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a b c d e f g i j l m n o p q r s t u v z
Addino Caterina: 387r. -
Vedova di Domenico Garofalo.
Adilardo donna Anna
Maria: 559r1. - Di Nicotera. Bonatenente forestiera non abitante. Esige da
don Paulo Marzano un vitalizio di ducati 18. Sono in tutto oncie sessanta. | È
citata da don Paulo Marzano per il vitalizio da lui corrisposto di ducati 18
alla signora donna Anna Maria Adilardo di Nicotera: 335r. || Non è detto a
quale titolo, ma da Franz Lobsteim, vol. V, pag. 106 ricavaviamo questa informazione: «D.
Francesco Brancia nel manoscritto Nicotera antiqua...illustrando la
famiglia Adilardi, afferma che D. Giuseppe Marzano di Seminara, figlio di
D. Giorgio e di D. Geronima Corso, il 18 novembre 1699, si univa in matrimonio
con la gentildonna nicoterese D. Anna Maria Adilardi, figlia
di D. Carlo e di D. Ippolita Brancia, che era già
vedova di D. Giovan Battista Satriano di Briatico.» - Sulla
famiglia Adilardi e su Nicotera, con riferimenti a Seminara, si trovano ora
anche in Internet Archive con un libro a stampa di Memorie
Storiche, edito nel 1838,
#Adornato.
Adornato Domenica: 394r. -
Vedova di Sigismondo Barritteri. -
Adornato Francesco: 182v.
- Vedova di Sigismondo Barritteri.
#Agliotta.
Agliotta (l’) Antonino: 39r. -
- Agliotta (l’) Domenica (30r): di anni 24, moglie di Antonino
Federico (30r) e madre di Vincenzo, Santa, Dianora.
Agliotta (l’) Francesco:
401r. - Quondam. Lascia vedova Grazia Tomeo (401r). | Dai suoi Eredi l’Insigne
Collegiata di Prima fondazione esige un censo di ducati 3 annui: 466v. -
#Agostino.
Agostino
(d’) Antonio (13r). - Massaro, di anni 55, sposato con Maria
Genoese, moglie di anni 40. Sono loro figli: Pietro, di anni 24, che ha con sé
la moglie Maria Grio, di anni 20. Chierico Antonio, figlio di anni 20. Giovanni
Antonio figlio di anni 14. Tomasi di Genua garzone di anni 17. Abita in casa
propria nel borgo di San Francesco di Assisi con il peso di annui ducati nove e
grana cinquantuno di censo perpetuo renditizio alla chiesa di S. Anna di questa
città. Possiede un fondo alborato di moggia sei in contrada Caranta, confinante
con i beni di don Nicola Grassi e del magnifico Giuseppe Lacquaniti di Palmi,
stimata la rendita per annui carlini trentacinque [11.20]. Possiede altro fondo
alborato e vitato in detta contrada di moggia venti, confinante con i beni di
Domenico Bagalà di Palmi e via pubblica, stimata la rendita per annui ducati cinquantotto
[193.10]. Altro fondo vitato in contrada San Vito, confinante con i beni della
mensa vescovile di Mileto e di Cristofalo Capoferro, stimata la rendita per
annui ducati dodici [40]. Altro fondo alborato in contrada S. Venera di moggi
uno e mezzo, confinante con i beni di Domenico Grio e del dottor fisico
Francesco Zangari, stimata la rendita in annui carlini quindici [5]. Possiede
sette bovi aratorij, stabilita la rendita in ducati quarantacinque per metà,
24.50, pari a oncie 81.20. Possiede una giumenta per uso della masseria
stabilita di netto per annui ducati sei [20]. Possiede un somaro, stabilita la
sua rendita per annui ducati sei, per metà. [10] Di più tiene impiegati ducati
cinquanta per uso di masseria, stabilita la rendita per annui ducati quattro
[13.10]. Pesi da dedursi: Tiene di debito annui ducati sette e grana
ottanta per rendita d’annue entrate per capitale di ducati settanta otto, che
corrisponde al convento dei Padri Osservanti [26]. Più tiene di debito come sopra annui ducati venti
e mezzo di censo bullale per capitale di ducati duecentocinquanta dovuti alla
Collegiata di Prima Fondazione [68.10]. Più annui ducati ventidue e grana
cinque per capitale di ducati duecentoventi, e grana cinquanta dovuti al
monastero dell’Annunziata [73.15]. Più annui ducati tre e mezzo per capitale di
ducati trenta cinque dovuti a Giuseppe Ascrizzi di Palmi [11.20]. Più annui
carlini ventitrè per capitale di ducato ventitrè dovuti alla Collegiata di
seconda fondazione [7-20]. Più annui carlini dieci per capitale di carlini
dieci a detto convento dei Minori Osservanti [3.10]. Più sopra il fondo di S.
Venera tiene il peso di annui carlini cinque per censo perpetuo che corrisponde
al suddetto convento dei Minori Osservanti [1.20]. Più sopra il fondo di San
Vito annui ducati sette, e grana otto di censo perpetuo alla magnifica donna
Petronilla d’Aquino [23.18]. Restano di netto oncie centonovantaquattro e grana
sette. | Da lui la Collegiata di 2ª Fondazione esige ducati 2.30 annui: 470r.
- Agostino (d’) Antonia
(119r) di anni 11, figlia del barbiere Carmine d’Agostino e di Isabella di
Luca.
Agostino (d’) frà
Antonio: 426v. - Minore conventuale. Esige dal Magnifico Paulano Fallaccari
un annuo censo di ducati tre. Null'altro di lui è detto. | d’ Agostino Antonio
(13r): di anni 20, chierico, figlio del massaro Antonio d’Agostino (13r) e di
Maria Genoese.
- Agostino (d’) Antonino
(119r) di anni 18, sacrestano, figlio del barbiere Carmine d’Agostino e di
Isabella di Luca.
Agostino (d’) Carmine:
119r. - Barbiere. Di anni 50. È sua moglie Isabella di Luca, di anni 35. Sono
loro figli: Antonino, figlio sagristano di anni 18. Antonia figlia di anni 11.
Concessa figlia di anni 8. Caterina figlia di anni 2. Abita in casa propria in
contrada la Cisterna con il peso di censo bullale al monastero della SSma
Annunziata per annui ducati 1.60. Non possiede altri beni di sorte alcuna. Sono
oncie 14.
