8.10.18

Catasto Onciario di Seminara: Fuochi: 376r-376v: Tiberio Aquino.

H. 375r-375v ↔ 377v.
ANNOTAZIONI a 376r.
Aquino Tiberio: 376r-376v. - [376r]Del ceto dei nobili, di anni 30. Era sua moglie Giulia Rossi, di anni 18. Loro figlio è Francesco Antonio di anni 1. Abitano "in casa d’affitto” del Magnifico Carmine Militano di Palmi. Possiede in contrada il Portello un fondo alborato e vitato di moggia quattro, confinante con i beni di mastro Giovanni Sonnà e del convento dei Domenicani, stimata la rendita per annui carlini quattro e mezzo [15]. In contrada La Nunziata possiede un fondo alborato e vitato ed aratorio di moggi trenta, confinante con i beni della chiesa di Santa Maria dei Miracoli ed entrata circonvicinale, stimata la rendita per annui ducati trenta [100]. Più possiede in contrada Mazzina un fondo di olive di moggi tre, confinante con i beni di Antonino Evangelista ed altri, stimata la rendita in annui ducati cinque. In contrada Trepizzi possiede un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni di Giuseppe Rossi ed altri, stimata la rendita in annui ducati cinque [16.20]. Possiede ancora un trappeto da cavar oglio, stabilita la rendita annua in ducati dodici. Possiede gli infrascritti annui censi come dalla rivela, e cioè: da Giuseppe Morabito dopra la casa bullale 0.30; da Franesco Gatto sopra la casa 0.50; da Domenico Ballecca sopra la casa 1.60.

Note: 1) Il fondo di olive di moggi tre in contrada Mazzina è stimato per una rendita annua di cinque ducati, tanti quanti per il fondo di olive in contrada Trepizzi che però è di moggi due. Errore materiale di trascrizione o si tratta di una differente fertilità dei terreni? Pare necessario un controllo sulla revele. 2) Quanto al luogo dove Tiberio Aquino abitava abbiamo notato una stranezza che si trova nella «edizione critica» del prof. Pietro De Leo, il cui volume è stato finanziato dalla Provincia, cioè dal contribuente italiano. Nel testo maniscritto di cui al fotogramma non si legge in nessun modo che Tibero Aquino abitasse “al Belvedere”, come si legge nella edizione “critica”. Da dove lo ricava il curatore “critico”? Come lo sa? Chi glielo ha detto? Ammesso che ciò fosse, non si può intervenire su di un testo aggiungendovi ciò che il testo non dice: si chiama... falsificazione! Da non credere, cose di altri tempi, quando si dovevano trovare pezze di appoggio per rivendicare titoli nobiliari. Abbiamo notate altre stranezze nella edizione “critica” del prof. De Leo, ed anche errori marchiani, altri veniali sempre possibili, ma questa ci sembra particolare grave e scientificamente inaccettabile. Al massimo, in una edizione “critica” il curatore poteva aggiungere una nota al testo, dicendo da dove e su quali fonti desumeva questa informazione. Sappiamo dallo stesso catasto che i “nobili” Grimaldi e d’Alessandro abitavano al Belvedere, una sorta di Olimpo dei nobile, ma da questo non si può desumere che Tiberio d’Aquino, pure lui “nobile”, dovesse necessariamente abitare al Belvedere. È puerile!

ANNOTAZIONI a 376v.
[376v] Possiede inoltre gli infrascritti annui censi perpetui. Sopra il fondo di San Vito dato a censo ai sottoscritti particolari che pagano ogni anno cioe: Antonino Morabito 4.11.3; Antonino Arena 2.10; Antonino Avellino 2.23; Antonino Federico 2.10; Antonino Genoese 1.82; Antonino Giofrè 2.80; Giuseppe Capoferro 1.63.9; Lorenzo Morabito 4.11.3; Salvatore Zetera 2.40; per un totale di 22.31.3. Pesi da dedursi: Al convento di San Francesco di Paula deve un censo bullale sopra la Nunziata; alla chiesa di S. Anna altro censo bullale sopra detto fondo; al convento dei domenicani censo minuto sopra il trappeto; al reverendo don Gregorio Silvestri un censo perpetuo sopra detto fondo. Paga annui ... [ducati?] 24 di vitalizio a sua sorella e 8 anche di vitalizio a suo padre signor Gerolamo, quali non si deducono dovendoseli ritenere nei pagamenti che loro farà. Restano di netto oncie duecentocinquantacinque grana tredici e piccoli tre.
 
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Tabelle riassuntive
Sommario: Fuochi 1v-12r.
C. Per oncie.
FONTI PARALLELE, coeve, antecedenti e successive:
Platee:
1. Platea Aquino.
2. Platea Mezzatesta.
3. Platea S. Francesco d’Assisi.

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