1. Origini del documento. - Non una, ma due, e tre volte ho copiato il presente libro. La causa fu che la prima volta, che l’ho scritto, e fu nell’anno 1743, dopo che per un accidenti si sporcò, mi misi subito a ricopiarlo coll’originale d’innanzi. Ed è venuto mediocramente. Sortì il caso che bisognava certa notizia per un affare. Subito mi misi a far ricerca. Appurata che l’ebbi, l’acclarai con scrittura pubblica. Mi fu detto come ho potuto appurare tal cosa. Risposi: colle notizie che tengo della casa. Il genio era di vedere dove l’ho ricavato. A costoro (1) presentai il libro nuovo assieme con il libro vecchio. Mi hanno detto che non è bene che tali cose antiche non fossero tenute con maggior cautela, perché occorrerebbe un libro rilegato, e non cuciti con federa di cartone. Le cose antiche, e specialmente quelle che appartengono alla propria Casa, si devono conservare con tutta cautela, e mi fu raccomandato che facessi il presente libro legato con fodera di pergamena e di scriverlo con più pulitezza. Sopra a questo io dico che le due copie da me fatte mancano d’ortografia, e questa non è mia professione; quanto al resto scriverò tutte quelle parole, che sono nel libro vecchio, senza levare sillaba, o aggiungere virgola, ma come sono impremute le trasporterò nel presente libro. Mi dispiace assai, di non potere trasportarlo tutto per intiero per causa che mi spiegherò apresso: il presente libro non altro è che una notizia ai posteri di vedere quel poco che hanno, e di sapere chi sono, chi erano, erano assai, chi sono sono niente. La giustizia di Dio sa rimunerare, poco, anzi niente a tanti peccati che tiene la Casa d’Aquino.
NOTE:
(1) Chi sono costoro? Quale controparte poteva aver bisogno di un documento antico, privato, per concludere un “affare” che interessava la parti al presente? Non pare azzardato congetturare che proprio la redazione del catasto, con l'obbligo per ogni abitante di Seminara, di rendere dichiarazione veritiera della propria situazione patrimoniale possa essere stata la causa che ha indotto Tibero Aquino ha esibere la sua Platea ai funzionari del Catasto Onciario, il cui lavoro cadeva proprio in quegli stessi anni.
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(1) Chi sono costoro? Quale controparte poteva aver bisogno di un documento antico, privato, per concludere un “affare” che interessava la parti al presente? Non pare azzardato congetturare che proprio la redazione del catasto, con l'obbligo per ogni abitante di Seminara, di rendere dichiarazione veritiera della propria situazione patrimoniale possa essere stata la causa che ha indotto Tibero Aquino ha esibere la sua Platea ai funzionari del Catasto Onciario, il cui lavoro cadeva proprio in quegli stessi anni.
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