- Agostino (d’) Caterina
(119r) di anni 2, figlia del barbiere Carmine d’Agostino e di Isabella di Luca.
- Agostino (d’) Concessa (119r)
di anni 8, figlia del barbiere Carmine
d’Agostino e di Isabella di Luca.
d’Agostino Domenico:
155v-156v. -
- D’Agostino Domenico (11r):
a lui Antonino Schmizzi rende annui grana trenta di censo redimibile su una
casa "propria" sita nel quartiere del SS. Rosario. | A lui Antonino
Smeraglia (18r) corrisponde annui carlini di censo redemibile per capitale di
ducati undici e mezzo.
Agostino (d’) Francesco: 201v-202r. -
- D’Agostino Francesco
(11v, 27r): è menzionato da Antonino Avellino (11v) come suo confinante di un
fondo in contrada L’Addelleria. | È menzionato da Antonino Casari (27r) come
suo confinante di un fondo in contrada S. Vito.
- d’Agostino, Giovanni Antonio
(13r). - Di anni 14, figlio del massaro Antonio d’Agostino (13r) e di Maria
Genoese.
Agostino (d’), don
Giuseppe: 267r. -
Agostino (d’) Matteo:
313r. -
- d’Agostino Pietro (13r):
di anni 24, figlio del massaro Antonio d’Agostino (13r) e di Maria Genoese. È
sposato Maria Grio, di anni 20. Vivono nella stessa casa (fuoco) nel borgo di
San Francesco d’Assisi.
Agresta Domenico: 163r. -
#Alessandro.
Alessandro
(d’), don Antonio: 5r-8v. - nobile, di anni 28. Sua moglie è
donna Alfonsina Romano di anni 30. Loro figli: d. Alfonsina, figlia di anni 11;
d. Eleonora, figlia di anni 10; d. Antonia, figlia di anni 9; d. Domenico,
figlio di anni 7; d. Alessandro, figlio di anni 5; d. Arcangela, figlia di anni
4; d. Giulia, figlia di anni 2; d. Vincenzo, figlio di anni 1. Don Pasquale
d’Alessandro, fratello utrinque, di anni 21. Donna Isabella Maria Longo, di
anni 46, madre di don Antonio. Angela Scordo di Reggio, nutrice, di anni 38.
Francesca Benedetto, serva di anni 62. Francesca Carrara, serva di anni 40.
Paola Russo, serva di anni 14. Antonino Sofi, servo di anni 40. Bruno Idà,
servo di anni 36. Don Antonio e famiglia abitano in casa propria nel quartiere
Belvedere. Possiede un feudo rustico detto Monturno seu Sidaro, di tomolate 130
circa, pari oggi a circa 81 ettari, confinante con altro feudo, quello del
Magnifico Francesco Antonio Mezzatesta, e della mensa vescovile di Mileto. Su
questo feudo rustico paga l’adoa a questa università come suffeudo della
medesima dato ad meliorandum, seu a cenzo enfiteutico a più persone di Palmi
come dalla sua rivela. Possiede di più un fondo alborato e vitato in contrada
S. Margherita di moggia trenta, giusta li beni del magnifico D. Antonio
Grimaldi, della chiesa di S. Basilio e del convento dei PP. Domenicani stimata
la rendita per annui docati ventisei e mezzo. 5v: Più altro fondo in contrada
Petrolina di moggia venti, confinante con i beni di Filippo Longo, di Giuseppe
Bruno ed altri tutti di Palmi, stimati per una la rendita di annui docati dieci.
Possiede altro fondo in contrada Caranta di moggia quattordici, confinante con
i beni della Collegiata di prima fondazione e di quelli del Convento di San
Francesco d’Assisi nella stessa Città, per una rendita stimata in ducati annui
ventuno. Più altro fondo in contrada Trepizzi di moggia venticinque, confinante
con i beni di Domenico Lo Rago, di Matteo Graneri, ed altri di Palmi, stimata
la rendita per annui docati trentacinque e grana settanta. Più altro fondo in
contrada Lo Forese di mezzo quarto di moggio, giusta li beni del magnifico
Giovanbattista Monizio ed il fiume corrente, stimata la rendita per annui
carlini dieci. Più altro fondo in contrada S. Maria di moggia sei alborato,
giusta li beni del convento di S. Francesco di Paula, del dottor Francesco
Zangari e del magnifico D. Antonio Grimaldi, stimata la rendita per annui
docati ventitré. Più altro fondo in contrada Lo Balsamo alborato di moggia
cinque in due partite, giusta li beni del magnifico Domenico Antonio Celi, del
convento dei PP. Domenicani e delli PP. Minori Osservanti, stimata la rendita
per annui docati undici.Più altro fondo in contrada Mazzina alborato di moggia [6r]
quattro giusta li beni del monistero di S. Mercurio, di quello dell’Annunziata
e della chiesa di S. Maria della Grazia, stimata la rendita per annui docati
sette e mezzo. Più altro fondo in contrada detta il Monte, di moggia due,
giusta li beni di Michiele Carullo, del Regio Sagro Monte, e del magnifico
Domenico Antonio Celi, stimata la rendita per annui docati quattro e grana
venti. Più altro fondo in contrada Papocchia alborato di moggio uno e mezzo,
giusta li beni d’Elia Impiumbato di Palme, del monistero dell’Annunziata, e
dell’Ospedale, stimata la rendita per annui carlini ventitré. Più altro fondo
alborato in contrada Li Mauddi seu il Serro di moggio uno, giusta li beni del
monistero di S. Mercurio, del canonico D. Domenico Silvestri e di Antonio
Giordano, stimata la rendita per annui carlini tredici. Più altro fondo
alborato in contrada Li Bizzola di moggia dieci, giusta li beni dell’abbate D.
Saverio Sartiani, di D. Antonio Grimaldi ed il sopradetto fondo di S.
