B. - Regio Sacro Monte.
§ 4. Supposta
cattiva amministrazione. - Tale era lo stato di quel Monte prima del 1753.;
Ma non ha guari che al Re nostro Signore è stata umiliata supplica, a guisa di
denuncia da persone, che tutt’altro hanno avuto in mente, che esporre al Re
nostro Signore la supposta cattiva amministrazione, tenuta da Governatori
dell’anzidetto Sacro Monte dal 1736. fino al tempo d’oggi. Il Re nostro Signore
rimise l’anzidetta supplica all’Illustre Marchese Consigliere D. Francesco
Rocca, il quale esaminato il tutto, avesse riferito. Ciocchè abbia l’Illustre
Marchese Rocca riferito su tal soggetto non è nostra notizia; ma dagli ordini
dati dalla Maestà del Re nostro Signore alla Udienza di Catanzaro, e per
l’esecuzione dall’anzidetta Udienza all’Uditore Freda, giuste conseguenze
possiamo ritrarre, che non siano state presenti al sopradetto Consigliere Rocca
tutte le scritture a tal causa spettanti; né i Patrizj, né l’intiero Pubblico
di quella Città furono intesi. Ma ora che la supplica di questi, una con tutte
le scritture, troppo a lor ragione confacenti sono state rimesse dalla Maestà
del Re di bel nuovo all’Illustre Marchese Rocca per informo, sperano i medesimi
di ottenere quella Giustizia, che finora non è stata posta in tutto il suo
lume. Le quali cose, acciocchè con maggiore chiarezza possansi intendere,
daremo principio a questa nostra difesa dall’origine de’ Sacri Monti col nome
della Pietà.
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