 7) Gennaro Oliva, di anni 50: 248r;
8) Paolo Fullotta, di anni 35: 340v; 9) Paolo Solamo, di anni 45: 347r; 10)
Paseo di Caria, di anni 55: 347v; 11) Paulo Tripodi, di anni 40: 355v.
Monache: 1) suor Agata
Fontana, professa nel monastero dell'Annunziata (382v). - 2) Artemisia
d’Alessandro, monaca in San Mercurio. - 3) Francesca Vicari, monaca bizzocca.
4) Agata Colajaro, monaca della SS. Annunziata. 5) Gerolama Sanchez, monaca nel
monastero dell'Annunziata. 6) Carmonsina Coscinà, monaca claustrale. 7) Teresa
Franco, monaca professa in San Mercurio. 8) suor Mattia di Franco, monaca
professo in San Mercurio. 9) Anna Franco, monaca professa in San Mercurio. 10)
Biatrice Franco, professa in san Mercurio. 11) Lucrezia Sanchez, professa in
san Mercurio. 12) Agata Vicari, professa nell'Annunziata. 13) Chiara Rossi,
professa nell'Annunziata. 14) Cecilia d’Aquino, professa in San Mercurio,
sorella di Geronimo d’Aquino e zia di Tiberio Aquino. 15) Anna Maria Monizio,
professa nell'Annunziata. 16) Degnamerita Rossi, professa nell'Annunziata. 17)
Giulia Domenica Rossi, novizia nell’Annunziata. 18) Signora Domenica Rossi,
professa nell'Annunziata. 19)
Morè Bruno: v. Pignatari,
n. 9.
Morè Francesco: v.
Pignatari, n. 14.
Mulattieri: Se ne trova
uno scritto "mullattiero" al servizio del nobile don Domenico di
Franco e si chiama Giuseppe Chiemi. Altro mulattiero con suo proprio Fuoco, nel
quale è registrato: Domenico Gentile, di anni 60: 150r.
Nobili. - Sono indicati
con questa qualifica, e in ordine di reddito netto:
-
Don Antonio
Grimaldi, “del ceto dei nobili”, vive anche lui nel quartiere del
Belvedere, con un nucleo di 14 persone, servi inclusi, che "abitano uniti”
nella stessa casa, evidentemente abbastanza ampia per contenerli tutti. Il
termine "Belvedere" lascia pensare a una vista su tutta la Piana,
ancora oggi possibile dai punti alti di Seminara, per quanto possa essere stata
trasformata in particolare dal terremoto del 1783. Il netto di Antonio
Grimaldi, nonno del filosofo Francescantonio, è di 723 oncie, quasi il doppio
di quello calcolato ad Antonio d’Alessandro. È forse utile anche calcolare come
si arriva a questa somma. Le entrate sono di 790 oncie, e le uscite (i
"pesi da dedursi”) sono di appena 66 oncie circa. Da cui l'attivo di 723.
A fronte don Alessandro ha entrate stimate per 922 oncie circa, e uscite di
553, con un netto di 238 oncie. Chi fra le due famiglie è più ricca? Contano le
maggiori entrate dei d’Alessandro o le minori uscite dei Grimaldi, che hanno
così un netto maggiore, da poter venire tassato? Non è nostro compito
investigare la veridicità e attendibilità delle dichiarazioni di redditi
dell'epoca e relativa stima e tassazione.
- don Antonio
d’Alessandro, di anni 28, "nobile" abita nel quartiere
Belvedere, con un nucleo familiare di 19 persone, inclusa la servitù, e con un
netto in oncie: 368. -
- Don Francesco Antonio
Mezzatest: 215r-218r. Di anni 50. Il suo reddito è cospicuo, ma forse è saltata
qualche pagina finale: nel Catasto non si legge il suo Netto. Occorre
consultare la Revela.
-
Tiberio
Aquino, di anni 30", pure lui "del ceto dei nobili",
che fino a questo momento si colloca in terza posizione assoluta per reddito
netto con 255 oncie di netto.
Ortolano: è così indicato
il solo Antonio Milano, di anni 40, che ha un nucleo familiare di otto persone
ed abita in casa propria nella contrada s. Perrello. Il figlio Domenico è
registrato come "bracciale", senza ulteriore specificazione. Il
reddito netto in oncie è di 50 oncie, grana venti e piccoli otto: c. 38v.