Margarita, stimata la rendita per annui docati quattro e mezzo. Più altro fondo
alborato in contrada Pizzinni di moggio uno, giusta li beni di S. Maria de’
Poveri e d’Onofrio Cutellé, stimata la rendita per annui carlini quindici. Possiede
di più una casa palaziata sita nella contrada [6v] Le Carceri di questa città
isolata, con picciolo orticello di dietro per uso della medesima, affittata
alla magnifica Petronilla D’Aquino per annui docati sei, sopra la quale tiene
il peso d’annui docati sei di cenzo perpetuo al convento de’ PP. Paulini quale
assorbisce la rendita. Più possiede un trappeto d’oglio giusta la sopradetta
sua casa stabilita la rendita per annui docati dodici. Più possiede annui
docati trenta otto ch’esigge da Nicola Bagalà ed altri particolari di Palmi che
gli corrispondono rispettivamente li censi enfiteutici sopra un territorio in
contrada Solari come dall'istrumento per gli atti di Notar Domenico Repace in
anno 1734. Più possiede annui docati tre e mezzo che per capitale di docati
settanta se li corrispondono da Giuseppe di Domenico per rendita d’annue
entrate sopra una sua casa in contrada S. Nicola. Più possiede annui grana
sessanta due e mezzo che esigge da Placido di Napoli di Palme di cenzo perpetuo
sopra un fondo in contrada Trepizzi. Più possiede annui carlini venti che per
capitale di docati venti di cenzo redemibile li corrisponde Giuseppe di Febbo
di S. Anna. Più possiede annui carlini diece e sette e mezzo che per capitale
di docati diece e sette e mezzo di cenzo redimibile li corrisponde Rosa Raghi
(6v) sopra un fondo in contrada Tofalo. Più possiede annui docati quattro e
mezzo di cenzo redimibile, che per capitale di docati quarantacinque li corrisponde
il dottor D. Tobbia Satriano [7r] sopra la casa in contrada Belvedere. Più
possiede cinque bovi aratorij stabilita la rendita per annui docati
trentacinque per metà 17: 50. Più possiede sedici scrofe stimata la rendita per
annui ducati 38 e 40. Più possiede due mule per uso proprio e del tappeto
suddetto. Pesi da dedursi: Al sacerdote D. Domenico Mezzatesta per la
celebrazione di sei messe la settimana annui docati ventisei, grana trentadue e
mezzo. Al convento delli PP. Minori Osservanti per legato perpetuo annui docati
quattro. Al detto convento per una messa la settimana ed anniversario docati
otto e grana trenta. Al detto Convento per legato perpetuo annui carlini
dodici. Alla cappella di S. Maria dell’Indrizzo dentro la Madre Chiesa per una
messa la settimana annui docati cinque e grana venti ed annui carlini dieci per
sagristano, cera ed utensili. [7v] Al sagristano della Chiesa dello Spirito
Santo per il sono della campana ogni giorno in memoria della Santissima
Passione legato perpetuo di annui carlini venti. Al convento di S. Francesco
d’Assisi per due messe cantate l’anno legato perpetuo annui carlini venti.
All’insigne Collegiata di prima fondazione per anniversario del quondam D.
Pietro Romanò per sua porzione annui grana sessantadue e mezzo. Più alla
suddetta Insigne Collegiata annui carlini venti otto di cenzo redimibile per
capitale di ducati venti otto. Più a questa Università annui docati undici e
grana cinquanta cenzo redemibile per capitale di docati cento e quindici. Più
alla medesima Università per altro capitale di docati quattrocento paga l’annuo
cenzo redemibile di docati trentadue. All’abbate beneficiato di S. Antonio
Abbate annui docati quattro e grana quaranta di cenzo redemibile per capitale
di docati sessanta. Più al convento de’ PP. Predicatori per capitale di docati
sessantasei e grana sessantasei l’annuo cenzo redemibile di docati sei e grana
sessantasei. Più al sacerdote D. Vincenzo Mattia Longo annui docati dieci di
cenzo redemibili [8r] per capitale di docati cento [20.33.10]. Più alla chiesa
di S. Basilio annui carlini dieci per capitale di docati dieci [3.20]. Più alla
chiesa di S. Margherita annui carlini tredici per capitale di docati tredici [4.10].
Più alla chiesa dello Spirito Santo annui carlini dieci per capitale di docati
dieci [3.20]. Più alla cappella del SS. Sagramento annui docati tre per
capitale di docati trenta [10]. Più al Monte delle 100 messe annui carlini
ventidue per capitale di docati ventidue [7.10]. Più al magnifico D. Giorgio
Rossi annui docati ventidue e grana ottanta per capitale di docati duecento
ventiotto [76]. Più alla Collegiata di prima fondazione annui docati due per
due tumola di grano di cenzo perpetuo [6.20]. Più alla chiesa di S. Maria
dell’Arco annui docati due per capitale di docati venti [6.20]. Più al
magnifico Francesco Antonio Mezzatesta annui carlini quindici per capitale di
docati quindici [5]. Più alla chiesa di S. Anna nel casale annui grana quindici
di cenzo perpetuo [15]. [8v] Più al Sagro Regio Monte della Pietà annui docati
quattro per capitale di docati quaranta [13.10]. Più al suddetto Monte annui
docati tre e grana venti per capitale di docati quaranta: [10.20]. Più al suddetto Monte annui docati tre e
grana sessanta per capitale di docati quarantacinque [12]. Più alla chiesa di
S. Maria de’ Poveri annui carlini quattordici per capitale di docati
quattordici [4.20]. Più a suor Artemisia D’Alessandro sua zia monaca nel
monistero di S. Mercurio annui docati venti di vitalizio [66.20] tanti si deve
ritenere dalla medesima sopra detto pagamento e però non si tirano. Sono in
tutto once 553.26. Restano di netto trecento sessantotto once e grana diecenove
= 368.19. | + . | + Da don Antonio d’Alessandro il R.S.M. (321v) esige annui
ducati 4 di censo bullale. | + Alessandro (d’), Antonio (19v): È
menzionato da Antonio Grimaldi (19v) per suoi beni confinanti a un fondo
arbustato dello stesso Antonio Grimaldi, di moggi tre, sito in contrada Santa
Maria. | + Alessandro (d’), Antonio (23r): è menzionato nel fuoco di
Antonino Sofi qm Simone, e vi si dice che Antonino Sofi, ceramidaro, è
"presentemente al servizio del Magnifico don Antonio d’Alessandro",
ma gli si attribuisce l'età di anni 30, contrariamente a quando si nelle nella
dichiarazione in cui si legge 40 anni. | È indicato come confinante del R.S.M.
