29.11.18

Catasto Onciario di Seminara: Fuochi: 110r: Carmine d’Alessandro, pittore.

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ANNOTAZIONI a 110r.

Alessandro (d’) Carmine: 110r. -  Pittore, di anni 56. È sua moglie Petronilla Lanzo, di annu 40. Loro figli: Lorenzo, figlio pittore, di anni 28; Michiele, figlio di anni 12; Giuseppe, figlio di anni 7; Antonio, figlia in capillis di anni 19; Maria, figlia in capillis di anni 17; Rosa, figlia in capillis di anni 13. Abita in casa propria in contrada lo Squaturchio , sopra la quale paga annui carlini ventiquattro e quattro grana a Leonardo Zirilli di Varapodi. Possiede un fondo vitato in contrada l’Addellaria, di moggia due, confinante con i beni di Michiele Tomeo e di Agostino Longo, stimata la rendita per annui ducati tre. Sopra il qual fondo paga un censo perpetuo di annui carlini ventitrè, grana tre e piccoli otto. Restanno di netto oncie trenta, grana sei e piccoli quattro.

Nota:
Can. Domenico Silvestri
Carmine d’Alessandro e suo figlio Lorenzo sono gli unici pittori registrati come tali dal Catasto. Ed escludiamo l'ipotesi che per pittore si possa intendere all'epoca del catasto un odierno imbianchino, a volte indicato nel linguaggio corrente con il nome di pittore. È tuttora conservato e da me visto, in Roma, dalla famiglia Silvestri un dipinto del canonico don Domenico Silvestri che nel 1746 viveva in Seminara ed era registrato dal catasto come "Ecclesiastico Secolare Cittadini". Al momento, allo stato delle ricerche, non è dato sapere se Carmine d’Alessandro fosse apparentato con i d’Alessandro del ceto dei nobili. Non essendo noto il nome del pittore autore del ritratto del canonico Silvestri, considerato i tempi di posa necessari per eseguire un ritratto, considerato lo stato delle comunicazioni stradali del tempo, essendovi in Seminare due pittori, padre e figlio, di 56 e 28 anni, non pare azzardata l'ipotesi che gli autori del ritratto, non firmato, siano stati uno dei due seminaresi: o il padre o il figlio. Continueremo le nostre ricerche, per suffragare l'ipotesi, ma sarebbe questo il caso dell'unico dipinto di un pittore seminarese. A maggior ragione. Si può ben ipotizzare che i due pittori non abbia eseguito un solo dipinto in tutta la loro esistenza professionale. Se non sono andati tutti distrutti dal terremoto del 1783, può darsi il caso che ne esistanto altri da qualcheb parte. E chissà che oltre a dei ritratti non abbia dipinto anche qualche paesaggio della Seminara del Settecento. Sarebbe una scoperta eccezionale per la storia seminarese.

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TABELLE RIASSUNTIVE
Sommario: Fuochi 1v-12r.
C. Per oncie.
FONTI PARALLELE, coeve, antecedenti e successive:
1. Platee: Platea Aquino.
2. Le ragioni di Seminara, nella lite 1756 con il R.S.M.
3. Platea Mezzatesta.
4. Platea S. Francesco d’Assisi.
5. Liste di carico della Cassa Sacra: Seminara.

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