3.11.18

Catasto Onciario di Seminara: Fuochi: 215r-218r: don Francesco Antonio Mezzatesta.

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213v-214v. ↔ 218v.
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ANNOTAZIONI a 215r.
Mezzatesta don Francesco Antonio: 215r-218r. - Del ceto dei nobili. Di anni 50. È sua moglie donna Aurelia Grillo di Oppido, di anni 36. Figli: chierico don Gaetano, figlio di anni 14; Agazio figlio di anni 13; Lorenzo figlio di anni 10; Vincenzo figlio di anni 9; Antonio figlio di anni 6; Saverio figlio di anni 3;Mattia figlia di anni 1; sacerdote don Domenico, fratello di anni 41; don Pietro Fratello di anni 48; donna Rosa sorella di 45; don Orazio fratello di anni 32; donna Lucrezia altra sorella maritata in Davoli con don Francesco Gregoraci, di anni 47;  Caterina Rotondo balia di anni 30; Angela Fidili serva di anni 30; Chiara Lojsi serva di anni 14; Bruno di Genua servo di anni 32; Lorenzo Alfarone di anni 20. Abitano unitamente in contrada San Nicola. Possiede esso don Francesco Antonio un feudo rustico seu suffeudo nomato Furia seu Pirara in contrada Cannavà di moggi centodieci circa, alborato e vitato, confinante con il suffeudo di don Antonio d’Alessandro Filippone nomato Muncutorno

ANNOTAZIONI a 215v.
[215v] seu Sedaro, e dei beni della Mensa vescovile di Mileto per cui pagano l’Adoa a questa Università come suffeudo della medesima, dato ad meliorandum seu a censo enfiteutico a diverse persone di Palmi come dalla sua rivela. Posseggono in comune come figli ed eredi del quondam Gaetano e del quondam don Cesare Mezzatesta lor fratello i seguenti beni, e cioè: un fondo alborato in contrada li Candilisi sei la casa di Caracciolo di moggia trenta, confinante con il fondo patrimoniale del suddetto reverendo don Domenico loro fratello, e via pubblica, stimata la rendita per annuid ducati 49. Nella contrada il Feudo di Fiore e Valle di Paseo, seu La Survia fondo alborato e parte selva cedua castagnale di moggia quaranta, confinante con i beni di don Giorgio Rossi, di Domenico Caravari ed altri, stimata la rendita per annui ducati 25. In contrada Lo Schioppo dentro lo stabile del Monastero di San Mercurio due piedi d’albero di celzi negri, stimata la rendita per annui carlini uno. In contrada S. Andrea un fondo di moggia sei, confinante con i beni di don Paulo Marzano, Giuseppe Tudisco ed altri,

ANNOTAZIONI a 216r.
[216r], stimata la rendita per annui […] ed in detta contrada altro fondo detto di S. Venera alborato di moggia diciotto, confinante con i beni del canonico don Paulino Melara, dell’Abbazia di San Fantino ed altri, stiamata la rendita d’ambedue detti fondi per annui ducati 44. In contrada Cermanoli altro fondo d’olive di moggia due, confinante con i beni del magnifico Antonino Anile, di Giuseppe Tudisco ed altri, stimata la rendita per annui carlini 3.75. In contrada Rosea fondo alborato con terre seminatorie di moggia cinque, confinante con i beni dell’abbate don Saverio Sartiani, stimata la rendita per annui ducati 30. In contrada Bottaro un fondo d’olive di moggia quattordici, confinante con i beni del monastero dell’Annunziata, di Luigi Tizzarella e altri, stimata la rendita per annui carlini 10. In contrada Faldella fondo alborato di moggio uno e mezzo, confinante con i beni di Francesco Muscari, di Domenico Nesci ed altri, stimata la rendita per annui ducati 1.30. In contrada La Paterna sei La Torre un fondo alborato e vitato di moggia quarantacinque, onfinante con i beni di don Domenico di Franco ed altri, stimata la rendita per annui ducati 21.

ANNOTAZIONI a 216v.
[216v] Più in detta contrada cioè dentro il medesimo territorio vi è una porzione di moggia quattordici circa per donazione del qm canonico don Cesare Mezzatesta al suddetto chierico don Gaetano suo figlio, stimata la rendita per annui ducati 14.25. In contrada il fiumicello seu l’Olivarito un fondo alborato e vitato di moggia quattordici, confinante con i beni della Mensa vescovile di Mileto, di Stefano Tudisco e altri, stimata la rendita per annui ducati 10. In contrada Santopolo un fondo vitato e in parte seminatorio, di moggia sei, confinante con i beni del canonico del canonico don Domenico Calogero e la via pubblica, stimata la rendita per annui ducati 4.* In contrada S. Vito un fondo vitato di moggia quattro, confinante con i beni di Domenico Barritteri, ed entrata pubblica, ed entrate pubbliche, stimata la rendita la rendita per annui ducati 3.50. In contrada Lo Race un fondo alborato, di un moggio, confinante con i beni dei Domenicani ed il fiume, stimata la rendita per annui ducati 1. In contrada Matarello un fondo alborato di moggia quattro, confinante con i beni di don Domenico di Franco, la via pubblica ed altri, stimata la rendita per annui ducati 2.