(319v) di un fondo d’olive in contrada Solari seu Petrolina. | Ad Antonio
d’Alessandro corrisponde Antonio Cavallaro (32r) un censo perpetuo di annui
carlini nove sopra il fondo in contrada Folari. | Dal magnifico don Antonio
d’Alessando esige don Francesco Antonio Mezzatesta l'annualità di ducati 1.50
per un capitale di ducati venticinque sopra il largo dietro la sua casa. | Da
lui l’Insigne Collegiata di Prima fondazione esige un censo di ducati 2 annui:
466v. - | Da lui l’Insigne Collegiata di Prima fondazione esige un censo di
ducati 4.80 annui: 466r. -
- Alessandro (d’), d.
Alessandro: 5r. - Di anni 5, figlio di don Antonio d’Alessandro e di d.
Alfonsina Romanò.
- Alessandro (d’) d. Antonia:
5r. - di anni 9, figlia di don Antonio d’Alessandro e di d. Alfonsina Romanò.
- Alessandro (d’) Antonia:
110r. - Di anni 19. Figlia in capillis di Carmine d’Alessandro, pittore, di
anni 56, e di Petronilla Lanzo, di anni 40.
- Alessandro (d’) Antonio
Filippone (215r): 215r. è indicato
da don Francesco Antonio Mezzatesta (215r) come suo come suo confinante al
suffeudo detto Furia. Anche quello di Antonio d’Alessandro è pure detto
suffeudo.
- Alessandro (d’) d. Arcangela
(5r): di anni 4, figlia di don Antonio d’Alessandro e di d. Alfonsina Romanò.
- Alessandro (d’), suor
Artemisia: zia monaca di don Antonio d’Alessandro (8r), nel monastero di
San Mercurio, alla quale paga un vitalizio di annui ducati venti.
Alessandro (d’) Carmine:
110r. - Pittore, di anni 56. È sua
moglie Petronilla Lanzo, di annu 40. Loro figli: Lorenzo, figlio pittore, di
anni 28; Michiele, figlio di anni 12; Giuseppe, figlio di anni 7; Antonio,
figlia in capillis di anni 19; Maria, figlia in capillis di anni 17; Rosa,
figlia in capillis di anni 13. Abita in casa propria in contrada lo Squaturchio
, sopra la quale paga annui carlini ventiquattro e quattro grana a Leonardo
Zirilli di Varapodi. Possiede un fondo vitato in contrada l’Addellaria, di
moggia due, confinante con i beni di Michiele Tomeo e di Agostino Longo,
stimata la rendita per annui ducati tre. Sopra il qual fondo paga un censo
perpetuo di annui carlini ventitrè, grana tre e piccoli otto. Restanno di netto
oncie trenta, grana sei e piccoli quattro.
| + Alessandro (d’) Carmine:
14v. - è menzionato da Agostino Longo come suo confinante di un fondo in
contraria l’Addellaria.
- Alessandro (d’) d. Domenico:
5r. - Di anni 7, figlio di don Antonio
d’Alessandro e di d. Alfonsina Romanò.
- Alessandro (d’) d. Eleonora (5r): 5r. Di
anni 10, figlia di don Antonio d’Alessandro e di d. Alfonsina Romanò.
- Alessandro (d’) d. Francesco
Antonio: 5r. - Di anni 11, figlio di don Antonio d’Alessandro e di d.
Alfonsina Romanò.
- Alessandro (d’) d. Giulia: 5r. di anni 2, figlia di don
Antonio d’Alessandro e di d. Alfonsina Romanò.
Alessandro (d’) don Giuseppe:
450v. - Canonico, sacerdote. Possiede in contrada Cuzzopodi un fondo alborato
di moggia quattro, confinante con i beni della vedova del Notar Guardata, e del
Signor Giuseppe Silvestri, stimata la rendita in annui ducati 7.40. Non
possiede altri beni di suo Sacro Patrimonio come sacerdote vivendo come
canonico di questa Collegiata. Non colletta. |
+ Alessandro (d’), reverendo
canonico don Giuseppe: 2r, 10r. - a lui Antonio Masseo deve un censo
perpetuo di grana venticinque per il fondo di Barona: 2r. - A lui mastro
Antonino Evangelista (10r) qm Domenico paga un censo perpetuo di grana
venticinque annui sopra un fondo in contrada Barona: 10r. | È indicato dal Notaio
Michiele Guardata come suo confinante per un fondo in contrada li Cuzzopodi
(308r). | Da lui e socio l’Insigne Collegiata di Prima fondazione esige un
censo di ducati 0.30 annui: 466v. -
- Alessandro (d’) Giuseppe:
110r. - Di anni 7. Figlio di Carmine d’Alessandro, pittore, di anni 56, e di
Petronilla Lanzo, di anni 40.
- Alessandro (d’) Lorenzo:
110r. - Di anni 28. Pittore. Figlio di Carmine d’Alessandro, pittore, di anni
56, e di Petronilla Lanzo, di anni 40.
- Alessandro (d’) Maria:
110r. - Di anni 17. Figlia in capillis di Carmine d’Alessandro, pittore, di
anni 56, e di Petronilla Lanzo, di anni 40.
- Alessandro (d’) Michiele:
110r. - Di anni 22. Figlio di Carmine d’Alessandro, pittore, di anni 56, e di
Petronilla Lanzo, di anni 40.
- Alessandro (d’) d. Pasquale
(5r): 5r. - Di anni 21, fratello
utrinque di don Antonio d’Alessandro.
- Alessandro (d’) Rosa:
110r. - Di anni 13. Figlia in capillis di Carmine d’Alessandro, pittore, di
anni 56, e di Petronilla Lanzo, di anni 40.
- Alessandro (d’) d. Vincenzo
(5r): 5r. Di anni 1, figlio di don Antonio d’Alessandro e di d. Alfonsina
Romanò.
#Alfarone.
Alfarone Antonio: 406r. -
Quondam. Lascia vedova Isabella Benedetto.
Alfarone Domenico: 157r. -
Alfarone Elia: 169r-169v.
