B. Home. §3. ↔ §5.
Devo alla cortesia della Dott.ssa Giuliana Adorni la comunicazione dei dati che seguono e che ci consentono di aprire una nuova serie di post nei nostri Materiali per una Storia di Seminara. Pubblico il testo della Comunicazione integralmente come da Lei a noi giunta. Su questa base andremo poi a fotografare le pagine dei registri, pubblicandole singolarmente aggiungendovi ogni altra notizia che potremo ottenere da altre fonti. È da dire che la “scoperta” di un rilevante numero di Laureati alla Sapienza di Roma ci ha un poco sorpreso in quanto per un abitante della Calabria era più vicina e naturale l'Università Federico II di Napoli, il cui prestigio non era inferiore a quello della Sapienza di Roma. Ci aspettiamo perciò di ritrovare in Napoli un numero maggiore di Laureati rispetto a Roma, e tutti quanti costituiranno una bella serie dei Dottori di Seminara. È da ricordare altresì che come abbiamo appreso dal Catasto Onciario, fondato nel 1584, sull'eredità lasciata ai Seminaresi dal Beato Leone, era previsto dagli utili del Monte Pietà oltre alle somme dedicate anche ai Maritaggi pure una sorta di borsa di studio di 60 ducati (annui? in quante borse?) per quanti andavano a studiare. Allo stato delle ricerche il mio sospetto è che gli stessi seminaresi, per il genio distruttivo che li contraddistinge, e che ha portato a picconare la lapide commemorativa del Beato Leone, abbia fatto fallire queste benefico Istituzione, eretta sul modello del Monte di Pietà di Napoli, che si è poi sviluppato nel maggiore Istituto bancario del Regno, e che è poi stato rapinato dal Regno sabaudo conquistatore del Sud. Ma queste sono esternazioni da verificare. La linea di ricerca che resta aperta è la seguente: a chi ed in quale misura e da quale anno i 60 ducati sono stati erogati dal Monte di Pietà di Seminara?
• Ancora qualche annotazione. Sono preziosi i pochi dati antecedenti al 1600. Prima di questo anno in ciò che è rimasto in Seminara, archivisticamente parlando è il deserto. Che ciò che si era conservato sia stato trafugato dagli stessi Amministratori è cosa che posso dire con certezza. Da uno di questi Amministratori "pentiti" io ho ricevuto uno di questi volumi che con il suo consenso sono andato a restituire, con atto protocollato. L'unica condizione che dovevo rispettare era di non fare mai il suo nome: mai fatto! La sua giustificazione è stata questa: “così facevan tutti!” Ognuno si sceglieva quel che voleva... A me l'occhio è capitato su questo volume, che poi era un assai tristeb volume di sentenze minute della seconda del 1874 , se ben ricordo, dove vi si leggeva storie di ordinaria miserie, o scene divertenti di Soci che non pagavano la tessera del Circolo. Voglio sperare che questa mia Nota serva a far ritornare - in modo discreto e indolore - come “bene comune”, a disposizione di tutti, quanto ancora si è conservato intatto e si trova indebitamente presso privati.
• Altra nota: Dall’Archivio Segreto Vaticano, per l’anno 1693, esce fuori un Geronimo Grimaldi, laureato a Roma. Da questa Famiglia vengono fuori quelli che sono stati in epoca storica verificabile i maggiori intellettuali di Seminara di Fratelli Domenico e Francesco Grimaldi, che quindi avevano in famiglia una tradizione di studi, quasi certamente iniziata in Seminara, presso i Basiliani, e quindi conclusa o a Napoli o a Roma. Deboli sono le notizie storiche che documentano il radicamento del monumentato Barlaam “da Seminara”, personaggio che appartine alla comunità della chiesa, dei filosofi, dei teologi più che non al vissuto quotidiano seminare, di cui per il duecento-trecento tutto è ignoto, per assenza di documenti. Fantasioso, infondato, romanzesco ogni radicamento del pure monumentato Leonzio Pilato, personaggio peraltro intellettualmente meno interessante dei due Grimaldi ai quale più meritatamente il Monumento andava fatto. Peraltro il Leonzio Pilato di cui si sa qualcosa si vergognava della sua calabresità e mai avrebbe accettato di nascere in Seminara. Probabilmente soffre nella sua tomba per il monumento che in Seminara gli è stato eretto suo malgrado.
• Ancora qualche annotazione. Sono preziosi i pochi dati antecedenti al 1600. Prima di questo anno in ciò che è rimasto in Seminara, archivisticamente parlando è il deserto. Che ciò che si era conservato sia stato trafugato dagli stessi Amministratori è cosa che posso dire con certezza. Da uno di questi Amministratori "pentiti" io ho ricevuto uno di questi volumi che con il suo consenso sono andato a restituire, con atto protocollato. L'unica condizione che dovevo rispettare era di non fare mai il suo nome: mai fatto! La sua giustificazione è stata questa: “così facevan tutti!” Ognuno si sceglieva quel che voleva... A me l'occhio è capitato su questo volume, che poi era un assai tristeb volume di sentenze minute della seconda del 1874 , se ben ricordo, dove vi si leggeva storie di ordinaria miserie, o scene divertenti di Soci che non pagavano la tessera del Circolo. Voglio sperare che questa mia Nota serva a far ritornare - in modo discreto e indolore - come “bene comune”, a disposizione di tutti, quanto ancora si è conservato intatto e si trova indebitamente presso privati.