Nota:
* Qui il De Leo, nella sua citata edizione critica, a pag. 219, salta di peso quattro righe del testo manoscritto: «In contrada S. Vito un fondo vitato di moggia quattro, confinante con i beni di Domenico Barritteri, ed entrata pubblica, ed entrate pubbliche, stimata la rendita la rendita per annui ducati 3.50.» Ove anche fosse banale svista, ciò non è accettabile né da un punto di vista redazionale (sono menzionate almeno quattro persone, incluso le stesso De Leo) né da un punto di vista editoriale, in una pubblicazione finanziata con denaro pubblico. Per adesso, nella nostra edizione in progress, che richiederà anni di tempo per essere completata, abbiamo esaminato ancora solo poche pagine dell'edizione critica, facendo confronti di testo via via che procediamo nella nostra trascrizione. Ci auguriamo di essere stati sfortunati e che il restante testo non presenti analoghe mende, che tuttavia dovremo segnalare, in quanto - ripetesi - non di carattere banalmente redazionale ed editoriale. Non siamo retribuiti dall'editore Rubbettino per fare lavoro di correzione di bozze, in vista - ci si augura - di una nuova necessaria edizione, che sia per davvero critica.

ANNOTAZIONI a 217r.
[217r] Possiede un trappeto di far oglio in contrada S. Nicola, confinante con la casa del canonico Ranieri e di Domenico Tomarchi, stabilita la rendita per annui ducati dodici. In detta contrada possiede una casa per proprio comodo ed uso di stalla. In contrada La Piazza una casa con bottega che affitta per annui ducati sei, dedotto in quarto per gli acconci, sono ducati 4.50. Possiede due mule e un cavallo per uso proprio e del trappeto. Pecore e capre numero 100, affittate a Paulo Camareri alla ragione di ducati quindici per cento, sono per metà ducati 7.50. Bovi aratori numero due, stabilita la rendita per annui ducati quattordici, per metà sono ducati 7. Possiede un capitale di ducati cinquanta per sua annualità di ducati 1.80 che esige dal magnifico Giovanni Sonnà sopra la sua casa in contrada la Chiesa della Sanità. Più altro capitale di ducati diciotto per l'annualità di ducati 1.80 dal suddetto di Sonnà sopra l’altra casa in detta contrada attaccata all’altra. Un capitale di ducati ottantacinque per la sua annualità di ducati 5.10 da

ANNOTAZIONI a 217v.
[217v] Bruno Federico sopra altra casa in contrada Le Carceri. Più altro capitale dodici e mezzo per l’annualità di ducati 0.75 dal sacerdote don Giuseppe di Genua sopra la casa in contrada Le Carceri. Più un capitale di ducati venticinque per l'annualità di ducati 1.50 dal magnifico don Antonio d’Alessandro sopra il largo dietro la sua casa. Da Carmine Pellizzeri censo perpetuo sopra il fondo di Costa di Grilloducati 0.80. Altro capitale di ducati 70  per la sua annualità di ducati 4.20 da Domenico Giustra sopra la Casa della Nunziata. Esige in Palmi i seguenti censi, cioè: 1) da Gennaro Costa ducati 0.77.6; - 2) da Domenico Managò ducati 0.45; - 3) da Giacchino Safioti ducati 0.45; - 4) da Paulo Clemente ducati ducati 0.82.6; - 5) dagli eredi di Matteo Rotondo ed Elia Barone ducati 1.60; - 6) da Antonio Ascrizzi ducati 0.47. Per un totale di ducati 4.61. Dai quali si deducono ducati 2.89.6 per le suddette tre ultime partite che sono inesigibili e i fondi obbligati deteriorati restano ducati 1.71.6.
Pesi:
Al Monte di Palmi sopra Matarello censo bullale di ducati 6.50. A Bruno Vidario di Melicuccà ducati 8. E più altri pesi che non s'ha potuto liquidare l’indennità

ANNOTAZIONI a 218r.
[218r] dove sono fondati si notano   nel seguente modo: 1) Ai Minori osservanti ducati 13.70; - 2) alla chiesa dei Miracoli ducati 3; - 3) alla Collegiata di 2ª fondazione ducati 2; - 4) alla chiesa di S. Barbara ducati 1.60; - 5) ai conventuali ducati 4; - 6) all’abbazia di San Fantino ducati 0.52.6; - 7) al monastero di San Mercurio ducati 5; - 8) alla chiesa di San Nicola ducati 2; - 9) Al Regio Sacro Monte ducati 29.30; - 10) alla chiesa della Congregazione di S. Biase ducati 4; - 11) a questa Università per capitale di ducati 80 ducati 6.40; - 12) all’Ospedale dello Spirito Santo ducati 18.75; - 13) al medesimo ducati 4.40; - 14) al monastero dell’Annunziata ducati 0.26; - 15) ai Domenicani censo perpetuo ducati 2.42.6; - 16) al medesimo ducati 4.40; - 17) al suddetto Monastero dell’Annunziata ducati 10; - 18) al Monastero di San Mercurio censo perpetuo ducati 0.80; 19) ai padri conventuali ducati 0.40. - Più per la celebrazione di due messe la settimana legato del canonico don Gregorio suo fratello ducati 15.60. Più altre due messe la settimana altri ducati 15.60. Alla Collegiata per un anniversario di detto qm canonico ducati 2.10. Al signor don Francesco Gregoraci per resto di dote ducati 50. Alla Collegiata di prima fondazione per la sua porzione del quondam don Pietro Romanò in 2, ducati 2.