-
+ Dagli eredi di Elia
Alfarone il R.S.M. (321r) esige annui
ducati 2 di censo bullale.
Alfarone Francesco:
470v. - | Dai suoi eredi la Collegiata di 2ª Fondazione percepisce ducati 0.54
annui: 470v.
Alfarone Giuseppe: 255r. -
- Alfarone Lorenzo (215r):
di anni 20, vive in casa di don Francesco Antonio Mezzatesta (215r).
Alfarone Pietro: 333r. -
- Alfarone Santa (21r): di
anni 19, è moglie di Antonio Barritteri (21r), ma è detta “di Palmi” e abitante
in detto luogo.
Alia (d’) Domenico: 166r.
-
- Alio (d’) Antonia (2v):
moglie di Antonino Maci, di anni 40, e madre di Angela, Giuseppa, Rosa e
Michele Maci.
- Alio (d’) Francesca
(27v): di anni 50, moglie di Antonino Costarella e madre di Natale, Caterina a
Paula. Abitano in casa propria nel quartiere di San Basilio.
Alio (d’) Francesco: 208v.
- Alio (d’) Vincenzo: 378v. -
Allio Alessio: 559r2. - Di
S. Eufemia di Sinopoli. Bonantente forstiero non abitante. Possiede nel casale
di S. Anna una casa palaziata che non è affittata. | Il cognome Allio appare
ancora una sola volta, a c. 474, con riferimento alla vedova di un Gennaro
Allio, di cui nel Catasto non vi altra traccia, e dalla quale la Cappella del
Santissimo Sacramento percepisce un censo di ducati 2.60. Si trova nel Catasto
il cognome Ilio, che però a differenza di Alio non è conservato nella memoria
storica degli attuali abitanti, la mia inclusa. Potrebbe trattarsi di un
problema originario di trascrizione, risolvibile solo con il riscontro su altre
fonti, soprattutto dai registri parrocchiali dai quali sono compilando apposito
e distinto schedario.
- Allio Gennaro: 474. -
Qondam. - È menzionata la sua vedova per un censo di ducati 2.6o dovuto alla
Cappella del Santissimo sacramento.
Alonzo Isabella: 405r. -
Vedova di Francesco Giofrè.
Amato don Salvatore: 461v.
- Canonico, sacerdote.
#Amendolia.
Amendolia Francesco: 176v.
-
Amendolia Giacomo: 258r. -
Amendolia Giovambattista:
268r. - ! È lui! Deve essere morto poco dopo la revela, se la sua vedova
continua a pagare alla congregazione di San Marco (118v) un censo di carlini
tredici sopra un fondo non meglio specificato.
Ameraglia
Marrabà Antonino (18r). -
Bracciale, di anni 86. Vive ed abita con Diana Caraco, di anni 34, nuora
vedova del quondam Tomaso, figlio d’esso Antonino. È da aggiungere alllo stesso
Fuoco Francesco, di anni 4, figlio del
detto quondam Tomaso; Andrea altro figlio di anni 3. Non si tassa né testa né
Industria per esser il suddetto Antonino decrepito. Abita a casa propria sita
nel borgo di San Francesco d’Assisi che rende annui carlini undici e mezzo di
censo redemibile per capitale di ducati undici e mezzo a Domenico d’Agostino,
più altri carlini cinque di censo redemibile per capitale di ducati cinque al
convento dei Minori Osservanti, e in più annui grana quindici di censo
enfiteutico perpetuo al convento dei Padri Predicatori. Possiede un fondo
vitato in contrada San Vito seu La Ceramida di moggia due e mezzo, confinante
con i beni di Pietro Michelizzi e del monistero di San Mercurio, stimata la
rendita per annui ducati otto [26.20]. Più in detta contrada San Vito possiede
altro fondo alborato e vitato di moggi uno, confinante con i beni di Giovanni
Rijtano, e fiume corrente, stimata la rendita in annui carlini diciassette
[5.20]. Possiede un somaro, la cui rendità è stabilità in ducati sei anni [10].
Pesi da dedursi: Sopra detto fondo di San Vito ritiene il peso di annui
carlini ventidue e mezzo di censo perpetuo alla Collegiata di prima fondazione
[7.15]. Restano di netto oncie trentaquattro e grana 25. ! Da lui e socio
l’Insigne Collegiata di Prima fondazione esige un censo di ducati 4.50 annui:
466v. -
#Amico.
Amico (d’) Francesco:
184r. -
- D’Amico Francesco (25r):
è indicato da Antonio Cidoni qm Tomaso (25r) come suo confinante di un fondo
vitato in contrada Le Mortille.
Amico (d’) Paulo: 332v. -
Andrea (d’) Domenico:
158r-158v. -
Andrea (d’) Serafino:
470v. - Da lui la Collegiata di 2ª Fondazione percepisce ducati 0.50 annui:
470v.
#Angelo.
Angelo (d’) Domenico:
132r. -
Angelo (d’) Francesco:
183v. -
Angelo (d’) Giuseppe:
294r-294v. - | + Angelo (d’) Giuseppe (29r): È indicato da Antonino
Clementi (29r) come suo confinante di un fondo in contrada La Vina. | | + Da
Giuseppe d’Angelo il R.S.M. (321v) esige annui ducati 8.80 di censo bullale. |
È citato dal magnifico Carmine Capoferro di S. Eufemia di Sinopoli come suo
confinante di un fondo in contrada Torre Spinelli: 563v2. | - Quondan. Dai lui
la Collegiata di 2ª Fondazione esige ducati 0.80 annui: 470v.
Angelo (d’) Giuseppe:
555v. - di San Lorenzo.
Angelo (d’) Paulo: 339v. -
Angi Bartolo: 468r. - Di Palmi.
Da lui residente in Palmi l'Insigne
Collegiata di Prima Fondazione esige come censo dovuto ducati 1.40.9 annui:
468r. -
Angi Giuseppe: 468r. - Di
Palmi. Da lui residente in Palmi
l'Insigne Collegiata di Prima Fondazione esige come censo dovuto ducati
1 annui: 468r. -
#Anile.