• Altra nota: Dall’Archivio Segreto Vaticano, per l’anno 1693, esce fuori un Geronimo Grimaldi, laureato a Roma. Da questa Famiglia vengono fuori quelli che sono stati in epoca storica verificabile i maggiori intellettuali di Seminara di Fratelli Domenico e Francesco Grimaldi, che quindi avevano in famiglia una tradizione di studi, quasi certamente iniziata in Seminara, presso i Basiliani, e quindi conclusa o a Napoli o a Roma. Deboli sono le notizie storiche che documentano il radicamento del monumentato Barlaam “da Seminara”, personaggio che appartine alla comunità della chiesa, dei filosofi, dei teologi più che non al vissuto quotidiano seminare, di cui per il duecento-trecento tutto è ignoto, per assenza di documenti. Fantasioso, infondato, romanzesco ogni radicamento del pure monumentato Leonzio Pilato, personaggio peraltro intellettualmente meno interessante dei due Grimaldi ai quale più meritatamente il Monumento andava fatto. Peraltro il Leonzio Pilato di cui si sa qualcosa si vergognava della sua calabresità e mai avrebbe accettato di nascere in Seminara. Probabilmente soffre nella sua tomba per il monumento che in Seminara gli è stato eretto suo malgrado.
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Dott.ssa Giuliana Adorni
LAUREATI DI SEMINARA
(REGGIO CALABRIA)
ARCHIVIO DI STATO DI ROMA, Università di Roma
(serie dei “Registra doctorum et decretorum”)
reg. 227, c. 99v e c. 100r:
9 ottobre 1552
Iacobus de Federico de terra Seminarie
(il nome compare lo stesso giorno in due sedute di laurea:
di Vincentius Lago e Vincentius Lanza in qualità di TESTIMONE; nel registro i
nomi dei testimoni sono espressi in ablativo)
LAUREATI
reg. 229, c. 9v: 3
settembre 1565
Dominus Pomponius Bombinus
calaber seminariensis miletensis diocesis
reg. 231, c. 53v: 10
febbraio 1576
Dominus Iacobus Fallacca
de terra Seminarie militensis diocesis
reg. 246, c. 652r:
11 dicembre 1652
Dominus Paulus Ioannes Theosinus
a Seminaria militensis diocesis
reg. 247, c.269r: 26
aprile 1661
dominus Scipio de Silvestris
de civitate Seminarie
reg. 250, c. 144r:
13 aprile 1677
reverendus dominus Silvester Tomeus
terre Seminarie miletensis diocesis
reg. 250, c. 285v: 2
maggio 1679
dominus Thomas Sonnà
civitatis Seminarie
reg. 251, c. 314v: 15
novembre 1684
dominus Scipio Garianus
civitatis Seminarie
reg. 251, c. 319r: 9
dicembre 1684
Silvester Gregorius
terre Seminarie miletensis diocesis
reg. 251, c. 396v: 26
febbraio 1686
reverendus dominus Philibertus de Lauro
civitatis Seminarie militensis diocesis
reg. 251, c. 581r:
17 novembre 1688
dominus Vincentius Silvester
civitatis Seminarie
reg. 251,
c. 593r: 18 gennaio 1689
dominus
Aloisius Silvester
civitatis
Seminarie miletensis diocesis
reg. 252, c. 58r/18:
27 ottobre 1700
reverendus dominus Franciscus Clemente Selipigni
a civitate Seminarie miletensis diocesis
reg. 253, c. 79r/1:
20 maggio 1704
dominus Elias Tuppo
civitatis Seminarie
reg. 253, c. 58r/36:
12 marzo 1711
reverendus dominus Cesar Mezzatesta
civitatis Seminarie miletensis diocesis
reg. 254, c. 11r/54:
25 maggio 1712
dominus Caietanus Clemente
civitatis Seminarie militensis diocesis
( i registri 224 e 225 appartengono alla serie “Registra
expeditionum privilegiorum pro doctoribus, tomo VI e tomo VII”)
reg. 224, c. 63r/37: 11 giugno 1733
reverendus dominus Carolus Chitti
a Seminaria miletensis diocesis
il diploma di laurea rilasciato in forma ordinaria
reg. 224,
c. 88r/74: 17 novembre 1736
reveerndus
dominus Franciscus Franco
civitatis Seminarie militensis diocesis
forma ordinaria
reg. 224, c. 103r/13: 7 marzo 1739
reverendus dominus Ioannes Longo
civitatis Seminarie militensis diocesi
forma ordinaria
reg. 224, c. 30v: 27
maggio 1750
reverendus dominus Caietanus Mezzatesta
e civitate Seminaria diocesis Mileti
forma ordinaria
Una consistente parte della documentazione dell’archivio
universitario antico è confluita nell’Archivio segreto vaticano nei primi anni
del secolo scorso (cfr. il mio ultimo lavoro: “L’archivio dello Studium Urbis fra Archivio di Stato di
Roma e Archivio Segreto Vaticano”, in Annali
di storia delle università italiane, 22, 1/2018, pp. 243-259)
ARCHIVIO SEGRETO VATICANO, Avvocati concistoriali,
“Registrum camerariatus Collegii advocatorum consistorialium”
D-a-III (segnatura originaria)
ora n. 18
c. 39r/59: 13 maggio
1693
Hieronimus Grimaldo
de Seminara
diocesis militensis
c. 66r/48: 4 maggio
1694
dominus Ioannes Celi
e civitate Seminarie
c. 84v/25: 21 marzo
1695
dominus Antonius Gariano
de Seminaria diocesis militensis
c. 88r/54: 11 maggio
1695
dominus Ascanius Silvestro
de civitate Seminaria
c. 88r/55: 11 maggio
1695
dominus Antonius de Franco
de civitate Seminarie
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