Ospidalero: è indicato
espressamente con questa qualifica professionale di "ospidalero" il
mastro Antonino Scidà barbiero (41r) che «abita nelle camere dell’Ospedale come
ospidaliero» (41r). Non ci sono altre figure professionali indicate allo stesso
titolo.
Panetteri. - Sono indicati
come panetteri i seguenti: 1) Antonio Lamarra, di anni 44: 39v; 2) Antonino
Lamarra, fratello di Antonio, di anni 36: 39v; 3) Matteo d’Agostino, di anni
54: 313r.
Pannieri: È indicato ad un
tempo come "droero" (vedi) e "panniero" Giuseppe Tudesco a
c. 279r. Si può pensare tanto che confezionasse lui stesso le droghe e i panni
e che le vendesse pure. Non abbiamo fino elementi maggiori.
Pignatari. - Sono indicati
come pignatari i seguenti intestatari dei Fuochi con eventuali loro conviventi
che esercitano pure essi l'arte o, se troppo giovani, i loro nomi si ipotizzano
come possibili apprendisti e continuatori dell'arte, come pure si indaga sui
matrimoni contratti, se endogeni allo strato sociale dei pignatari, basandosi
anche su fonti parrocchiali o notarili. Viene fatta anche menzione del possesso
eventuale di fondi agricoli o di altri redditi. È anche indicato il luogo
dell'abitazione e se la casa è in proprietà o in affitto. Non sono indicati
analiticamente i pesi da dedursi, ma è dato il reddito netto in oncie, se vi è un Netto.
- 1) Antonino
Evangelista: 9r, mastro pignataro di anni 60, del quondam Domenico. Abita
in casa propria e in altra che tiene attigua per comodo nella contrada dei
Pignatari. Per Antonino Evangelista è data la specificazione di Mastro. È
presumibile che lavorassero con lui come pignatari i figli: Bruno, di anni 20,
Giuseppe di anni 18, e Francesco di anni 14. Restano a lui di netto: oncie 100.
- 2) Condina
(di) Antonio qm Filareto: 15v. Di anni 35. Con fratello
convivente, Pietro, di anni 25. Abitano nel borgo dei Pignatari. Figli maschi: Felice, figlio di anni 5. Possiede
un fondo alborato di moggia due in contrada San Giovanni, stimata la rendita
per annui carlini trenta otto e mezzo. Tolti i pesi da dedursi, restano di
netto oncie trentadue. Non è però indicato il reddito proveniente dall'attività
di pignataro né è detto se Antonio lavora anche il fondo che possiede.
3) Antonino Russo qm Paulo, di anni 35: 42r; -
4) Antonino Terranova, di anni
35: 52r-52v. Nella scheda vi sono evidente incongruenze se posta in relazione
con 355r. Antonino e Paulo sarebbero fratelli figli dello stesso qm Domenico e
della stessa madre Muscari segnata una volta come Giovanna e l'altra come Anna,
presso entrambi i figli con anni dichiarati di età differenti. La consultazione
delle Revele si rende qui necessaria. È chiaramente tuuta una famiglia di
Pignatari, cosa che qui a noi interessa.
5) Antonio Valenti, di anni 50:
64r; -
6) Bartolo Vangelista, di anni 62:
91v; - 7) Bruno Vangelista, figlio di Bartolo, di anni 26: 91v; - 8) Saverio
Vangelista, altro figlio di Bartolo, di anni 18: 91v; -
9) Bruno Morè, di anni 23: 101v;
-
10) Elia Terranova qm Mercurio,
di anni 38: 167r; - 11) Antonio Terranova, fratello di Elia, di anni 26;
- 12) Egidio Vangelista,
di anni 39: 168r. È sposata con Paula di Luca, di anni 34. Suoi figli maschi,
probabili successori nell'arte, ma ancora troppo giovani, sono Giuseppe di 7
anni e Vincenzo di 3. Abitano non nel quartiere dei Pignatari, ma in contrada
Belvedere seu San Francesco di Paula, con il peso di annui grana 80 di censo
bullale dovuti a reverendo don Gregorio Silvestri. Non possiede altri beni di
sorte alcuna vivendo colle sue braccia.