Anile Antonino: 81r-82r. -
| - Anile Antonino (28r): È indicato da Andrea Richichi (28r) come suo
confinante di un fondo in contrada Lo Portello. | + Da Antonino d’Anile il
R.S.M. (322r) esige annui ducati 2.50 di censo bullale. | È indicato dal Notaio
Michiele Guardata come suo confinante per un fondo in contrada Bottario (308v).
Anteri Ignazio: 299r. - |
È indicato da don Francesco Antonio Mezzatesta (216r) come suo confinante di un
fondo in contrada Cermanoli.
#Aquino.
- Aquino suor Cecilia:
262v. - Sorella di don Geronimo d’Aquino, suora professa in san Mercurio. A lei
don Geronimo paga un vitalizio di ducati 10 annui: 262v.
- Aquino m.co Francesco:
467v. - | Da lui residente in Palmi
l'Insigne Collegiata di Prima Fondazione esige come censo dovuto in
grano ducati 2.20 annui: 467v. -
- Aquino Francesco Antonio:
: 376r. Di anni 1, figlio di Tibero
Aquino e di Giulia Rossi.
- Aquino Dianora: 262v. -
Di anni 6, figlia di Geronimo d’Aquino.
Aquino (d’) Geronino:
262v. - Del ceto dei nobili. Di anni 61. Suoi figli: don Tiberio, figlio, di
anni 17; Felicita, figlia di anni in capillis, di anni 22; Dianora, figlia di
anni 6. Abita in casa propria in contrada il Vescovato. Possiede un fondo in
contrada Lo Race, alborato, di moggia quattro, confinante con i beni di don
Antonio Grimaldi e dei Paulini, stimata la rendita in annui ducato 2.50.
Possiede un capitale di ducati dodici per annui carlini dodiciche a lui paga
Bono Lamarra sopra una casa. Pesi da dedursi: Sopra detto fondo paga
alla Collegiata di prima fondazione un annuo censo bullale di ducati 0.70. Ai
Domenicani paga un censo minuto ducati 0.47.6. Paga il vitalizio di ducati 10
annui a suor Cecilia d’Aquino sua sorella monaca professa in San mercurio che
sarebbero oncie 33.10 ed altre se collettassero se le dovesse ritetenre dalla
medesima. Restano di netto oncie otto grana dodicim piccoli sei. | - Aquino
(d’) Geronimo : 19r. - è indicato come suo confinante da don Antonio
Grimaldi (19r) in un suo di olive in contrada Lo Race. | A suo padre Gerolamo
Aquino il figlio Tiberio paga un vitalizio di annui ducati 8, in aggiunta ad
altro vitalizio alla sorella (?) per annui ducati 24. | Da lui l’Insigne
Collegiata di Prima fondazione esige un censo di ducati 0.70 annui: 466r. -
- Aquino Felicita: 262v. -
Di anni 22, in capillis, figlia di don Geronimo d‘Aquino: 262v. -
Aquino (d’) donna
Petronilla: 293v. - Quondam. | - sig.ra Petronilla (4r, 9r): a
lei Antonino Giofrè (4r) corrisponde un censo perpetuo di annui carlini
ventiotto sui fondi di S. Vito. A suoi beni in contrada Barona (r) è confinante
Mastro Antonino Evangelista qm Domenico (9r) per un fondo alborato. Ed inoltre
dallo stesso per altro fondo in contrada Lapparello (9v). Dal massaro Antonio
d’Agostino donna Petronilla d’Aquino si corrisponde annui ducati sette di censo
perpetuo sopra un fondo in contrada San Vito.| A Petronilla si corrisponde da
Antonio Morabito qm Isidoro (24v) un censo perpetuo di ducati sette e grana
trenta. || Nota: di questa signora si parla nella Platea d'Aquino, di cui ho
potuto vedere una edizione a stampa poco leggibile. Se la memoria non mi
inganna, salvo poi ricontrollare, questa signora ebbe diversi mariti, da cui
ereditò dei beni fondiari, che essendo limitrofi, costituirono poi un fondo a
parte cui si diede il nome di Petrolina o Petrosina: ecco, un esempio di come
nascono i toponimi! Un toponimo che si ritrova nella voce dedicata a don
Antonio d’Alessandro che aveva un fondo in detta località: 5v. ! A Petronilla
Antonino d’Arena alia Manazza corrispondeva (33r) un censo perpetuo di carlini
trentasette.
Aquino suor Maria: 594v. -
A lei ogni anno il principe Scipione Spinelli paga ducati 3: 594v.
Aquino Tiberio: 376r-376v.
- [376r] Del ceto dei nobili, di anni 30. Era sua moglie Giulia Rossi, di anni
18. Loro figlio è Francesco Antonio di anni 1. Abitano "in casa d’affitto”
del Magnifico Carmine Militano di Palmi. Possiede in contrada il Portello un
fondo alborato e vitato di moggia quattro, confinante con i beni di mastro
Giovanni Sonnà e del convento dei Domenicani, stimata la rendita per annui
carlini quattro e mezzo [15]. In contrada La Nunziata possiede un fondo
alborato e vitato ed aratorio di moggi trenta, confinante con i beni della
chiesa di Santa Maria dei Miracoli ed entrata circonvicinale, stimata la
rendita per annui ducati trenta [100]. Più possiede in contrada Mazzina un
fondo di olive di moggi tre, confinante con i beni di Antonino Evangelista ed
altri, stimata la rendita in annui ducati cinque. In contrada Trepizzi possiede
un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni di Giuseppe Rossi ed
altri, stimata la rendita in annui ducati cinque [16.20]. Possiede ancora un
trappeto da cavar oglio, stabilita la rendita annua in ducati dodici. Possiede
gli infrascritti annui censi come dalla rivela, e cioè: da Giuseppe Morabito
dopra la casa bullale 0.30; da Franesco Gatto sopra la casa 0.50; da Domenico
Ballecca sopra la casa 1.60. [376v] Possiede ire gli infrascritti annui censi
perpetui. Sopra il fondo di San Vito dato a censo ai sottoscritti particolari
che pagano ogni anno cioe: Antonino Morabito 4.11.3; Antonino Arena 2.10;
Antonino Avellino 2.23; Antonino Federico 2.10; Antonino Genoese 1.82; Antonino
Giofrè 2.80; Giuseppe Capoferro 1.63.9; Lorenzo Morabito 4.11.3; Salvatore
Zetera 2.40; per un totale di 22.31.3. Pesi da dedursi: Al convento di
San Francesco di Paula deve un censo bullale sopra la Nunziata; alla chiesa di
S. Anna altro censo bullale sopra detto fondo; al convento dei domenicani censo
minuto sopra il trappeto; al reverendo don Gregorio Silvestri un censo perpetuo
sopra detto fondo. Paga annui > [ducati?] 24 di vitalizio a sua sorella e 8
anche di vitalizio a suo padre signor Gerolamo, quali non si deducono
dovendoseli ritenere nei pagamenti che loro farà. Restano di netto oncie
duecentocinquantacinque grana tredici e piccoli tre. | È indicato da suor Agata
Fontana come suo confinante di un fondo in contrada Cannizza (382v). | Tiberio
d’Aquino compare anche nel fuoco di don Geronimo d’Aquino, suo padre, ma è
detto di anni 17. Se trattasi delle stessa persona, come pare, vi è una
differenza di 13 anni e si è qui assunto come dato di partenza che il catasto
onciario di Seminara viene redatto fra il 1742 e il 1746.