Nota 1: Mentre non si segnalano mende di carattere redazionale ed editoriale, che non è qui nostro compito rilevare, è invece importante avvertire lo studioso di una piccola ma grave omissione della “edizione critica” di Pietro De Leo. A pag. 221 dell’edizione apparso presso Rubbettino, credo finanziata dalla Provincia, si legge: «Al Signor D. Francesco Gregoraci per resto di … > 50», con omissione della piccola parola necessaria per dare il senso “dote”, per cui come da fotogramma qui annesso è da leggersi compiutamente, con svolgimento delle abbreciazioni: «Al Signor Don Francesco Gregoraci per resto di doti ducati 50». Il senso è ancora meglio chiarito dalla c.  569v2 in cui Francesco Gregorace è registrato nel Catasto come “bonantenete forestiero non abitante” della terra di Davoli, come correttamente riportato dal De Leo a pag. 574. È curioso come il curatore di questa “edizione critica” aggiunga parti di testo che non sono presenti nelle pagine del Catasto (si veda la nota in Tiberio Aquino) e ne sottragga altre che invece vi si trovano. Mende che non possono essere imputabili a banali sviste o refusi editoriali, ma che forse corrispondono a criteri adottati dal curatore dell’«edizione critica», da noi non condivisi e tali da obbligarci ad una attenta revisione di tutto il testo edito, a cura della Provincia, degli errori in cui possono cadere Lettori e studiosi ignari.
Nota 2: La pagina del catasto termina qui in modo brusco senza il consueto riassunto finale “Restano di netto oncie...”. Sembrerebbe che vi siano pagine saltate dalla compilazione della Revela. Abbiano chiesto all’Archivio di Stato di Napoli di avere con urgenza (a pagamento) alcune pagine delle Revele, fra cui quelle di Francesco Antonio Mezzatesta. In primavera, grazie alla nuova legge e salvo impedimenti burocratici, contiamo di recarci in Napoli per fotografare privatamente i tre volumi delle Revele e il volume degli Atti Preliminari che sono in Inventario. Ogni singola pagina del Catasto verrò confrontata con la corrispondente Revela, e i tre volumi delle Revele saranno poi da  noi trascritti e pubblicati qui in questo blog, non avente fini di lucro - come richiesto dalla legge -, secondo i criteri qui adottati ed aprendo links di comunicazione con le pagine del Catasto. A meno che la cosa non sia a noi sfuggita, ma l'edizione “critica" del De Leo non menziona i volumi delle Revele, quando è lo stesso Catasto in più punti a fare diretto rinvio alla corrispondente Revela.

+ Indice delle carte del Catasto in cui compare il nome di Francesco Antonio Mezzatesta: 5r, 8r, 30r, 44r, 50r, 55r, 56r, 79r, 92v, 160v, 215r-218r, 248v, 256r, 279v, 282v, 287r, 321v, 375v, 391v, 457r, 467r, 486r, 494r, 504r, 516v, 535v, 549v, 555r, 607r. -
Da cui si estrae e riporta:
- 5r: Mezzatesta Francesco Antonio: magnifico, menzionato da don Antonio d’Alessandro come suo confinante nel feudo di Minturno.
- 8r:  A lui don Antonio d’Alessandro (8r) paga annui carlini quindici per un capitale di ducati quindici.
- 30v: A lui i fratelli Federico (30r) devono sulla loro casa annui carlini quindici per capitale di ducati quindic 
- 321v: Da don Francesco Antonio Mezzatesta il R.S.M.  esige annui ducati 29.30 di censo bullale.
+ Rinvio alla Platea della Casa Mezzatesta.



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con Tabelle e statistiche.
6. Dizionario degli animali
e dei mezzi di produzione. 
7. Città e Terre citate.


TABELLE RIASSUNTIVE
Sommario: Fuochi 1v-12r.
C. Per oncie.
FONTI PARALLELE, coeve, antecedenti e successive:
1. Platee: Platea Aquino.
2. Le ragioni di Seminara, nella lite 1756 con il R.S.M.
3. Platea Mezzatesta.
4. Platea S. Francesco d’Assisi.
5. Liste di carico della Cassa Sacra: Seminara.

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