- 13) Francesco Schimizzi,
di anni 32: 185v. A differenza di altri pignatari, Francesco ha un reddito
netto di oncie 19.10. Abita in una casa di affitto per la quale paga tre ducati
annui. Ha un fondo vitato, minuscolo di tre quarti di moggio, confinante con la
vedova di Antonino Gullo, forse una parente della moglie che fa pure Gullo di
Cognome, Francesca di anni 24. All'età di 32 ha tre figlie e nessun maschio cui
trasmettere l'arte, se ha bottega propria. Ha pure una casa in proprietà che a
sua volta affitta, a ducati quindici, in contrada Portello, e sulla quale paga
ai Domenicani un censo bullale di cinque carlini annui.
14) Francesco Morè, di anni 37:
202v;
- 15) Francesco Russo, di anni 40: 204v. Sposato
con Francesca Vangelista, ha quattro figli maschi: Antonio di anni 11, Vincenzo
di 8, Pasquale di 6, e Giuseppe di 2. Abitano in casa propria nella contrada
dei Pignatari.
- 16) Giuseppe Russo
qm Marco, di anni 44: 261r. Di anni 44, sposato con Anna Managò di anni 35. È
suo figlio Antonio di anni 13. Altro figlio di anni 11 è Francesco. Vive con
lui il fratello Antonino, di anni 29, del quale non è indicato il mestiere.
Abita in casa propria in contrada Li Pignatari. Ha dei beni che gli fruttano un
netto di oncie ventinove.
- 17) Matteo Evangelista,
di anni 50: 310v. Ha un figlio di nome Giuseppe, di anni 10. Ho poi solo figlie
femmine. Abita in casa propria non in contrada Pignatari, come la maggior parte
dei suoi colleghi, ma in contrada Le Carceri. Possiede un fondo di olive ed ha
un netto di oncie tredici.
- 18) Nicola Schimizzi,
di anni 40: 326r. Di anni 40, è sposato con Francesca Terranova di anni 30, da
cui ha il figlio Antonio di anni 8, e due altri minori. Oltre alla sua arte,
non possiede beni di sorte veruna. Abita in casa che affitta da mastro
Francesco Marano.
- 19) Nicola Ioculano,
di anni: 326v. Di anni 40, è sposato con Antonia Donato di anni 25, che le ha
dato quattro figli: Domenico di 11 anni. Se i dati del catasto non sono
erronei, era già madre a 14 anni. Ma allora ci si sposava molto giovani. Altro
figlio di nome Matteo ha nove anni. Ve ne sono altri due minori di cui non è
dato né il nome né il sesso. Abitano in casa propria in contrada La Grazia.
Nicola non possiede beni di sorte veruna.
- 20) Paulo Marano, di anni 60: 344r;
- 21) Paulo Terranova qm
Domenico, di anni 45: 355r. Nella scheda vi sono evidenti incongruenze se posta
in relazione con 52r. Antonino e Paulo sarebbero fratelli figli dello stesso qm
Domenico e della stessa madre Muscari segnata una volta come Giovanna e l'altra
come Anna, presso entrambi i figli con anni dichiarati di età differenti. La
consultazione delle Revele si rende qui necessaria. È chiaramente tutta una
famiglia di Pignatari, cosa che qui a noi interessa.
22) Michiele Terranova, fratello di Paulo, di
anni 20: 355r. La scheda che ne parla è la stessa di quella di Paulo: 355r,
dove è detto pignataro, già formato nell'arte.
- 23) Santo Marano, di anni 50: 359v; - 24)
Stefano Ioculano, di anni 48: 367v; - 25) Vincenzo Rosso, di anni 18: 378r.
Povero: è registrato nel
Catasto come "povero" ed "inabile alla fatiga" il solo
Bruno Russo: 91r. Abita nondimeno in casa propria in contrada il Santissimo,
sopra la quale paga annui carlini quindici alla Corte baronale. Non ci sono
altre registrazioni ufficiali di “poveri".
Religioso cappellano: con
questa qualificazione è indicato Pietro Dominici (16r), censito nel fuoco di
suo padre Antonino Dominici (16r).
Russo Antonino qm Paulo:
v. Pignatari, n. 3.
Russo Francesco: v.
Pignatari, n. 15.
Russo Giuseppe qm Marco:
v. Pignatari, n. 16.
Sagrestani: 7v. - Il
Sagrestano della chiesa dello Spirito Santo riceve ogni anno da don Antonio
d’Alessandro un legato perpetuo di venti carlini per il suono della campana. |
Fa il sagrestano il figlio diciottene del barbiere Carmine d’Agostino. Si
chiama: Antonino (119r).