Arcaro, Bruno: 98v. -
Arcuri Demetrio: 134r. -
Arcudi Giovanni: 423r. -
Quondam. Lascia vedova di Viola Garufi.
- Argili Paulino di Palmi
(31v): è indicato come suo confinante da Antonio Cavallaro (31v) per un fondo
in contrada Folari.
#Argirò.
Argirò Dianora: 395v. -
Vedova di Domenico Buggè minore. | È citata da Antonino Buggè di Melicucca
(561r1) come sua confinante di un fondo in contrada La Fiumara.
Argirò Domenico: 126v. -
Argirò Giovanni:
234r-234v. -
#Arena.
Arena (d’) Antonino:
33v-33r. - alias Manazza. Bracciale di anni 40. Sua moglie è Giulia Genua di
anni 26. Francesco è loro figlio, di anni 10. Abita in casa propria in contrada
Lo Fundaco, che rende annui ducati quattro di censo redemibile al Magnifico
Notar Antonio Vicari. Possiede in contrada La Cinnarata terre aratorie di moggi
tre, confinante con i beni di di Santo Benincasa e di Francesco Safioti di
Palmi, stimata la rendita per annui carlini quindici, sopra la quale tiene il
peso di annui carlini ventiquattro perpetui che corrisponde a questa corte
baronale, il qual peso assorbisce la rendita. Più in contrada San Vito seu la
Nunziata possiede un fondo vitato di moggia tre in due porzioni, l’una
confinante con i beni di Francesco Bombace e di Antonino Caristi, e l'altra
confinante con i beni di di Agostino Longo e Tomaso Genoese, stimatab l’annua
rendita per ducati tre e mezzo. Più in contrada La Vina possiede un fondo
arbustato di moggia due, confinante con i beni di Antonino Costarello e di
Antonino Barritteri, stimata la rendita per annui ducati cinque. Più in
contrada il Feudicello seu Costa di Grillo pillose di moggia quattro, di moggia
quattro confinante con i beni di Antonino Muscari e di Domenico Caravari [33r], stimata la
rendita per annui carlini sedici, sopra il quale tiene il peso di carlini
trentasette e mezzo di censo perpetuo all’Abbazia di San Fantino, il quale peso
assorbisce la rendita. Più possiede un somaro stabilita la rendita per ducati
per annui ducati sei, per metà. Pesi da dedursi: Sopra il suddetto fondo
di San Vito tiene il peso di annui carlini ventisei di censo perpetuo che
corrisponde cioè carlini ventiuno alla magnifica donna Petronilla d’Aquino e
carlini cinque al monastero di san Mercurio. Più sopra il fondo della Vina
annui carlini sedici e mezzo di censo perpetuo al monastero dei Basiliani. Sono
di netto oncie trentasei e grana cinque.
- Arena, Antonio (14v, 27v,
376v): è indicato come suo confinante da Agostino Longo (14) per un fondo in
contrada San Vito. | È indicato da Antonino Costarella (27v) come suo
confinante di un fondo in contrada La Vina. | È indicato da Antonino Clementi
(29r) come suo confinante di un fondo in contrada La Vina. . | Da un Antonio è
corrisposto a Tiberio Aquino (376v) sopra il suo fondo di San Vito dato a censo
perpetuo un canone di annui ducati 2.10.
Arena (d’) Bruno: 99v. -
Arena (d’) Caterina: 386v
- Vedova di Antonio Sgroi.
Arena (d’) Domenico:
164r-164v. - | Qui i conti non tornano,
fra età dichiarata nel Catasto (1742-46) e anno di nascita ricavato dai
registri parrocchiali, che per l'anno 1702, 9 gennaio (1702.B.237r), registrano
la nascita di un figlio maschio, al quale è dato il nome di Giuseppe Antonio e
che risulta nato dai coniugi Domenico de Arena e Angela Currao. Sembra
improbabile che possa trattarsi di una doppia omonimia con i coniugi Domenico
Arena e Angela Currao, nel catasto rispettivamente di anni 55 e 50. Urge la
verifica direttamente sulla Revele. Se i dati dovessero riscontrarsi esatti,
l'anno della Revela, in cui è resa la dichiarazione della etò propria e di
quella dei congiunti, dovremmo essere al 1757 e non fra il 1742 e 1746, come
finora supposto. Il rebus è alquanto curioso. | Da lui l’Insigne Collegiata di
Prima fondazione esige un censo di ducati 3 annui: 465v. -
Arena (d’) Francesco:
192v. -
- Arena (d’) Francesco: di
anni 10, figlio di Antonino d’Arena alias Manazza e di Giulia Genua.
Arena Giuseppe: 231r. -
Arena Giuseppe: 417r3. - Quondam.
Lascia vedova Paula Nesci.
Arena Giuseppe: 398r. -
Quondam. Lascia vedova Grazia Misiti (398r).
Arena (d’) Marco: 311v. - |
È indicato come suo confinante da don Antonio di Febbo (425r) per un un fondo
alborato in contrada il Gaglioffo.
Arena don Pietro:
458v-459r. - Sacerdote di Sant’Anna.