Scarpari: 137r, 157v,
205r, 224r, 244v, 269v, 332v, 336v, 337v, 341r, 351v, 362r, 371v, 551r. - È
indicato come esercitante questo mestiere: 1) Domenico Tudisco, mastro
scarparo, di anni 75, decrepito; 2)
Domenico Caldarazzo, di anni 35: 157v; 3) mastro Francesco Rodinò, di anni 45:
205r; 4) il figlio Vincenzo Rodinò, di anni 18: 205r; 5) Antonio Tarantino, di
anni 25: 224r; 6) mastro Giacomo Tedesco, di anni 37: 244v; 7) Giuseppe Murtari, di anni 40: 269v; 8)
Paulo d’Amico, di anni 30: 332v; - 9)
Paulo Millino, di anni 35: 336v; - 10) Paulo Tudesco, di anni 40: 337v; - 11)
Pietro Tudesco, di anni 45: 341r. - 12) Paulo Currao, di anni 50: 351v; - 13)
Stefano Tudesco, di anni 52: 362r; - 14) Tomaso Licopoli, mastro scarparo, di
anni 43: 371v; - 15) Antonio Costanzo di Messina, di anni 60: 551r; - 16) il
figlio Paulo Costanzo, di anni 22: 551r.
Schimizzi Francesco: v.
Pignatari, n. 13.
Scolari: è indicato come
“scolaro d’umanità” Felice Morabito, di anni 15, figlio di Giuseppe Morabito qm
Antonio: 240v. Non sono dati altri casi simili.
Scrivani: È indicato come
"scrivano" di mestiere Antonio Cidoni qm Francesco, di anni 44: 69v.
Non ve sono altri che facciano questo mestiere. Nel 1741, nell'accingersi a
riscrivere la sua Platea di famiglia, Tiberio d’Aquino, nel rispondere a chi
gli diceva che il suo testo era scorretto, replicava - forse del tutto
seriamente - che l'ortografia non era il suo mestiere, forse intendendo
seriamente che esercitava questo mestiere il concittadino Antonio Cidoni, ma
non lui...
Soldati: è nominato come
"soldato di S.M." Domenico Costa, maritato con Grazia di Condina, che
ha una figlia di anni 10 e per questo vive in casa del mastro Antonio di
Condina, conciatore, di anni 33: 59v. Non si trovano nel Catasto altri soldati
di S.M.
Terranova Antonino: v.
Pignatari, n. 4.
Terranova Antonio qm Mercurio:
v. Pignatari, n. 11.
Terranova Elia qm Mercurio:
v. Pignatari, n. 10.
Tintori: È detto
"tintore" e pure "mastro" il capofuoco Antonio Tomeo, di
anni 45: 56r. Segue nel Catasto anche mastro Gregorio Mangione, di anni 30:
245v. Giuseppe D’angelo, anche lui mastro tintore, di anni 40: 294r.
Vagabondi: È indicato con
la l'appellativo di "vagabondo" il chierico Giovanni Scidà, di anni
25, figlio di Antonino Scidà, mastro barbiero: 41r. Altro “vagabondo"
Salvatore Domana, marito di Serafina Currao, detta "quasi vedova",
perché il di lei marito, cioè Salvatore, è "vagabondo in S. Luca".
Non sono indicati altri "vagabondi" seminaresi.
Valenti Antonio: v.
Pignatari, n. 5.
Vangelista Bartolo: v.
Pignatari, n. 6.
Vangelista Bruno: v.
Pignatari, n. 7.
Vangelista Egidio: v.
Pignatari, n. 12.
Vangelista Saverio: v.
Pignatari, n. 8.
Vaticale: fanno questo
mestiere i fratelli Antonino e Bruno Federico, di anni 32 e 30: 30r Seguono con
la stessa qualifica: 3) Antonio Gatto, di anni 45: 63v. 4) Bruno Janaro, di
anni 30: 90r. 5) Bruno Arcaro, di anni 30: 98v. 6) Filareto Arcaro, fratello di
Bruno, di anni 24: 98v. 7) Bruno Ricevuto, di anni 22: 178 v. 8) Pietro Napoli,
di anni 50: 333v. 9) Domenico Finamò, di anni 34: 552r.
Vitalizi: per vitalizi non
specificati nel Catasto il principe Scipione Spinelli paga ducati 29.13 annui:
594v.
Vittovagli: Di Antonino
Giofré (3v), bracciale, si legge che "tiene applicati in
negozio di vittovagli docati cinquanta”, e possiede inoltre due somari.
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