Arena (d’) Santo: 366v-367r. | + Da
Santo d’Arena il R.S.M. (321v) esige
annui ducati 8 di censo bullale. | + Da Santo d’Arena il R.S.M. (322r) esige
annui ducati 0.70 di censo bullale. | Da lui l’Insigne Collegiata di Prima
fondazione esige un censo di ducati 0.75 annui: 465v.
#Arfuso. (Artuso)
Arfuso Matteo: 581r1. - Di
Bagnara. Bonatenente forestiero non abitante. | È indicato da Carmine Federico
come suo confinante di un fondo in contrada Grimoldo: 562v1.
Artuso Demetrio: 417v1. -
Quondam. Lascia vedova Paula Morabito.
#Ascrizzi.
- Ascrizzi Antonio (217v):
Di Palmi. Da lui don Francesco Antonio Mezzatesta (217v) esige un censo di ducati 0.47.
- Ascrizzi, Giuseppe di Palmi
(13v): A lui il massaro Antonio d’Agostino deve annui ducati tre e mezzo per
capitale di ducati trentacinque.
#Attisano.
Attisano Antonio: 560v2. -
Di Drosi. Bonantente forestiero non abitante. Possiede in contrada li
Cappuccini un fondo alborato di moggia due e mezzo, stimata la rendita per
annui ducati 1.80, pari a oncie sei. Pesi: Paga al monastero dei Basiliani un
censo perpetuo di ducati 1.50 pari a oncie cinque. Restano ducati 0.30, pari a
oncia 1. Restano di netto oncia uno. | È citato come suo confinate di un
fondato alborato in contrada Cappuccini da Giuseppe Melara: 235r.
Attisano Francesco: 190v.
-
Attisano Leonardo: 304r. -
*
Auddino
Anna: 380r. - Vedova di Nicola Surace. Di Sant’Anna. Di anni 50.
Abita in detto casale in casa di affitto, per annui ducati due. Possiede in
contrada Gulli un fondo alborato e vitato di moggi mezzo, confinante con i beni
del Reverendo Don Paulo Barillà e della vedova Domenica Garofalo, stimata la
rendita in annui carlini venti [6.20]. In contrada S. Pietro possiede un fondo
alborato di moggi due, confinante con i beni del Magnifico Domenico Antonio
Celi e di don Felice Castelli di
Melicuccà, stimata la rendita per annui carlini trentacinque. Tiene inoltre
numero dieci scrofe, stimata la rendita per annui ducati 24. Pesi da dedursi:
Sopra detto fondo di Gulli deve un censo perpetuo du ducato 0.40 al convento
dei PP. Paulini. Sopra quello di San Pietro un censo bullale di ducati 0.40 al
Regio Sacro Monte. Restano di netto oncie cinquantacinque e grana venti.
#Avellino.
Avellino,
Antonino (11v). - Bracciale, di anni 38, sposato con Francesca
Genoese, moglie di anni 36. Loro figli conviventi nello stesso fuoco: Paolo,
figlio di anni 3, Giuseppe figlio di anni 1. Vive con loro la sorella Santa
Avellino di anni 30. Abita in casa
propria nella contrada il Terrano detto anche Mauriconi, e rende carlini sette
di censo redemibile a Caterina Pagano per capitale di ducati sette. Possiede un
fondo vitato di moggi uno nella contrada di S. Vito. confinante con i beni di
Francesco Bombaci e di Pauolo Genoese, stimata l rendita per annui carlini
venti [6.20]. Nella stessa contrada possiede un altro fondo vitato di moggi
due, confinante con i beni di Antonio Morabito e di Mercurio Giofrè, stimata la
rendita per annui ducati tre [10]. Altro fondo di terre arative possiede in
contrada Ceramida, di moggi uno confinante con i beni di Giuseppe Iaconisi e di
Mercurio Giofrè, stimata la rendita per carlini otto [2.20]. Possiede un altro
fondo alborato di un moggio in contrada le Mortille, confinante con i beni di
Lorenzo Chiemi e di Domenico Gallo, stimata la rendita per annui ducati quattro
e grana venti [14]. Altro fondo di terra arativa di moggi tre possiede in
contrada L’Addellaria, confinante con i beni di Francesco d’Agostino e di
Pietro Michelizzi, stimata la rendita per annui ducati tre [10]. [12r] Possiede
ancora un somaro la cui rendita è stabilita in annui ducati sei per metà [10].
Pesi da dedursi: sopra il fondo in contrada San Vito vi tiene il peso d'annui
carlini nove di censo perpetuo corrisposti al monastero di san Mercurio. Sopra
l'altro fondo in contrada San Vito tiene il peso d'annui carlini venti due e
mezzo di censo perpetuo alla Magnifica Petronilla d’Aquino [7.15]. Sopra il
fondo in Ceramida annui carlini tredici e mezzo di censo perpetuo sono
corrisposti a questa Corte Baronale [4.15]. Sopra il fonde delle Mortille annui
carlini diciassette e mezzo di censo perpetuo sono corrisposti al regio Sacro
Monte. Sopra il fondo dell'Addellaria annui ducati tre e grana tre e piccioli
quattro vanno al Convento di San francesco d’Assisi [10.03.4]. Restano di netto
oncie trentaquattro, grana 11 e piccioli otto.
+ Avellino, Antonino (23v, 376v):
23v: è indicato da Antonio Morabito qm Isidoro come suo confinante in contrada
San Vito di un fondo fondo vitato con
terreno aratorio diviso in due partite.
| Da un Antonino Avellino è corrisposto a Tiberio Aquino (376v) sopra il
suo fondo di San Vito dato a censo perpetuo un canone di annui ducati 2.23.
- Avellino, Giuseppe
(11v): di anni 3, figlio di Antonino Avellino (11v) e di Francesca Genoese.
- Avellino, Paulo (11v):
di anni 3, figlio di Antonino Avellino (11v) e di Francesca Genoese.
- Avellino, Santa (11v):
di anni 30, sorella Antonino Avellino, nella cui casa vive in contrada il
Terrano seu Mauriconi.
Avoleo Francesco: 199v. - !
+ È indicato come suo confinante da don Domenico Silvestri per un fondo in
contrada Lo Race: 438r.
Averi Pasquale: 583v1. Di
Bagnara. Bonatenente forestiero non abitante.
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